Elenco Novelle per un anno

Nel progetto originale le novelle dovevano essere 365, quanti sono i giorni di un anno (da cui il titolo della raccolta). Il lavoro tuttavia si interruppe a causa della morte di Pirandello. Molti dei temi e dei personaggi qui raccontati verranno poi ripresi dall’autore nei suoi romanzi e nelle sue opere teatrali.

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Elenchi Novelle per un anno

Pirandello compose il suo primo racconto nel 1884, a diciassette anni. Si intitola Capannetta ed è assolutamente senza pretese, ma fa da battistrada con larghissimo margine alla successiva produzione novellistica e dà perciò un segnale genetico. Si tratta infatti di un bozzetto rusticano, sul tema della classica “fuitina” di due giovani innamorati, che – guarda caso – si chiamano Màlia e Jeli. Un omaggio in contemporanea a Capuana e a Verga. Di qui, infatti, si parte. Beato lo scrittore che ha un paese da raccontare. E Pirandello questo paese lo ha, eccome. Un paese, la Sicilia, che è un’isola e un mondo; e in termini più circoscritti, Girgenti e la sua cintura territoriale, talora coperta o allusa da coordinate di una geografia fantastica. Questa è la matrice che impronta l’identità e fornisce persino un senso all’operazione della scrittura. Pirandello è immerso in quella profondità, attraversa fondali della storia e dell’esistenza, a un certo punto si scopre ricco di un bagaglio di valore incalcolabile. La Sicilia è questo immenso giacimento mitico e storico, a cui attinge per esperienza diretta, e poi per privilegio della memoria, collettiva e individuale. E anche quando ne sarà lontano, la cassaforte si renderà accessibile alla sua chiave, nel ciclo dei ritorni personali oppure anche dei racconti degli amici e dei consulenti, guardiani del recinto magico, come il Colapisci della leggenda. Succede per questa via che Girgenti, afflitta da molti mali, si riscatta su altro piano, con una testimonianza artistica strepitosa; e anche dopo Pirandello, per generosità della fonte e per effetto di trascinamento, lungo l’intero Novecento, ribattezzata Agrigento, da luogo marginale e depresso, a tutt’oggi fanalino di coda nelle classifiche nazionali del reddito pro capite, assurge con la sua tradizione sempre rinnovata a vera e propria capitale letteraria. E questo è un miracolo della letteratura.

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Elenco Novelle
  • 001. Scialle nero – Novella
    001. Scialle nero – Novella

    «Egli si rattenne a stento, allibito, urlando, con le braccia levate. Udì il tonfo terribile, giù. Sporse il capo. Un mucchio di vesti nere, tra il verde della piaggia sottostante. E lo scialle, che s’era aperto al vento, andava a cadere mollemente, così aperto, più…

  • 002. Prima notte – Novella
    002. Prima notte – Novella

    «Non gridava; glielo diceva così piano e con tanto tremore nella voce, che la povera mamma si sentiva strappare il cuore. Il tremore della figlia – lei lo capiva – era perché dal cancello aveva intraveduto l’interno del camposanto, tutte quelle croci là, su cui…

  • 003. Il «fumo» – Novella
    003. Il «fumo» – Novella

    «E guardò attorno gli alberi, con la gola stretta d’angoscia: quegli olivi centenarii, dal grigio poderoso tronco stravolto, immobili, come assorti in un sogno misterioso nel chiarore lunare.» Prima pubblicazione: nella raccolta Bianche e nere, Renzo Streglio e C. Editori, Torino, 1904. Già composta probabilmente nel…

  • 004. Il tabernacolo – Novella
    004. Il tabernacolo – Novella

    «Ah! I preti, figliuolo, i preti ti hanno sconcertato il cervello. Vanno predicando, è vero? che io non credo in Dio. Ma sai perché? perché non do loro da mangiare. Ebbene, sta’ zitto: ne avranno, quando verranno a consacrare il nostro tabernacolo.» Prime pubblicazioni: Il…

  • 005. Difesa del Mèola – Novella
    005. Difesa del Mèola – Novella

    «Ah! I preti, figliuolo, i preti ti hanno sconcertato il cervello. Vanno predicando, è vero? che io non credo in Dio. Ma sai perché? perché non do loro da mangiare. Ebbene, sta’ zitto: ne avranno, quando verranno a consacrare il nostro tabernacolo.» Prime pubblicazioni: Il…

  • 006. I fortunati – Novella
    006. I fortunati – Novella

    «Tutti pregavano, tutti scongiuravano per esser compresi tra i fortunati, e non rifinivano di porgli sotto gli occhi e di fargli toccar con mano le miserande piaghe della loro esistenza.» Prime pubblicazioni: Rassegna contemporanea, agosto 1911, raccolta Erba del nostro orto, Studio editoriale lombardo, Milano…

  • 007. Visto che non piove… – Novella
    007. Visto che non piove… – Novella

    «Giusto in quel tempo accadeva che i contadini per i loro seminati non fossero mai paghi dell’acqua che il cielo mandava; e se davvero qualche anno non pioveva, ecco che la colpa era dei canonici della Cattedrale, a cui non pareva l’ora di levarsi d’addosso…

  • 008. Formalità – Novella
    008. Formalità – Novella

    «Da quel terrazzo che pareva il cassero d’una nave, ella guardava assorta nella notte sfavillante di stelle, piena del cupo eterno lamento di quell’infinita distesa d’acque, innanzi a cui gli uomini avevano con fiducia animosa costruito le lor piccole case, ponendo la loro vita quasi…

  • 009. Il ventaglino – Novella
    009. Il ventaglino – Novella

    «Aveva appena vent’anni; bassotta, formosa, bianchissima di carnagione, coi capelli lucidi, neri, spartiti sul capo, stirati sulla fronte e annodati in fitte treccioline dietro la nuca. Gli occhi furbi le brillavano, quasi aggressivi.» Prime pubblicazioni: La Riviera ligure n. 48, luglio 1903, poi in Bianche e nere,…

  • 010. E due! – Novella
    010. E due! – Novella

    «Correva per il cielo una trama fitta d’infinite nuvolette lievi, basse, cineree, come se fossero chiamate in fretta di là, di là, verso levante, a un misterioso convegno, e pareva che la luna, dall’alto, le passasse in rassegna.» Prima pubblicazione: Il Marzocco, 29 settembre 1901, col…

  • 011. Amicissimi – 1902 – Novella
    011. Amicissimi – 1902 – Novella

    «Credi, amico mio: a lasciar fare alla natura, noi saremmo, per inclinazione, tutti quadrupedi. La meglio cosa! Più comodi, ben posati, sempre in equilibrio… Quante volte mi butterei a camminare a terra, così con le mani puntate, gattone! Questa maledetta civiltà ci rovina!.» Prime pubblicazioni:…

  • 012. Se… – Novella
    012. Se… – Novella

    «Se talvolta, buon Dio, neppure la coscienza dei mali immediati è ritegno che basti contro ai desiderii! Noi siamo deboli creature…» Prime pubblicazioni: La Tribuna illustrata della domenica, 26 agosto 1894; poi in Psiche, 11 settembre 1897 e in Ariel, 5 giugno 1898; nella raccolta…

  • 013. Rimedio: la geografia – Novella
    013. Rimedio: la geografia – Novella

    «Non c’è più nessun affetto che tenga, quando una necessità crudele costringa a trascurar certi bisogni, che si debbono per forza soddisfare. Provatevi a non dormire per parecchie e parecchie notti di fila, dopo aver faticato tutto il giorno.» Prima pubblicazione: Il Convegno, febbraio 1920,…

  • 014. Risposta – Novella
    014. Risposta – Novella

    «… Crediamo in buona fede d’esser tutti, ogni volta, in ogni nostro atto; mentre purtroppo non è così. Ce ne accorgiamo quando, per un caso disgraziatissimo, all’improvviso restiamo agganciati e sospesi a un atto solo tra i tanti che commettiamo» Prima pubblicazione: Corriere della Sera,…

  • 015. Il pipistrello – Novella
    015. Il pipistrello – Novella

    «Perché io vi prego di credere, signori miei, che sono svenuta davvero, sentendomelo venire in faccia, qua, qua, sulla guancia! E domani sera non recito, no, no, non recito, commendatore, perché né lei né altri può obbligarmi a recitare con un pipistrello che mi sbatte…

  • 016. La vita nuda – Novella
    016. La vita nuda – Novella

    «La trovò che disegnava, innanzi a un cavalletto, il ritratto del fidanzato. Con molta timidezza lo ritraeva ingrandito da una fotografia di piccolo formato, mentre la madre, per ingannare il tempo, leggeva un romanzo francese della biblioteca del commendator Seralli.» Prime pubblicazioni: Novissima, albo 1907,…

  • 017. La toccatina – Novella
    017. La toccatina – Novella

    «Si sentiva rinato. Aveva di nuovo tutte le meraviglie d’un bambino, e anche le lagrime facili, come le hanno i bambini, per ogni nonnulla. Da tutti gli oggetti della camera sentiva venirsi un conforto dolcissimo, familiare, non mai provato prima.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 12…

  • 018. Acqua amara – Novella
    018. Acqua amara – Novella

    «Dunque, signor mio, tenga bene a mente questo: che una donna desidera proprio tal quale come noi, ma non può né mostrarlo, né dirlo, perché sa, prima di tutto, che la società non glielo consente.» Prime pubblicazioni: Il Ventesimo, 15 e 22 ottobre 1905, poi…

  • 019. Pallino e Mimì – Novella
    019. Pallino e Mimì – Novella

    «Passeggiavano accanto, loro due soli, pe’ vialetti del prato in pendio sotto gli alti platani, bersagliati dalla maligna curiosità di tutti gli altri bagnanti. A lui questa maligna curiosità pareva non dispiacesse punto…» Prime pubblicazioni: La Riviera Ligure, novembre 1905, poi in La vita nuda, Treves…

  • 020. Nel segno – Novella
    020. Nel segno – Novella

    «Nessuna cosa più la invogliava a sperare nella vita: riconosceva che s’era illusa, che il vero inganno le era venuto dall’inesperienza, dall’appassionata e credula sua natura, più che dal giovine a cui s’era abbandonata e che non avrebbe potuto mai esser suo. Ma rassegnarsi, no,…

  • 021. La casa del Granella – Novella
    021. La casa del Granella – Novella

    «La casa sorgeva nel quartiere più alto della città, in cima al colle. La città aveva lassù una porta, il cui nome arabo, divenuto stranissimo nella pronunzia popolare: “Bibirrìa”, voleva dire Porta dei Venti.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 27 agosto 1905, poi in La vita…

  • 022. Fuoco alla paglia – Novella
    022. Fuoco alla paglia – Novella

    «Quando aveva guadagnato quattro soldi, o strigliando due bestie o accudendo a qualche altra faccenda, purché spiccia, Nàzzaro diventava padrone del mondo. Due soldi di pane e due soldi di frutta. Non aveva bisogno d’altro.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 15 gennaio 1905, poi in La…

  • 023. La fedeltà del cane – Novella
    023. La fedeltà del cane – Novella

    «Era veramente uno spettacolo commoventissimo la fedeltà di questo cane d’una donna infedele, verso quei due uomini ingannati. L’uno e l’altro, ora, per sottrarsi al penosissimo imbarazzo in cui si trovavano così di fronte, si compiacevano molto della festa frenetica ch’esso faceva loro.» Prime pubblicazioni:…

  • 024. Tutto per bene – Novella
    024. Tutto per bene – Novella

    «Aveva avuto sempre vie piane innanzi a sé; non si era mai addentrato negli oscuri e profondi meandri della vita, e forse perciò non sapeva diffidare né di se stesso né d’alcuno.» Prime pubblicazioni: Rivista popolare di politica, lettere e scienze sociali, 15 e 30…

  • 025. La buon’anima – Novella
    025. La buon’anima – Novella

    «Per tutto il tempo che durò il viaggio di nozze, non solamente poi si coricò in quello stesso letto, ma desinò e cenò anche negli stessi ristoranti, dove la buon’anima aveva condotto a desinare la moglie…» Prime pubblicazioni: La Riviera ligure, luglio 1904, poi in…

  • 026. Senza malizia – Novella
    026. Senza malizia – Novella

    «Abbandonata su una poltrona, con gli occhi chiusi, senza più forza neanche di sollevare un dito, udiva intanto di là, nella saletta da pranzo, conversare lietamente le tre sorelle col marito, e si struggeva dall’invidia.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 7 maggio 1905, poi in La…

  • 027. Il dovere del medico – Novella
    027. Il dovere del medico – Novella

    «E, istintivamente, s’appressò al letto. Ma il Corsi lo arrestò d’un subito, con gli occhi invetrati. – Ha ragione, – disse allora il dottore, lasciandosi cader le braccia. – Hanno sentito? Io non posso, non debbo…» Prime pubblicazioni: La settimana, 22 giugno 1902, col titolo…

  • 028. Pari – Novella
    028. Pari – Novella

    «E, istintivamente, s’appressò al letto. Ma il Corsi lo arrestò d’un subito, con gli occhi invetrati. – Ha ragione, – disse allora il dottore, lasciandosi cader le braccia. – Hanno sentito? Io non posso, non debbo…» Prime pubblicazioni: Rivista di Roma, 25 giugno 1907, poi…

  • 029. L’uscita del vedovo – Novella
    029. L’uscita del vedovo – Novella

    «Tutto il suo mondo era lì, in quella casa. Ma che cos’era più, ormai, quella casa senza colei che la animava tutta? Egli non vi si sapeva più neanche rigirare. » Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 28 gennaio 1906, poi in La vita nuda, Treves 1910.…

  • 030. Distrazione – Novella
    030. Distrazione – Novella

    «I rari passanti si fermavano e si voltavano a mirare, tra stupiti e indignati. Il sonno del cocchiere su la cassetta e il sonno del morto dentro il carro: freddo e nel bujo, quello del morto; caldo e nel sole, quello del cocchiere » Prime…

  • 031. La rallegrata – Novella
    031. La rallegrata – Novella

    «Dove vada tutta questa roba preziosa, che noi spediamo – questo, vedi – non sono riuscito ancora a capirlo. Ma ho un certo dubbio, che non lo capiscano bene neanche gli uomini; e mi consolo.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 26 ottobre 1913, poi in…

  • 032. Canta l’Epistola – Novella
    032. Canta l’Epistola – Novella

    «La fede si può perdere per centomila ragioni; e, in generale, chi perde la fede, è convinto, almeno nel primo momento, di aver fatto in cambio qualche guadagno; non foss’altro, quello della libertà di fare e dire certe cose che, prima, con la fede non…

  • 033. Sole e ombra – Novella
    033. Sole e ombra – Novella

    «Non si ha il diritto di rubare, lo so. Ma è da vedere se non se ne ha il dovere, perdio, quando quattro bambini ti piangono per il pane e tu questo schifoso denaro lo hai tra le mani e lo stai contando» Prima pubblicazione:…

  • 034. L’Avemaria di Bobbio – Novella
    034. L’Avemaria di Bobbio – Novella

    «I denti, i denti erano la disperazione di Bobbio! Se n’era fatti strappare cinque, sei, non sapeva più quanti; ma quei pochi che gli erano restati pareva si fossero incaricati di torturarlo anche per gli altri andati via.» Prima pubblicazione: Corriere della Sera, 21 febbraio…

  • 035. L’imbecille – Novella
    035. L’imbecille – Novella

    «Serataccia, umida, di novembre. La nebbia s’affettava. Bagnato tutto il lastricato della piazza; e attorno a ogni fanale sbadigliava un alone.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 11 settembre 1912, poi in La trappola, Treves, Milano 1915. Novella dalla Raccolta “La rallegrata” (1922) Approfondimenti nel sito: …

  • 036. Sua Maestà – Novella
    036. Sua Maestà – Novella

    «Ed ecco il treno, sbuffante, maestoso. Tutti si allineano, in attesa, ansiosi e con quell’eccitazione che l’arrivo del convoglio con la sua imponenza rumorosa e violenta suol destare» Prima pubblicazione: Il Marzocco, 3 luglio 1904, col titolo S.M.  Novella dalla Raccolta “La rallegrata” (1922) »»»…

  • 037. I tre pensieri della sbiobbina – Novella
    037. I tre pensieri della sbiobbina – Novella

    «Il giorno appresso, da capo. Egli è là, nello stesso atteggiamento, coi gomiti sul davanzale e il bel capo biondo tra le mani; e la guarda, la guarda come il giorno avanti, con quella strana intensità nello sguardo.» Prime pubblicazioni: Il Campo, 5 febbraio 1905,…

  • 038. Sopra e sotto – Novella
    038. Sopra e sotto – Novella

    «Il Lamella si volse. Là, nel vano nero dell’usciolo biancheggiavano le ampie ali della cornetta d’una suora di carità. Il giovane professore accorse, confabulò piano con la suora, poi tutt’e due vennero premurosamente verso l’ubriaco e lo tirarono per le braccia su in piedi.» Prime…

  • 039. Un «goj» – Novella
    039. Un «goj» – Novella

    «Il demonio, che gli s’è domiciliato da tant’anni nella gola, quell’anno, per Natale, non gli aveva voluto dar più requie: giù risate e risate senza fine. Invano, alzando le mani, gli aveva fatto cenno di calmarsi; invano lo aveva ammonito di non esagerare, di non…

  • 040. La patente – Novella
    040. La patente – Novella

    «Perché mostra di non credere alla mia potenza! Ma per fortuna ci credono gli altri, sa? Tutti, tutti ci credono! E ci son tante case da giuoco in questo paese! Basterà che io mi presenti; non ci sarà bisogno di dir nulla. Mi pagheranno per…

  • 041. Notte – Novella
    041. Notte – Novella

    «Perché mostra di non credere alla mia potenza! Ma per fortuna ci credono gli altri, sa? Tutti, tutti ci credono! E ci son tante case da giuoco in questo paese! Basterà che io mi presenti; non ci sarà bisogno di dir nulla. Mi pagheranno per…

  • 042. O di uno o di nessuno – Novella
    042. O di uno o di nessuno – Novella

    «D’indole mitissima, di poche parole e ritegnosa, Melina si era mostrata amica a tutt’e due, senz’ombra di preferenza né per l’uno né per l’altro. Erano due bravi giovani, bene educati e cordiali.» Prime pubblicazioni: in parte in Roma. Rassegna illustrata dell’Esposizione del 1911 il 15…

  • 043. Nenia – Novella
    043. Nenia – Novella

    «La vecchia massiccia, piena di forza, nel guardarla, pareva si struggesse dall’impotenza di venirle in ajuto. Negli occhi però non aveva quella disperata remissione al dolore, che si suole avere per un caso di morte, ma una durezza di rabbia feroce, forse contro qualcuno che…

  • 044. Nené e Ninì – Novella
    044. Nené e Ninì – Novella

    «Sì, perché in fondo, via, era vedovo, ma appena: si poteva dire che quasi non aveva avuto tempo d’essere ammogliato. E quanto ai figliuoli, sì, c’erano, ma non erano suoi.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 31 marzo 1912, poi in La trappola, Treves, Milano 1915.…

  • 045. «Requiem aeternam dona eis, Domine!» – Novella
    045. «Requiem aeternam dona eis, Domine!» – Novella

    «Noi vogliamo il camposanto! – Siamo carne battezzata! – In groppa a una mula, signor Prefetto, i nostri morti! – Come bestie macellate! – Il riposo dei morti, signor Prefetto! – Vogliamo le nostre fosse! – Un palmo di terra, dove gettare le nostre ossa!»…

  • 046. L’uomo solo – Novella
    046. L’uomo solo – Novella

    «L’aria, satura di tutte le fragranze delle ville vicine, pareva grillasse d’un baglior d’oro, e tutti i visi delle donne, sotto i cappelloni spavaldi, sorridevano accesi da riflessi purpurei. Offrivano con quel sorriso all’ammirazione e al desiderio degli uomini il loro corpo disegnato nettamente dagli…

  • 047. La cassa riposta – Novella
    047. La cassa riposta – Novella

    «Come custode di cimitero, Nocio Pàmpina, detto Sacramento, era l’ideale. Già una larva, che lo portava via il fiato; e certi occhi chiari, spenti; una vocina di zanzara. Pareva proprio un morto uscito di sotterra per attendere, così come poteva, alle faccenduole di casa.» Prime…

  • 048. Il treno ha fischiato… – Novella
    048. Il treno ha fischiato… – Novella

    «Pareva che il viso, tutt’a un tratto, gli si fosse allargato. Pareva che i paraocchi gli fossero tutt’a un tratto caduti, e gli si fosse scoperto, spalancato d’improvviso all’intorno lo spettacolo della vita.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 22 febbraio 1914, poi in La trappola,…

  • 049. Zia Michelina – Novella
    049. Zia Michelina – Novella

    «Zia Michelina, di sangue placido, d’indole mite, subito s’era sentita a posto in quella casa di contadini arricchiti, ove tutto odorava delle abbondanti quotidiane provviste della campagna lontana e tutto aveva la solida quadratura dell’antica vita patriarcale.» Prime pubblicazioni: Noi e il Mondo, maggio 1914,…

  • 050. Il professor Terremoto – Novella
    050. Il professor Terremoto – Novella

    «Il terremoto d’allora non fu veramente come quest’ultimo. Ma le case, ricordo io, traballarono bene. I tetti si aprivano e si richiudevano, come fanno le palpebre.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 10 aprile 1910, poi in La trappola, Treves 1915. Novella dalla Raccolta “L’uomo solo”…

  • 051. La veste lunga – Novella
    051. La veste lunga – Novella

    «E le avevano messo quella veste lunga, ora così… su un corpo, che lei non si sentiva. Assai più del suo corpo pesava quella veste! Si figuravano che ci fosse qualcuna, una donna, sotto quella veste lunga, e invece no…» Prime pubblicazioni: Noi e il…

  • 052. I nostri ricordi – Novella
    052. I nostri ricordi – Novella

    «Credo sia questa una delle più tristi impressioni, forse la più triste, che avvenga di provare a chi ritorni dopo molti anni nel paese natale: vedere i proprii ricordi cader nel vuoto, venir meno a uno a uno, svanire…» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 22…

  • 053. Di guardia – Novella
    053. Di guardia – Novella

    «E si fermò ad ammirare un prato, su cui una moltitudine di gambi esili, dritti, stendevano come un tenuissimo velo, tutto punteggiato in alto da certi pennacchietti d’un rosso cupo, bellissimi.» Prime pubblicazioni: Il Tirso, 1 giugno 1905, poi in La vita nuda, Treves Milano…

  • 054. Dono della Vergine Maria – Novella
    054. Dono della Vergine Maria – Novella

    «La gente però non sapeva ancor bene, se crederlo matto o imbroglione. Chi diceva matto, e chi imbroglione. Eretico era di certo; forse, indemoniato.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 22 e 29 ottobre 1899, poi in L’uomo solo, Bemporad Milano 1922. Novella dalla Raccolta “L’uomo solo”…

  • 055. La verità – Novella
    055. La verità – Novella

    «Le mosche gli si posavano su le mani, gli svolavano ronzanti sonnacchiose attorno alla faccia, gli s’attaccavano voraci su la fronte, agli angoli della bocca e perfino a quelli degli occhi: non le sentiva, non le cacciava, e poteva seguitare a sorridere.» Prime pubblicazioni: Corriere…

  • 056. Volare – Novella
    056. Volare – Novella

    «Di tratto in tratto la signora Maddalena alzava gli occhi a un ritratto fotografico ingiallito e quasi svanito, appeso in cornice alla parete di faccia; e, contemplando quella figura d’uomo zazzeruto, tentennava amaramente il capo.» Prime pubblicazioni: Rivista popolare di politica, lettere e scienze sociali,…

  • 057. Il coppo – Novella
    057. Il coppo – Novella

    «Tutt’a un tratto, s’alzò. Appena in piedi, gli parve strano che si fosse alzato. Avvertì che non si era alzato da sé, ma che era stato messo in piedi da una spinta interiore, non sua, forse di quel pensiero riposto, come in agguato dentro di…

  • 058. La trappola – Novella
    058. La trappola – Novella

    «Tu non puoi immaginare l’odio che m’ispirano le cose che vedo, prese con me nella trappola di questo mio tempo; tutte le cose che finiscono di morire con me, a poco a poco! Odio e pietà! Ma più odio, forse, che pietà.» Prime pubblicazioni: Corriere…

  • 059. Notizie del mondo – Novella
    059. Notizie del mondo – Novella

    «Ma se ai topi di campagna, ai grilli, alle lucertole, agli uccelli, noi domandassimo notizia del coniglio, chi sa che cosa ci risponderebbero, non certo però, che sia una bestia paurosa.» Prime pubblicazioni: Rivista d’Italia, marzo e aprile 1901, poi in Beffe della morte e…

  • 060. La tragedia d’un personaggio – Novella
    060. La tragedia d’un personaggio – Novella

    «Mi è avvenuto non di rado di ritrovare nelle novelle di parecchi miei colleghi certi personaggi, che prima s’erano presentati a me; come pure m’è avvenuto di ravvisarne certi altri, i quali, non contenti del modo com’io li avevo trattati, han voluto provare di fare…

  • 061. La mosca – Novella
    061. La mosca – Novella

    «C’era una mosca, lì sul muro, che pareva immobile; ma, a guardarla bene, ora cacciava fuori la piccola proboscide e pompava, ora si nettava celermente le due esili zampine anteriori, stropicciandole fra loro, come soddisfatta.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 2 ottobre 1904, poi in Erma…

  • 062. L’eresia Càtara – Novella
    062. L’eresia Càtara – Novella

    «In preda a una viva emozione, posò il cappello e montò, quel giorno, insolitamente, in cattedra. Le gracili mani gli tremolavano talmente, che stentò non poco a inforcarsi le lenti sulla punta del naso. Nell’aula il silenzio era perfetto.» Prime pubblicazioni: La Riviera ligure, febbraio…

  • 063. Le sorprese della scienza – Novella
    063. Le sorprese della scienza – Novella

    «Era, come la maestra e donna di tutte le case del paese, la più squallida e la più scura: una catapecchia grave in uno spiazzo sterposo, con in mezzo un fosco cisternone abbandonato.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 3 dicembre 1905, poi in Erma bifronte, Treves…

  • 064. Le medaglie – Novella
    064. Le medaglie – Novella

    «Li conosceva dunque davvero tutti gli orrori della guerra; tutto ciò che narrava, lo aveva veduto, sentito, provato; c’era stato insomma davvero, alla guerra, quantunque non vi avesse preso parte attiva.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 21 agosto 1904, poi in Erma bifronte, Treves Milano 1906.…

  • 065. La Madonnina – Novella
    065. La Madonnina – Novella

    «Donne e fanciulli, cantando le canzoncine in ginocchio, tenevano fissi gli occhi a quella Madonnina sull’altare, tra i ceri accesi e le rose offerte in gran profusione; e ciascuno desiderava ardentemente che quella Madonnina gli toccasse in sorte.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 7 agosto…

  • 066. La berretta di Padova – Novella
    066. La berretta di Padova – Novella

    «S’era ormai radicata in tutti l’idea che non avesse in fondo ragione di lagnarsi di niente né d’adirarsi con nessuno; giacché, se da un canto era vero che gli uomini lo avevano sempre gabbato, era innegabile dall’altro che Dio, in compenso, lo aveva sempre ajutato.»…

  • 067. Lo scaldino – Novella
    067. Lo scaldino – Novella

    «L’immagine del destino che opprimeva e affogava, nella vecchiaja, Papa-re, si poteva intravedere in quel suo gran cappellaccio roccioso e sbertucciato, che, troppo largo di giro, gli sprofondava fin sotto la nuca e fin sopra gli occhi.» Prime pubblicazioni: Avanti della Domenica, 12 marzo 1905,…

  • 068. Lontano – Novella
    068. Lontano – Novella

    «Incerto come si sentiva ancora, nella nuova esistenza, non riusciva a immaginare nulla di preciso per l’avvenire. Può crescere l’albero nell’aria, se ancora scarse e non ben ferme ha le radici nella terra? Ma questo era certo, che lì ormai e per sempre la sorte…

  • 069. La fede – Novella
    069. La fede – Novella

    «Commosso e pieno di rimorso per quel pianto, don Angelino si pentì della sua durezza, sopraffatto all’improvviso da un rispetto, che quasi lo avviliva di vergogna, per quella vecchia che piangeva innanzi a lui per la sua fede offesa.» Prime pubblicazioni: Il Mondo, 29 gennaio…

  • 070. Con altri occhi – Novella
    070. Con altri occhi – Novella

    «Esaminandone il volto, Anna notò subito quanto dissomigliasse dal suo; e le sorse a un tempo dal cuore la domanda, come mai il marito che aveva amato quella donna, quella giovinetta certo bella per lui, si fosse poi potuto innamorare di lei così diversa.» Prime…

  • 071. Tra due ombre – Novella
    071. Tra due ombre – Novella

    «La notte era scurissima, polverata di stelle. Gli alberi del piroscafo vibravano allo scotimento della macchina e dalla ciminiera sboccava continuo un pennacchio di fumo denso, rossastro.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 1 gennaio 1907 col titolo Fra due ombre, poi col titolo definitivo in Novella…

  • 072. Niente – Novella
    072. Niente – Novella

    «Il laboratorio della farmacia, dal tetto basso, tutto scaffalato, è quasi al bujo e appestato dal tanfo dei medicinali. Un sudicio lumino a olio, acceso davanti a un’immagine sacra sulla cornice dello scaffale dirimpetto all’entrata, pare non abbia voglia di far lume neanche a se…

  • 073. Mondo di carta – Novella
    073. Mondo di carta – Novella

    «La grande confusione in cui aveva sempre lasciato tutti i suoi libri, sparsi o ammucchiati qua e là sulle seggiole, per terra, sui tavolini, negli scaffali, lo fece ora disperare. Tante volte s’era proposto di mettere un po’ d’ordine in quella babele, di disporre tutti…

  • 074. Il sonno del vecchio – Novella
    074. Il sonno del vecchio – Novella

    «Ansava il grand’uomo, tozzo e corpulento, dal testone calvo, sotto la cui cute liscia giallastra spiccava la trama delle vene turgide. La moglie coi capelli fulvi, pomposamente acconciati, lo sorreggeva, diritta, tronfia, e guardava di qua e di là, sorridendo con le labbra dipinte.» Prime…

  • 075. La distruzione dell’uomo – Novella
    075. La distruzione dell’uomo – Novella

    «Ansava il grand’uomo, tozzo e corpulento, dal testone calvo, sotto la cui cute liscia giallastra spiccava la trama delle vene turgide. La moglie coi capelli fulvi, pomposamente acconciati, lo sorreggeva, diritta, tronfia, e guardava di qua e di là, sorridendo con le labbra dipinte.» Prime…

  • 076. In silenzio – Novella
    076. In silenzio – Novella

    «Mobili più che decenti, tutte le comodità, guardaroba ben fornito, dispensa abbondantemente provvista, eh sì, sfido! con tutto questo gran lavoro della mammina infaticabile; ma che tristezza anche, e che silenzio in quella casa!» Prime pubblicazioni: Novissima, Albo d’arte e lettere, 1905, poi in Erma…

  • 077. L’altro figlio – Novella
    077. L’altro figlio – Novella

    «Bruna e colorita, dagli occhi neri, sfavillanti, dalle labbra accese, da tutto il corpo solido e svelto, spirava un’allegra fierezza. Aveva sul petto colmo un gran fazzoletto di cotone rosso, a lune gialle, e grossi cerchi d’oro agli orecchi.» Prime pubblicazioni: La lettura, febbraio 1905,…

  • 078. La morte addosso – Novella
    078. La morte addosso – Novella

    «Il primo cespuglietto d’erba su la proda. Ne conti i fili per me. Quanti fili saranno, tanti giorni ancora io vivrò. Ma lo scelga bello grosso, mi raccomando. Buona notte, caro signore.» Prime pubblicazioni: La Rassegna italiana, 15 agosto 1918 col titolo Caffè notturno, poi…

  • 079. Va bene – Novella
    079. Va bene – Novella

    «Il professor Corvara Amidei non ci ha fatto mai caso; ma ripete frequentissimamente (quando qualche cosa gli va proprio male) quel suo: E va bene! E ormai tutti quegli scrivani, fra loro, non lo chiamano altrimenti che “il professor Va bene”.» Prime pubblicazioni: Nuova Antologia,…

  • 080. Il giardinetto lassù – Novella
    080. Il giardinetto lassù – Novella

    «Nonno Bauer era rimasto in uno stato di vergine ignoranza per quasi tutte le cose della vita, e bisognava vedere con quale e quanta meraviglia la sua mente si aprisse man mano alle cognizioni più ovvie, ora che la vita per lui era quasi finita.»…

  • 081. La maschera dimenticata – Novella
    081. La maschera dimenticata – Novella

    «Nonno Bauer era rimasto in uno stato di vergine ignoranza per quasi tutte le cose della vita, e bisognava vedere con quale e quanta meraviglia la sua mente si aprisse man mano alle cognizioni più ovvie, ora che la vita per lui era quasi finita.»…

  • 082. La balia – Novella
    082. La balia – Novella

    «Sentendo sonare quel giorno il campanello della porta, e parendole dalla scampanellata che fosse il postino, s’era recata ad aprire tutta contenta, al solito; ma a un tratto, senza aver avuto neanche il tempo d’accorgersi a chi avesse aperto, s’era trovata per terra, intronata da…

  • 083. Il corvo di Mìzzaro – Novella
    083. Il corvo di Mìzzaro – Novella

    «Il corvo di Mìzzaro, nero nell’azzurro della bella mattinata, sonava di nuovo pei cieli la sua campanella, libero e beato.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 26 ottobre 1902 col titolo Corvo, 77 – Asino, 23 – Caduta, 80; col nuovo titolo nella raccolta Il carnevale dei…

  • 084. La veglia – Novella
    084. La veglia – Novella

    «Giaceva sul letto disfatto, nella camera in disordine e appena rischiarata, una donna. Livida, col viso già orribilmente stirato ai due lati del naso, teneva gli occhi chiusi, e i capelli, d’un bellissimo color rosso, sciolti e sparsi sul guanciale.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 2…

  • 085. Lo spirito maligno – Novella
    085. Lo spirito maligno – Novella

    «Era una vecchia borsetta, evidentemente lasciata lì da qualche avventore. Forse era vuota. Se non vuota, che poteva mai contenere? pochi soldi, qualche lira d’argento. E il Noccia rimase un pezzo perplesso, se prenderla o farla prendere dal caffettiere….» Prima pubblicazione: Corriere della Sera, 22…

  • 086. Alla zappa! – Novella
    086. Alla zappa! – Novella

    «Giù! Aspetta. Lì c’è una zappa. E ti faccio grazia, perché neanche di questo saresti più degno. Zappano i tuoi fratelli e tu non puoi stare accanto a loro. Anche la tua fatica sarà maledetta da Dio!» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 7 settembre 1902, poi…

  • 087. Una voce – Novella
    087. Una voce – Novella

    «Raccolse le sue robe, e il giorno prima che egli lasciasse la casa di salute, se ne partì ignorata, per rimanere almeno nella memoria di lui una voce, ch’egli forse, uscito ora dal suo bujo, avrebbe cercata su molte labbra, invano.» Prime pubblicazioni: I Regina,…

  • 088. Pena di vivere così – Novella
    088. Pena di vivere così – Novella

    «Né un male, né un bene. Tutto è per lei ormai come lontano. Anche le cose più vicine. Basta che per un istante le senta vive in sé, e subito le diventano come lontane. Questa curiosità d’ora…» Prima pubblicazione: Il nuovo romanzo mensile, 15 dicembre…

  • 089. Tutt’e tre – Novella
    089. Tutt’e tre – Novella

    «Ballarò venne su strabalzoni dal giardino agitando in aria, invece delle mani, le maniche; perduto come era in un abito smesso del padrone.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 14 maggio 1913 col titolo Le vedove, poi col nuovo titolo in Il carnevale dei morti, Battistelli…

  • 090. L’ombra del rimorso – Novella
    090. L’ombra del rimorso – Novella

    «Erano diventate le padrone della bottega, quelle mosche; avevano incrostato delle loro sudicerie i due veli, l’uno color di rosa e l’altro celeste, tutt’e due scoloriti, che sul banco coprivano le paste già secche, le torte indurite, con la marmellata tutta gromme di muffa.» Prime…

  • 091. Il bottone della palandrana – Novella
    091. Il bottone della palandrana – Novella

    «L’incuria, la rilassatezza altrui lo offendevano; se protratte, lo esacerbavano, ma, a poco a poco, per quietarsi, per salvare quella sua sistemazione dell’universo, si metteva a escogitar scuse e attenuanti a quell’incuria, a quella rilassatezza.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 15 gennaio 1913, poi in…

  • 092. Marsina stretta – Novella
    092. Marsina stretta – Novella

    «Già impacciato per conto suo, il professor Gori si fermò poco oltre l’entrata; si guardò attorno perplesso; si sentì sperduto, quasi in mezzo a un campo nemico. Eran tutti signoroni, quelli: parenti e amici dello sposo.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 1 dicembre 1901, poi in…

  • 093. Il marito di mia moglie – Novella
    093. Il marito di mia moglie – Novella

    «Invece, ogni notte, seduto presso la finestra, me ne sto quieto quieto a contemplare il cielo, a lungo. C’è una stellina piccola piccola lassù, a cui tengo fissi gli occhi e a cui dico spesso, sospirando: – Aspettami, verrò!» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 15 febbraio…

  • 094. La maestrina Boccarmè – Novella
    094. La maestrina Boccarmè – Novella

    «Quando le scuole erano chiuse per le vacanze estive, la maestrina Boccarmè non sapeva che farsi della sua libertà. Avrebbe potuto viaggiare, coi risparmii di tanti anni; le bastava sognare così, guardando le navi ormeggiate nel Molo o in partenza.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 31…

  • 095. Acqua e lì – Novella
    095. Acqua e lì – Novella

    «Stretta nelle spalle, ha la gobba, dietro, ben segnata dal giubbino verde sbiadito: la gobba delle povere madri sfiancate dalle cure dei figli e della casa.» Prime pubblicazioni: Rassegna settimanale universale, 25 aprile 1897 col titolo Il dottor cimitero, poi con il titolo definitivo e…

  • 096. Come gemelle – Novella
    096. Come gemelle – Novella

    «Quel vecchietto entrò con la titubanza di un pollastro sperduto. Oppresso dalla ricchezza solenne e austera della casa, e non sentendo più quasi i proprii piedi su gli spessi tappeti, s’inchinava goffamente a ogni passo.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 11 gennaio 1903, poi in Bianche…

  • 097. Filo d’aria – Novella
    097. Filo d’aria – Novella

    «Erano tutti d’accordo. Parlavano davanti a lui di cose aliene, per distrar la sua attenzione; ma l’intesa segreta traspariva evidentissima dai loro sguardi. Non s’erano mai guardati così tra loro!» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 26 aprile 1914, poi in Il carnevale dei morti, Battistelli,…

  • 098. Un matrimonio ideale – Novella
    098. Un matrimonio ideale – Novella

    «Serate africane! Il mare, quand’era scirocco, veniva a frangersi impetuoso sotto quella terrazza bianca, che pareva allora, con le sue tende svolazzanti, una tolda di nave. S’intravedevano i fanali del vecchio molo, la lanterna verde del faro…» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 7 giugno 1914,…

  • 099. Ritorno – Novella
    099. Ritorno – Novella

    «E com’era triste quello sbiadito color di vernice su quel gambo di ferro che ne pareva malato! Malato fors’anche della malinconia dei cigolìi della carrucola quando il vento, di notte, moveva la fune della secchia» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 3 ottobre 1923, poi in…

  • 100. Tu ridi – Novella
    100. Tu ridi – Novella

    «Era sicuro, sicurissimo il signor Anselmo di non aver mai fatto alcun sogno, che potesse provocare quelle risate. Non sognava affatto! Non sognava mai! Cadeva ogni sera, all’ora solita, in un sonno di piombo, nero, duro e profondissimo.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 6 ottobre…

  • 101. Un po’ di vino – Novella
    101. Un po’ di vino – Novella

    «Il vecchio rimase lì immobile, con le mani sulle gambe giunte. Aveva una bellissima testa, ma sciupata, da colonnello a riposo; di qua e di là, di traverso, come scritti calligraficamente, due esemplari occhi di pesce» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 23 novembre 1923, poi…

  • 102. La liberazione del re – Novella
    102. La liberazione del re – Novella

    «Non gli passava per il capo che a un gallo adatto come lui potesse toccar la sorte d’un misero pollastrello qualunque; che quella brutta padrona lo avesse comperato per tirargli il collo di lì a poco.» Prima pubblicazione: Le due maschere, Quattrini, Firenze 1914. Novella…

  • 103. I due compari – Novella
    103. I due compari – Novella

    «Vaporavano tutt’intorno dalle terre assolate vecchi odori, di tante cose sparse e seccate da anni all’aperto, e qua si mescolavano coi tepori grassi del letame, col tanfo secco delle granaglie, con quello acre della paglia bruciata e bagnata del forno.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera,…

  • 104. Dal naso al cielo – Novella
    104. Dal naso al cielo – Novella

    «Le macchie del Conventino erano su la costa occidentale del monte: fittissime e intricate. Macchie propriamente non erano, perché tutti quegl’ippocastani là, sebbene rimasti sottili, erano ormai divenuti d’altissimo fusto e dritti come aghi: un bosco. Si chiamavano del Conventino perché, in una breve radura…

  • 105. Fuga – Novella
    105. Fuga – Novella

    «Era cattivo, sì. Ma era anche la disperazione di dover finire tra poco, in una poltrona, perso da una parte e scemo, tra quelle tre donne che lo seccavano e che gli mettevano addosso la smania di scapparsene, finché era in tempo, come un pazzo.»…

  • 106. Certi obblighi – Novella
    106. Certi obblighi – Novella

    «Sì, quei lumini là, come una moltitudine di lucciole a congresso, rischiarano penosamente e rimangono tutta la notte a vegliare, nel lugubre silenzio, vicoletti lerci e scoscesi e tane di miseria, forse peggiori di questi del suo paese.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 11 marzo…

  • 107. Ciàula scopre la luna – Novella
    107. Ciàula scopre la luna – Novella

    «Estatico, cadde a sedere sul suo carico, davanti alla buca. Eccola, eccola là, eccola là, la Luna… C’era la Luna! la Luna! E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell’averla scoperta, là, mentr’ella saliva…

  • 108. Chi la paga – Novella
    108. Chi la paga – Novella

    «Sentiva che la sorte lo aveva frodato: non gli aveva dato nulla di ciò che da giovine aveva sperato; gli aveva tolto, da vecchio, quasi tutto quel po’ che, senza desiderio, aveva avuto.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 25 agosto 1912, poi in Le due…

  • 109. Benedizione – Novella
    109. Benedizione – Novella

    «Nunziata entrò coi piedi scalzi, ravviandosi con le mani i capelli scarmigliati dal vento. Alla vista di quella saletta quieta nella casa del suo vecchio curato che le ricordava altri tempi, dal capo si passò le mani sul volto e si mise a piangere.» Prime…

  • 110. Male di luna – Novella
    110. Male di luna – Novella

    «E nel ritrarsi verso la porta, scorse anch’egli dalla grata della finestrella alta, nella parete di faccia, la luna che, se di là dava tanto male al marito, di qua pareva ridesse, beata e dispettosa, della mancata vendetta della moglie.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera,…

  • 111. Il figlio cambiato – Novella
    111. Il figlio cambiato – Novella

    «Era dunque chiaro che le «Donne» erano entrate in casa della Longo, nella notte, e le avevano cambiato il figlio, prendendosi il bambino bello e lasciandogliene uno brutto per farle dispetto.» Prime pubblicazioni: La riviera ligure, aprile 1902 col titolo Le nonne, poi sul Corriere…

  • 112. Lo storno e l’Angelo Centuno – Novella
    112. Lo storno e l’Angelo Centuno – Novella

    «Era una donnetta piccola magra e viva, sempre un po’ irritata. Tra le lunghe labbra sottili la saliva le friggeva. Batteva di continuo le palpebre su gli occhietti neri e furbi, da furetto.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 4 settembre 1910 col titolo Lo storno e l’Angelo…

  • 113. «Superior stabat lupus» – Novella
    113. «Superior stabat lupus» – Novella

    «Un odio cupo e feroce s’impossessò di lei per il padre sconosciuto che l’aveva messa al mondo e abbandonata senza neppure vederla; che dopo averle dato la vita, le aveva negato ogni diritto di esistere per lui, solo perché lei senza sua colpa, nascendo, aveva…

  • 114. Nel dubbio – Novella
    114. Nel dubbio – Novella

    «Che senso di smanioso tormento, quali fitte di rimorso le aveva cagionato il non sapere, il non poter dire neanche a se stessa a chi appartenesse veramente il nuovo essere che cominciava a viverle in grembo.» Prime pubblicazioni: Il Ventesimo, 23 dicembre 1906, poi in…

  • 115. La corona – Novella
    115. La corona – Novella

    «Le amarezze, le costernazioni, i fastidii che gli venivano dalla sua professione di medico, gli s’erano quasi addormentati in fondo all’anima. Non così il rammarico d’aver compiuto da qualche mese quarant’anni.» Prime pubblicazioni: L’Illustrazione italiana, 12 maggio 1907, poi in Le due maschere, Quattrini, Firenze…

  • 116. Jeri e oggi – Novella
    116. Jeri e oggi – Novella

    «Una bella giovine. Aveva, raccolto in una mano, un minuscolo fazzolettino di filo azzurro, ricamato; teneva l’altra, sfavillante d’anelli, su la guancia destra, come per nascondere il rossore e il bruciore d’un terribile schiaffo.» Prime pubblicazioni: Il Messaggero della Domenica, 8 giugno 1919, poi in…

  • 117. Nel gorgo – Novella
    117. Nel gorgo – Novella

    «– No! Che rimorso? Non c’è da aver rimorsi, quando non s’è voluta la colpa… Tu non puoi intendere! Come non avrei potuto intenderlo io se, considerando quel che è avvenuto a tuo marito, non avessi pensato al mio!» Prime pubblicazioni: Aprutium, luglio-agosto 1913, poi…

  • 118. Musica vecchia – Novella
    118. Musica vecchia – Novella

    «La commozione si spiegava forse così: che in quella casa finalmente, dopo tanti giorni di vana e amarissima ricerca, il povero vecchietto sperduto era riuscito a rintracciare un vestigio della vita antica, un posticino ove sedere, dopo tanto cammino, senza sentirsi estraneo del tutto.» Prime…

  • 119. Donna Mimma – Novella
    119. Donna Mimma – Novella

    «Perché non le mostra mai donna Mimma, le mani? Già! con le mani non li tocca mai: li bacia, parla con loro, gestisce tanto con gli occhi, con la bocca, con le guance; ma dallo scialle le mani non le cava mai per far loro…

  • 120. L’abito nuovo – Novella
    120. L’abito nuovo – Novella

    «A casa non disse una parola né alla madre né alla figliuola. Del resto, non aveva mai ammesso, da sedici anni, dal giorno della sciagura in poi, nessun discorso che non si riferisse ai bisogni momentanei della vita.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 16 giugno…

  • 121. Il capretto nero – Novella
    121. Il capretto nero – Novella

    «Dicevano gli antichi che gli Akragantini mangiavano ogni giorno come se dovessero morire il giorno dopo, e costruivano le loro case come se non dovessero morir mai.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 31 dicembre 1913, poi in Un cavallo nella luna, Treves, Milano 1918. Novella…

  • 122. Sedile sotto un vecchio cipresso – Novella
    122. Sedile sotto un vecchio cipresso – Novella

    «Dove quel viale svoltava per proseguire sulla costa un po’ più sporgente della collina accanto, c’era una panchina a ridosso d’un cipresso. Il viale era tutto d’alberelli nuovi e freschi. Quel cipresso vi era come estraneo e solo.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 13 agosto…

  • 123. Il gatto, un cardellino e le stelle – Novella
    123. Il gatto, un cardellino e le stelle – Novella

    «Nella gabbia, sospesa tra le tende al palchetto della finestra, stava la notte soltanto, e, di giorno, nei brevi momenti che si recava a beccare il suo miglio e a bere con molti inchini smorfiosi una gocciolina d’acqua. Era insomma come la sua reggia, la…

  • 124. La vendetta del cane – Novella
    124. La vendetta del cane – Novella

    «Ammazzare il cane a un contadino siciliano? Ma si guardassero bene dal rifar la prova! Ammazzare il cane a un contadino siciliano voleva dire farsi ammazzare senza remissione. Che aveva da perdere colui?» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 13 marzo 1913, poi in Un cavallo…

  • 125. Rondone e Rondinella – Novella
    125. Rondone e Rondinella – Novella

    «L’estate veniva, il Rondone arrivava e aspettava con trepidazione uno, due, tre giorni; al terzo giorno ecco la Rondinella, ma d’anno in anno sempre più gracile e diafana, con gli occhi sempre più timidi e sbigottiti.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 30 novembre 1913, poi…

  • 126. Quando si comprende – Novella
    126. Quando si comprende – Novella

    «Chi di noi, potendo, non andrebbe, non vorrebbe andare a combattere invece del proprio figliuolo? Ma tutti! E non vogliamo considerare adesso il sentimento dei nostri figliuoli a vent’anni?» Prime pubblicazioni: Un cavallo nella luna, Treves Milano 1918, poi in Donna Mimma, Bemporad, Firenze 1925. Novella…

  • 127. Un cavallo nella luna – Novella
    127. Un cavallo nella luna – Novella

    «Da tutta la campagna intorno, ove tante erbe e tante cose sparse da tempo erano seccate, vaporava nella calura quasi un alido antico, denso, che si mescolava coi tepori grassi del fimo fermentante in piccoli mucchi sui maggesi, e con le fragranze acute dei mentastri…

  • 128. Resti mortali – Novella
    128. Resti mortali – Novella

    «Non lasciava giorno, senza che ne facesse una. E il bello si era che i fastidi che dava, i dispetti che faceva, per cui le budella ai nipoti, alle serve, si ritorcevano dentro come una fune, lui li chiamava servizi.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera,…

  • 129. Paura d’esser felice – Novella
    129. Paura d’esser felice – Novella

    «Ma, ahimè, speranze e desiderii e illusioni gli rinascevano, quasi a dispetto, irresistibilmente: erano i germi che la vita stessa gettava e che cadevano anche nel suo terreno, il quale, per quanto indurito dal gelo dell’esperienza, non poteva non accoglierli.» Prime pubblicazioni: Rivista popolare di…

  • 130. Visitare gl’infermi – Novella
    130. Visitare gl’infermi – Novella

    «Su un quadricello presso la mensola sorgeva un uccellaccio imbalsamato, dal collo e dalle zampe esili e lunghissime, il quale pareva guardasse spaventato, con gli occhi di vetro, gli attori muti di quella lugubre scena.» Prime pubblicazioni: Roma di Roma, in cinque puntate dal 9…

  • 131. I pensionati della memoria – Novella
    131. I pensionati della memoria – Novella

    «Fanno finta d’esser morti, dentro la cassa. O forse veramente sono morti per sé. Ma non per me, vi prego di credere! Quando tutto per voi è finito, per me non è finito niente. Se ne rivengono meco, tutti, a casa mia. Ho la casa…

  • 132. Il vecchio Dio – Novella
    132. Il vecchio Dio – Novella

    «Speranze, illusioni, ricchezza e tant’altre belle cose aveva perduto il signor Aurelio lungo il cammino della vita: gli era solo rimasta la fede in Dio ch’era, tra il bujo angoscioso della rovinata esistenza, come un lanternino.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 26 maggio 1901, poi in…

  • 133. Tanino e Tanotto – Novella
    133. Tanino e Tanotto – Novella

    «Non gli importava, dunque, che la moglie stesse male. Ma che ora si fosse ammalato anche il figlio, sì, e molto. Non lo aveva più riveduto, da cinque anni, povero piccino, e ne aveva rimorso: era sangue suo, portava il suo nome, il “suo”, il…

  • 134. Al valor civile – Novella
    134. Al valor civile – Novella

    «Poco dopo, infatti, il cielo incavernò, e fu per qualche momento una tetraggine attonita, spaventevole. Di tratto in tratto, una raffica strisciava rapidissima sulla spiaggia e sollevava un turbine di rena. Il primo tuono finalmente scoppiò, formidabile, e fu come il segnale della tempesta.» Prime…

  • 135. La disdetta di Pitagora – Novella
    135. La disdetta di Pitagora – Novella

    «M’aspetto intanto che uno di questi giorni mi capiti la visita della sposina abbandonata e della mancata suocera. Le spedisco tutt’e due a Forlì, parola d’onore.» Prime pubblicazioni: Beffe della morte e della vita, «seconda serie», Lumachi, Firenze 1903, poi in Il vecchio Dio, Bemporad,…

  • 136. Quand’ero matto… – Novella
    136. Quand’ero matto… – Novella

    «Guardai il cielo velato da strisce rade, che erano come la traccia superstite della gran fuga delle nuvole nella notte, e mi sentii stordito in mezzo a un silenzio nuovo inatteso, con l’impressione vaga che qualcosa fosse venuta a mancare tutt’intorno, alla terra. Ah sì,…

  • 137. Concorso per referendario al Consiglio di Stato – Novella
    137. Concorso per referendario al Consiglio di Stato – Novella

    «E si mise con molta diligenza a disporre i libri per materia, poi preparò la carta per gli appunti, temperò il lapis nero e poi quello rosso e turchino, per certi suoi segni particolari (espedienti mnemonici!) e finalmente si sedette per intraprendere la grande preparazione.»…

  • 138. «In corpore vili» – Novella
    138. «In corpore vili» – Novella

    «La coscienza gli rimordeva. Non c’era dubbio! Dio misericordioso gli concedeva la grazia di metterlo alla prova per mezzo di quel diavolo zoppo travestito da donna, e lui, lui, ingrato non ne sapeva profittare.» Prime pubblicazioni: Gazzetta letteraria, 15 giugno 1895 col titolo Ravanà (tra una…

  • 139. Le tre carissime – Novella
    139. Le tre carissime – Novella

    «Vorrei che prima di condannare, tentassimo di esaminar bene, se ci riesce, il prò e il contro, senza servirci di quelle parole che sono come le mosche d’agosto pronte ad accorrere a ogni lagrima o a ogni sputo (scusate).» Prime pubblicazioni: La domenica italiana, 29…

  • 140. Il vitalizio – Novella
    140. Il vitalizio – Novella

    «La vigna era zappata di fresco, e veramente ci s’affondava, col pericolo anche di slogarsi un piede. Ne esalava poi un senso d’umido, corrotto in basso nell’afa di quelle giornate ancora di sole caldo.» Prime pubblicazioni: Natura ed Arte, 1 e 15 marzo 1915, poi…

  • 141. Un invito a tavola – Novella
    141. Un invito a tavola – Novella

    «Don Diego avrebbe voluto piangere, rotolarsi per terra, dalla disperazione, graffiarsi la faccia, sgangherarsi la bocca, dalla rabbia. Che crudeltà era quella? Neroni! Neroni! Ma non aveva più forza neppure di scostare il piatto…» Prime pubblicazioni: Quand’ero matto, Streglio, Torino 1902/1903, poi in Il vecchio…

  • 142. La levata del sole – Novella
    142. La levata del sole – Novella

    «Lo sfavillio delle stelle, che trapungeva e allargava il cielo, non arrivava ad esser lume in terra; ma al lucido tremore di lassù pareva rispondesse lontano lontano, dalla terra tutta, un tremor sonoro, continuo, il fritinnio dei grilli.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 6 gennaio 1901,…

  • 143. Lumìe di Sicilia – Novella
    143. Lumìe di Sicilia – Novella

    «Col volto in fiamme, gli occhi sbarrati, la bocca aperta, egli restò a contemplarla, istupidito. Come mai ella… così? Nudo il seno, nude le spalle, le braccia nude,., tutta fulgente di gemme e di stoffe… Non la vedeva, non la vedeva più come una persona…

  • 144. La giara – Novella
    144. La giara – Novella

    «Era un vecchio sbilenco, dalle giunture storpie e nodose, come un ceppo antico d’olivo saraceno. Per cavargli una parola di bocca ci voleva l’uncino. Mutria, o tristezza radicate in quel suo corpo deforme; o anche sconfidenza che nessuno potesse capire e apprezzare giustamente il suo…

  • 145. La cattura – Novella
    145. La cattura – Novella

    «S’insinuava livida, quella luce, appena appena, di tra gli anfratti cretosi della grotta e gli alleviava l’incubo delle violenze sofferte, che ora gli apparivano come sognate: violenze cieche, da bruti, al suo corpo che non si reggeva più, caricato su le spalle ora dell’uno ora…

  • 146. Guardando una stampa – Novella
    146. Guardando una stampa – Novella

    «Gli scaltri però non sempre riescono a valersi a lungo della loro scaltrezza, tenendola nascosta; non resistono alla tentazione di scoprirla, specie quando li obblighi ad avvilirsi e colui su cui la esercitano si mostri soddisfatto del loro avvilimento.» Prime pubblicazioni: Rivista di Roma col…

  • 147. La paura del sonno – Novella
    147. La paura del sonno – Novella

    «Per volere di Dio o per mano del diavolo, la piccola signora Fana era risuscitata; e forse il merito spettava più al diavolo, a giudicare almeno dalla prova che della sua resurrezione volle subito dare spezzando il nastro che le legava i polsi per scagliare…

  • 148. La lega disciolta – Novella
    148. La lega disciolta – Novella

    «Tutte, tutte calunnie. Egli era un apostolo. Egli lavorava per la giustizia. La soddisfazione morale che gli veniva dal rispetto, dall’amore, dalla gratitudine dei contadini che lo consideravano come il loro re, gli bastava. E tutti in un pugno li teneva.» Prime pubblicazioni: Corriere della…

  • 149. La morta e la viva – Novella
    149. La morta e la viva – Novella

    «La casa era a terreno e prendeva luce soltanto dalla porta. Tutta quella folla di curiosi, assiepata lì davanti, addensava l’ombra già cupa e toglieva il respiro. Ma né padron Nino Mo, né la moglie gravida avevano fiato di ribellarsi.» Prime pubblicazioni: Rassegna contemporanea, novembre…

  • 150. Un’altra allodola – Novella
    150. Un’altra allodola – Novella

    «Tu sei ricco, amico Pelletta e il tempo non ti deteriora. Andiamo, andiamo! Ma ti pongo questo patto: non una parola sul paesaccio in cui io e tu abbiamo avuto la sciagura di nascere. Chi è vivo è vivo, chi è morto è morto: non…

  • 151. Richiamo all’obbligo – Novella
    151. Richiamo all’obbligo – Novella

    «E ora? Ecco venuta la sera. Avrebbe voluto andare a letto quanto più tardi gli fosse possibile. Ma si stancò presto di girovagare per la città, con la smania esacerbata dal timore d’attaccar lite con qualcuno de’ suoi innumerevoli conoscenti, il quale avesse la cattiva…

  • 152. Pensaci, Giacomino! – Novella
    152. Pensaci, Giacomino! – Novella

    «Ridano, ridano pure di lui tutti i maligni! Che risate facili! che risate sciocche! Perché non capiscono… Perché non si mettono al suo posto… Avvertono soltanto il comico, anzi il grottesco, della sua situazione, senza saper penetrare nel suo sentimento!… Ebbene, che glie n’importa? Egli…

  • 153. Non è una cosa seria – Novella
    153. Non è una cosa seria – Novella

    «Perazzetti non era uomo volgare; anzi dichiarava d’avere una stima altissima dell’umanità, di tutto quanto essa, a dispetto della bestia originaria, ha saputo fare; ma Perazzetti non riusciva a dimenticare che l’uomo, il quale è stato capace di crear tante bellezze, è pure una bestia…

  • 154. Tirocinio – Novella
    154. Tirocinio – Novella

    «Il marito è un bell’uomo. Aitante nella persona, con una magnifica barba bionda, compitissimo e pieno di dignità, anzi di gravità quasi diplomatica. Credo che si sia fatta apposta un po’ di radura sul cranio, perché una leggera calvizie, in certi casi e per certe…

  • 155. L’illustre estinto – Novella
    155. L’illustre estinto – Novella

    «Cosicché, neanche per i giornali amici del Ministero la sua morte sarebbe stata «un vero lutto nazionale». Ma sarebbe stato a ogni modo per tutti «un illustre estinto»: questo sì, senza dubbio. E tutti avrebbero rimpianto la sua “esistenza innanzi tempo spezzata”.» Prime pubblicazioni: La…

  • 156. Il guardaroba dell’eloquenza – Novella
    156. Il guardaroba dell’eloquenza – Novella

    «Avete un pensieruzzo tisico? E tisico sempre vi resterà, se non avete la guardaroba dell’eloquenza. Ma se avete la guardaroba dell’eloquenza, il pensieruzzo tisico vi uscirà dalla bocca imbottito di tanta stoppa di frasi, che, parrà un gigante, un Ercole parrà, con la clava e…

  • 157. Pallottoline! – Novella
    157. Pallottoline! – Novella

    «Giove… forse! Ma non crediate che potreste scorgerlo a occhio nudo! Forse con qualche telescopio di prim’ordine; e non lo so di certo. Pallottoline, care mie, pallottoline! Quanto a noi, alla nostra Terra, non se ne sospetterebbe nemmeno l’esistenza. E volete far sparire anche il…

  • 158. Due letti a due – Novella
    158. Due letti a due – Novella

    «Era rimasta intatta a lui, qua, la casa maritale: solo dalla camera aveva tolto il letto a due, o meglio, aveva staccato e fatto portar via quello de’ due lettini gemelli d’ottone, su cui aveva dormito la moglie. Ma anch’ella, la Zorzi, aveva di là…

  • 159. Il viaggio – Novella
    159. Il viaggio – Novella

    «Ecco lì le umili case di un villaggio: tetti e finestre e porte e scale e strade: la gente che vi dimorava era, come per tanti anni era stata lei nella sua cittaduzza, chiusa lì in quel punto di terra, con le sue abitudini e…

  • 160. Il libretto rosso – Novella
    160. Il libretto rosso – Novella

    «Le galline sono tanto stupide, che covano anche le uova fetale da altre, e quando da queste uova non loro nascono i pulcini, non sanno distinguerli da quelli nati dalle uova loro, e li amano e li allevano con la stessa cura.» Prime pubblicazioni: Corriere…

  • 161. La mano del malato povero – Novella
    161. La mano del malato povero – Novella

    «Ma non fate codesta faccia afflitta, da imbecilli, perché non vi narro una storia triste. Tra me e l’ospedale – benché non possa soffrire i medici e la loro scienza – ho saputo sempre stabilire dolci e delicatissime relazioni.» Prime pubblicazioni: E domani, lunedì, Treves,…

  • 162. Pubertà – Novella
    162. Pubertà – Novella

    «Non capiva ancora in che potesse consistere il pensiero che un uomo può fare su una donna. Turbata con gli occhi bassi, provava un irritante ribrezzo, raffigurandosi nell’incertezza, senza volerlo, qualche intimo segreto del suo corpo, come se lo conosceva.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera,…

  • 163. Gioventù – Novella
    163. Gioventù – Novella

    «Ah che incanto! che pace! Pareva che la Luna inondasse di luminoso silenzio quei prati: d’un silenzio attonito e pur tutto pieno di fremiti. Erano sottili, acuti fritinníi di grilli, risi di rivoli giù per le zane.» Prime pubblicazioni: I Mattaccini, 5 gennaio 1902, poi…

  • 164. Ignare – Novella
    164. Ignare – Novella

    «S’era d’ottobre e pareva ancora piena estate, sebbene di tratto in tratto, entro quel tepore denso di odori inebrianti, sorvolasse dal mare che s’intravedeva prossimo di tra il fitto turbinio di tutti quei fusti d’alberi, qualche primo brivido di frescura autunnale.» Prime pubblicazioni: Già composta…

  • 165. L’ombrello – Novella
    165. L’ombrello – Novella

    «Ah, quell’ombrello era suo, ormai, tutto suo, suo unicamente, e mai lo avrebbe ceduto, neppure alla mamma! Che pena, intanto, che tutta quella pioggia andasse sprecata…» Prime pubblicazioni: Novissima, anno IX, 1909, poi in Terzetti, Treves, Milano 1912. Novella dalla Raccolta “Il viaggio” (1928) »»»…

  • 166. Zafferanetta – Novella
    166. Zafferanetta – Novella

    «No, non era gelosia. Un altro sentimento era, duro rodente indefinibile, quello che Norina provava e da cui si sentiva svoltare il cuore in petto: rabbia fredda, invidia, dispetto, schifo e pietà insieme, nel vederlo già padre, lì, sotto gli occhi suoi, di quella scimmietta.»…

  • 167. Felicità – Novella
    167. Felicità – Novella

    «Perché non avrebbe potuto averlo, lei, un figlio suo, veramente suo? Sarebbe impazzita dalla felicità! Avrebbe sofferto qualunque umiliazione, qualunque vergogna, anche il martirio, per la gioja d’un figlio suo!» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 26 aprile 1911, poi in Terzetti, Treves, Milano 1912. Novella…

  • 168. Spunta un giorno – Novella
    168. Spunta un giorno – Novella

    «Curiosa quella mosca che vola, curioso quel canarino che saltella tornato nella gabbia, e quella gabbia che ne traballa, in questa cameretta che si rischiara sempre più accogliendo la luce d’un giorno che qua, per il corpo di questa donna rovesciato sul tavolino, non è…

  • 169. «Vexilla regis…» – Novella
    169. «Vexilla regis…» – Novella

    «– Ora sono sola, – disse come a se stessa. – Tutto questo tempo sono stata… così: per aria! un’estranea curiosa e leggera in mezzo alla vita… di qua, di là. Di vero, di concreto intorno a me, nulla: mia madre, che mi teneva posto…

  • 170. L’uccello impagliato – Novella
    170. L’uccello impagliato – Novella

    «No, egli no, non doveva morire! Egli solo, della sua famiglia, l’avrebbe vinta! Aveva già quarantacinque anni. Gli bastava arrivare fino ai sessanta. Poi la morte – ma un’altra, non quella! non quella di tutti i suoi! – poteva pure prendersi la soddisfazione di portarselo…

  • 171. «Leonora, addio!» – Novella
    171. «Leonora, addio!» – Novella

    «Fu imprigionata nella più alta casa del paese, sul colle isolato e ventoso, in faccia al mare africano. Tutte le finestre ermeticamente chiuse, vetrate e persiane; una sola, piccola, aperta alla vista della lontana campagna, del mare lontano.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 6 novembre…

  • 172. Il lume dell’altra casa – Novella
    172. Il lume dell’altra casa – Novella

    «Che stesse a farci così nella vita, non si sapeva. Forse non lo sapeva neppur lui. Ci stava… Non sospettava forse nemmeno, che ci si potesse stare diversamente, o che, a starci diversamente, si potesse sentir meno il peso della noja e della tristezza.» Prime…

  • 173. Leviamoci questo pensiero – Novella
    173. Leviamoci questo pensiero – Novella

    «Lo credevano senza cuore, perché egli non piangeva. Ma dimostrava forse il pianto la intensità del dolore? Dimostrava la debolezza di chi soffre. Chi piange vuol far conoscere che soffre, o vuole intenerire, o chiede conforto e commiserazione.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 19 luglio…

  • 174. Candelora – Novella
    174. Candelora – Novella

    «Ritornata questa mattina dai bagni di mare, scabra e arrostita dal sole e dalla salsedine, ha negli occhi chiari bruciati, nel mento un po’ rientrato, nei capelli gialli irruviditi, un’aria di capra addormentata nella voluttà.» Prime pubblicazioni: E domani, lunedì, Treves, Milano 1917, composta probabilmente…

  • 175. Il signore della nave – Novella
    175. Il signore della nave – Novella

    «Ritornata questa mattina dai bagni di mare, scabra e arrostita dal sole e dalla salsedine, ha negli occhi chiari bruciati, nel mento un po’ rientrato, nei capelli gialli irruviditi, un’aria di capra addormentata nella voluttà.» Prime pubblicazioni: Noi e il mondo, gennaio 1916, poi in…

  • 176. La camera in attesa – Novella
    176. La camera in attesa – Novella

    «Voi lo sapete bene, ora, che la realtà non dipende dall’esserci o dal non esserci d’un corpo. Può esserci il corpo, ed esser morto per la realtà che voi gli davate. Quel che fa la vita, dunque, è la realtà che voi le date.» Prime…

  • 177. Romolo – Novella
    177. Romolo – Novella

    «Non è mica vero che gli uomini si mettono insieme per darsi conforto e ajuto a vicenda. Insieme si mettono per farsi la guerra. Quando una casa sorge in un punto, l’altra casa non le si mette mica accanto come una compagna o una buona…

  • 178. La rosa – Novella
    178. La rosa – Novella

    «In quel portafiori, quasi all’improvviso, fuor di stagione, era sbocciata una magnifica rosa rossa. La signora Lucietta restò dapprima a mirarla, stupita, tra lo smortume della tappezzeria grigiastra, di quella sudicia saletta. Poi, dalla gioja di quella rosa rossa ebbe come un tuffo nel sangue.»…

  • 179. Da sé – Novella
    179. Da sé – Novella

    «E un sapore nuovo ha l’aria, che gli entra nei polmoni, una soavità di refrigerio su le labbra, nelle narici… L’aria… ah, l’aria… Che delizia! La respira… ah, la beve ora, come non l’ha mai bevuta di là, nella vita; come nessuno che stia nella…

  • 180. La realtà del sogno – Novella
    180. La realtà del sogno – Novella

    «Ecco: ella lo aveva tradito in sogno; tradito, e non ne aveva rimorso, no, ma rabbia per sé, d’essere stata vinta, e rancore, rancore contro di lui, anche perché in sei anni di matrimonio non aveva saputo mai, mai farle provare quel che aveva or…

  • 181. Piuma – Novella
    181. Piuma – Novella

    «Avrebbe forse dovuto pentirsene, come d’un peccato, perché costava necessariamente lagrime agli altri questo suo inutile riso. Ma che poteva farci se non moriva? E del resto, che pentimento, se l’uno e l’altra, stanchi d’aspettare invano la sua morte, s’erano di là accomodati tra loro?»…

  • 182. Un ritratto – Novella
    182. Un ritratto – Novella

    «Io sono per esperienza con coloro che stimano cattivo consiglio lasciare i fanciulli nell’ignoranza di tante cose che, scoperte alla fine improvvisamente per caso, sconvolgono l’animo e lo guastano talvolta irreparabilmente. Sono convinto che non c’è altra realtà fuori delle illusioni che il sentimento ci…

  • 183. Zuccarello distinto melodista – Novella
    183. Zuccarello distinto melodista – Novella

    «Mi sorse allora come in un lampo di follia la tentazione di mettermi a battere fragorosamente le mani, per rompere, per fracassare quel silenzio, per far balzare in piedi atterriti quei pochi, taciturni, oppressi avventori, aspiranti morti. Mi avrebbero preso per pazzo?» Prime pubblicazioni: La…

  • 184. Servitù – Novella
    184. Servitù – Novella

    «Le viveva invece lì sul petto, stretta sotto il braccio, quella bambola meravigliosa; d’una vita incomprensibile però, quale le sbarbagliava ancora nella mente attraverso il chiacchierio fitto e volubile della padroncina malata.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 30 luglio 1914, poi in E domani, lunedì,…

  • 185. «Ho tante cose da dirvi…» – Novella
    185. «Ho tante cose da dirvi…» – Novella

    «Non s’accorgeva nemmeno che ora amici e conoscenti, per non farsi aggredire avvistandola da lontano, scantonavano, si nascondevano e, quand’erano acchiappati, le porgevano la mano voltando la faccia, e scappavano via…» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 17 dicembre 1911, poi in E domani, lunedì, Treves,…

  • 186. Mentre il cuore soffriva – Novella
    186. Mentre il cuore soffriva – Novella

    «Gli occhi potevano guardare e non vedere. Se appena appena vedevano, eran subito distratti dalla cosa veduta e condannati a volgersi altrove senza attenzione. Ma essi, con la coda, senza parere, seguivano il giuoco delle gambe o delle mani.» Prime pubblicazioni: E domani, lunedì, Treves,…

  • 187. La carriola – Novella
    187. La carriola – Novella

    «Corro a lei, alla cagnetta che dorme sul tappeto; piano, con garbo, le prendo le due zampine di dietro e le faccio fare la carriola: le faccio muovere cioè otto o dieci passi, non più, con le sole zampette davanti, reggendola per quelle di dietro.»…

  • 188. Nell’albergo è morto un tale – Novella
    188. Nell’albergo è morto un tale – Novella

    «Tanti vivi, tutti questi che la vita senza requie aduna qui per un giorno, mossi dalle più opposte vicende, sospinti dai più diversi bisogni, fanno ressa innanzi a una celletta d’alveare, ove una vita d’improvviso s’è arrestata. La nuova s’è sparsa in tutto l’albergo.» Prime…

  • 189. Berecche e la guerra – Novella
    189. Berecche e la guerra – Novella

    «No: questa non è una grande guerra; sarà un macello grande; una grande guerra non è perché nessuna grande idealità la muove e la sostiene. Questa è guerra di mercato: guerra d’un popolo bestione, troppo presto cresciuto e troppo faccente e saccente…» Prime pubblicazioni: La…

  • 190. Uno di più – Novella
    190. Uno di più – Novella

    «Sotto, c’era la scarpata della ferrovia, e la sera, nel silenzio, si sentiva lo sferragliare dei treni in discesa e l’ansare di quelli in salita. Il fumo nero di quei treni stava un pezzo a vagar lento sospeso e poi a sfilacciarsi sul grigio smortume…

  • 191. Soffio – Novella
    191. Soffio – Novella

    «Tutti i giornali, la mattina dopo, ne furono pieni. La città si svegliò sotto l’incubo tremendo d’una epidemia senza scampo scoppiata fulmineamente. Novecento sedici morti in una sola notte. Nel cimitero non si sapeva come riparare a seppellirli.» Prime pubblicazioni: Pegaso, luglio 1931, poi in Berecche…

  • 192. Un’idea – Novella
    192. Un’idea – Novella

    «È dunque un’idea. Ancora, sempre quella idea ch’egli non riesce in alcun modo a precisare. Appena ne avverte confusamente la presenza, si sente opprimere da quel peso. Appena gli svanisce, ecco: vuoto come un’ombra.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 2 giugno 1934, poi in Berecche e…

  • 193. Lucilla (Ora che s’è guastata con le monache) – Novella
    193. Lucilla (Ora che s’è guastata con le monache) – Novella

    «Lucilla comincia a tremare; vuol fuggire; ma l’uscio si spalanca: ominacci di campagna ubriachi, vestiti di velluto, con gambali e speroni ai piedi; facce bestiali pavonazze, urlando, barcollando, allungando le manacce, la tirano dentro, in mezzo a una nuvola di fumo.» Prime pubblicazioni: Corriere della…

  • 194. I piedi sull’erba – Novella
    194. I piedi sull’erba – Novella

    «Perché vecchio, non può più provare il gusto che provano i bambini a denudarsi i piedi sull’erba? Si pensa subito al male, perché è vecchio? Eh lo sa che, da bambino, lui d’un balzo può diventare anche uomo…» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 20 aprile…

  • 195. Cinci – Novella
    195. Cinci – Novella

    «Non ha più voglia d’andare avanti, Cinci. E stanco e seccato. Si tira a sedere sulla muriccia a manca della strada e di là si mette a guardare nel cielo la larva della luna che comincia appena appena a ravvivarsi d’un pallido oro nel verde…

  • 196. Di sera, un geranio – Novella
    196. Di sera, un geranio – Novella

    «Come chiara quest’acqua nel cadere! Nella vasca diventa subito verde, appena caduta. E così esile il filo, così rade a volte le stille che a guardar nella vasca il denso volume d’acqua già caduta è come un’eternità di oceano.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 6…

  • 197. Effetti di un sogno interrotto – Novella
    197. Effetti di un sogno interrotto – Novella

    «Non potei più restare in casa. Non so come feci a vestirmi. Di tanto in tanto, con un raccapriccio che potete bene immaginarvi, mi voltavo a guardar di sfuggita quegli occhi. Li ritrovavo sempre abbassati e intenti alla lettura, come sono nel quadro.» Prime pubblicazioni:…

  • 198. C’è qualcuno che ride – Novella
    198. C’è qualcuno che ride – Novella

    «Ma c’è poi veramente questo qualcuno che seguita a ridere, nonostante la voce che serpeggia ormai da un pezzo in mezzo alla riunione? Chi è? Dov’è? Bisogna dargli la caccia, afferrarlo per il petto, sbatterlo al muro, e, tutti coi pugni protesi, domandargli perché ride…

  • 199. Visita – Novella
    199. Visita – Novella

    «Sì, m’ha baciata. Sì, gliel’ho promesso. Ma un bacio appena sui capelli, ballando. Una promessa così per ridere. Dirò che non l’ho avvertito. Gli domanderò se non è matto a pretendere ch’io ora mantenga sul serio.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 16 giugno 1936, poi…

  • 200. Vittoria delle formiche – Novella
    200. Vittoria delle formiche – Novella

    «Erano formiche piccolissime e della più lieve esilità, fievoli e rosee, che un soffio ne poteva portar via più di cento; ma subito cento altre ne sopravvenivano da tutte le parti; e il da fare che si davano; l’ordine nella fretta; queste squadre qua, quest’altre…

  • 201. Quando s’è capito il giuoco – Novella
    201. Quando s’è capito il giuoco – Novella

    «Non hai voluto saper d’equivoci. Scuse, non hai voluto accettarne. Hai voluto il duello: cioè, farmi dare una sciabolata. Bene, ti servo subito. Ma lascia ora che provveda io a garantire, come meglio posso, la mia pelle.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 10 aprile 1913,…

  • 202. Padron Dio – Novella
    202. Padron Dio – Novella

    «O perché mai nascevano certe erbe? Non per gli uomini, certo, né per le bestie, che non ne mangiavano… Nascevano perché Dio le voleva e la terra le faceva, senza curarsi del dispiacere che recava agli uomini prepotenti, i quali credono d’aver dominio su lei.»…

  • 203. La prova – Novella
    203. La prova – Novella

    «Il fatto è che sul tramonto, tornandosene al convento, quando lasciarono il sentiero della montagna per prendere la via che conduce alla vallata, i due giovani chierici si videro questa via impedita da un orso e un orsacchiotto.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 22 ottobre…

  • 204. La casa dell’agonia – Novella
    204. La casa dell’agonia – Novella

    «Sul rettangolo d’azzurro della finestra spiccava un vaso di geranii rossi. L’azzurro, dapprima vivo e ardente, s’era a poco a poco soffuso di viola, come d’un fiato d’ombra appena che vi avesse soffiato da lontano la sera che ancora tardava a venire.» Prime pubblicazioni: Corriere…

  • 205. Il buon cuore – Novella
    205. Il buon cuore – Novella

    «Fu il buon cuore. La colpa fu proprio soltanto del buon cuore, all’ultimo momento, allorché la signora, con tutto quel suo bel seno di cera, da tenere esposto tra i merletti in vetrina, si trovò senza una goccia di latte da dare al bambino affamato,…

  • 206. La tartaruga – Novella
    206. La tartaruga – Novella

    «Risponde alla moglie che ritorni pure a casa: lui andrà a metter fuori in qualche posto la tartaruga. Non ci tiene affatto ad averla in casa. L’ha presa perché gli hanno detto che porta fortuna; ma, agiato com’è, e con una moglie come lei, e…

  • 207. Fortuna d’esser cavallo – Novella
    207. Fortuna d’esser cavallo – Novella

    «Un cavallo non è come un cane che può restar senza padrone, e, se va per via, nessuno ci fa caso. Un cavallo è un cavallo; e se non lo sa, lo sanno gli altri che lo vedono, il corpo che ha, molto molto più…

  • 208. Una sfida – Novella
    208. Una sfida – Novella

    «Forse, a osservar bene addentro, si potrebbe scoprire in quel suo sorriso che lui chiuderebbe un occhio, anche se indovinasse che l’intenzione dell’ammalato è proprio quella d’andarsi a buttare dalla finestra.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 1 gennaio 1936, poi in Una giornata, Mondadori, Milano…

  • 209. Il chiodo – Novella
    209. Il chiodo – Novella

    «Quel chiodo era lì, in mezzo alla strada deserta, e vi spiccava in tal maniera che irresistibilmente attirava a sé non pur lo sguardo ma anche la mano di chi si fosse trovato a passare, forzato a chinarsi per raccattarlo, anche senza sapere che farsene,…

  • 210. La signora Frola e il signor Ponza suo genero – Novella
    210. La signora Frola e il signor Ponza suo genero – Novella

    «Pazza da quattro anni, sì. E la sua pazzia consiste appunto nel credere che egli non voglia farle vedere la figliuola. Quale figliuola? E morta, è morta da quattro anni la figliuola; e la signora Frola, appunto per il dolore di questa morte, è impazzita…»…

  • 211. Una giornata – Novella
    211. Una giornata – Novella

    «Con infinito sgomento m’accorgo di non aver più idea d’essermi messo in viaggio su un treno. Non ricordo più affatto di dove sia partito, dove diretto; e se veramente, partendo, avessi con me qualche cosa. Mi pare nulla.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 24 settembre…

  • 212. Capannetta (Bozzetto siciliano) – Novella
    212. Capannetta (Bozzetto siciliano) – Novella

    «Era uno spettacolo strano la collera pazza di quell’uomo. Un riso frenetico scattò dalle sue labbra e si perde in un rantolo strozzato. – Non sapea più quel che si faceva… E fuori di sé appiccò il fuoco alla capannetta come per di­struggere ogni cosa…

  • 213. La ricca – Novella
    213. La ricca – Novella

    «Ella amava così, da undici anni, il suo mite adoratore. Era un amor misto d’orgoglio e di pietà, quasi: orgoglio di sé, pietà di lui. Certamente, neppur l’ombra della sentimentalità, in lei, delle solite scipite storie d’amore.» Prime pubblicazioni: La tavola rotonda, anno II, n.…

  • 214. L’onda – Novella
    214. L’onda – Novella

    «L’avrebbe vinta colla sua sommissione, senza mai urtare i sentimenti di lei, né tentar mai apertamente di penetrarle nel cuore; così, con l’alito soltanto della sua passione, il cui ardore man mano avrebbe ridato, ne aveva fiducia, il roseo colorito e la prima gajezza a…

  • 215. La signorina – Novella
    215. La signorina – Novella

    «E le parlò, seguitando, di tutti i suoi sogni andati a vuoto, dei disinganni, della lotta assidua contro tanti bisogni, che l’avvilivano, lo strappavano ai suoi ideali; e degli stenti e delle fatiche durate per mantenersi fedele a quell’ombra di sogno, ch’era pur l’unica realtà…

  • 216. L’amica delle mogli – Novella
    216. L’amica delle mogli – Novella

    «Egli vedeva quasi in ogni oggetto il consiglio, il gusto, la previ­denza di lei. Ella aveva consigliato quella disposizione alla mobilia del salotto; ella aveva suggerito la compera di questo e di quell’oggetto, utilissimi ed ele­ganti. S’era messa al posto della sposa lontana e aveva…

  • 217. I galletti del bottajo – Novella
    217. I galletti del bottajo – Novella

    «”Me l’ha fatta! Me l’ha fatta!”, si diceva intanto la donna tra i denti, strin­gendo i pugni e rodendosi dentro dalla rabbia. “Oh, ma l’hai da far con me, adesso! Vedrai.” – Come sta, come sta, signor curato? Quanto onore… quanto piacere…» Prime pubblicazioni: Cenerentola,…

  • 218. Il «no» di Anna – Novella
    218. Il «no» di Anna – Novella

    «Come legata dalla tremenda commozione della natura, Anna stavasi alla fi­nestra, sferzata in faccia dalla pioggia, con le vesti inzuppate, sussultando a ogni palpito della sinistra luce tra le tenebre sul mare in tempesta. Bruciava dalla febbre e piangeva, stimando in quel momento la propria…

  • 219. Il nido – Novella
    219. Il nido – Novella

    «L’arte! l’arte!… che ne intendeva Livia? Le cure, i pensieri che essa dava eran così forti, dunque, da vincere e far completamente dimenticare ogni altra cura, ogni altro pensiero, ogni altro affetto? Aveva essa dunque potere di tra­sformar così, d’un subito, radicalmente un uomo?» Prima…

  • 220. Dialoghi tra il Gran Me e il piccolo me – Novella
    220. Dialoghi tra il Gran Me e il piccolo me – Novella

    «Fortuna intanto, dico, che non siamo costretti a far pane del nostro tempo. Quantunque, d’altro canto, chi sa che non saremmo stati meno infelici, se la sorte ti avesse costretto a far del tuo tavolino da stu­dio, piuttosto che un bancone d’alchimista su cui giornalmente…

  • 221. Chi fu? – Novella
    221. Chi fu? – Novella

    «La via Flaminia s’allungava diritta, fangosa, rischiarata qua e là dai fanali, il cui lume a tratti balzava e s’oscurava sotto i colpi del vento, che a le mie spalle agitava gli alberi foschi di villa Borghese battuti dalla pioggia.» Prima pubblicazione:Roma di Roma, quotidiano…

  • 222. Natale sul Reno – Novella
    222. Natale sul Reno – Novella

    «Quel guardar fuori attraverso il tratto lucido nell’appannatura mi ridestò d’improvviso un ricordo degli anni miei primi, quand’io, credulo fanciullo, la notte della vigilia, non pago del grande presepe illuminato entro la stanza, spiavo così, se in quel cielo pieno di mistero apparisse veramente la…

  • 223. Sogno di Natale – Novella
    223. Sogno di Natale – Novella

    «Quel guardar fuori attraverso il tratto lucido nell’appannatura mi ridestò d’improvviso un ricordo degli anni miei primi, quand’io, credulo fanciullo, la notte della vigilia, non pago del grande presepe illuminato entro la stanza, spiavo così, se in quel cielo pieno di mistero apparisse veramente la…

  • 224. Le dodici lettere – Novella
    224. Le dodici lettere – Novella

    «– Che dite? Dunque è stabilito? Vi batterete? Ah Rossani, no! Per una inde­gna? Sì, sì, lasciatemelo dire… È venuta qui, da me, l’altro jeri… qui, e ha po­tuto baciarmi, capite? con quel sorriso stereotipato su le labbra dipinte… Serpe!» Prime pubblicazioni: La domenica italiana,…

  • 225. Creditor galante – Novella
    225. Creditor galante – Novella

    «– Se non fu un capriccio, lo pagaste troppo caro… Poco dopo, il timore o il rimorso (diciamo il rimorso), uccise in voi… quel che sentivate per me. Oh, vedete! da quel tempo – è un bel pezzo ormai! – io ho chiuso veramente il…

  • 226. La paura – Novella
    226. La paura – Novella

    «Ella restò in mezzo alla stanza, con gli occhi appuntati biecamente, come in un pensiero truce, che assumesse forma d’immagine reale innanzi a lei. Poi scosse il capo ed esalò l’interna ambascia in un sospiro di stanchezza desolata.» Prima pubblicazione: La domenica italiana, 1 agosto…

  • 227. La scelta – Novella
    227. La scelta – Novella

    «Perché dovete sapere ch’io vado ancora alla fiera. Non è più quella dei gio­cattoli (quantunque pur ve ne siano parecchi, né manchino le marionette): è una fiera molto più grande; e ci vado per scegliervi gli eroi e le eroine de’ miei romanzi e delle…

  • 228. Alberi cittadini – Novella
    228. Alberi cittadini – Novella

    «In tutte le stagioni, all’ora del tramonto, quell’albero si popolava d’una mi­riade di passeri, che pareva dessero convegno da tutti i tetti della città. Più d’ali che di foglie palpitavano allora quei rami; pareva che ogni foglia avesse voce, che tutto l’albero cantasse fremebondo.» Prima…

  • 229. Prudenza – Novella
    229. Prudenza – Novella

    «Fin dall’infanzia (potete bene immaginarlo) non ebbi mai amicizia coi bar­bieri. Credo anzi che questi mi dovessero tutti, e con ragione, odiare. Per la qual cosa, uscendo la mattina di quel memorabile 12 aprile, già deliberato al sacrifizio, mi parve di andarmi a rendere a…

  • 230. La signora Speranza – Novella
    230. La signora Speranza – Novella

    «Biagio Speranza era molto nervoso; il pensiero di battersi con quel pazzo, da cui s’era preso uno schiaffo, lo avviliva. Ma voleva tuttavia mostrarsi ilare, per non dare importanza a quel duello: grottesco epilogo d’una buffonata.» Prima pubblicazione: Beffe della morte e della vita, «Seconda…

  • 231. La Messa di quest’anno – Novella
    231. La Messa di quest’anno – Novella

    «Ah, chi sa quante povere vecchie, intanto, in quelle case, piangevano come zia Velia e pensavano che la casa del Signore, almeno quella, se la loro è così squallida e nuda, la casa del Signore dev’essere bella e ricca e luminosa» Prima pubblicazione: Il Ventesimo,…

  • 232. Stefano Giogli, uno e due – Novella
    232. Stefano Giogli, uno e due – Novella

    «Di solito, la gelosia nasce dalla poca stima che uno fa di se medesimo, non in sé, ma nel cuore e nella mente di colei che ama; dal timore di non bastare a riempir di sé quel cuore e quella mente, e che una parte…

  • 233. Maestro Amore – Novella
    233. Maestro Amore – Novella

    «Scherzi, avere una donna innamorata per maestra? Tu lo sai meglio di me, caro: perché si abbia la conoscenza reale e non astratta di una cosa, perché questa cosa divenga veramente nostra, bisogna che la cono­scenza divenga sentimento.» Prime pubblicazioni: Noi e il mondo, agosto…

  • 234. Colloquii coi personaggi – Novella
    234. Colloquii coi personaggi – Novella

    «Qualcosa brulicava in quell’ombra, in un angolo della mia stanza. Ombre nell’ombra, che seguivano commiseranti la mia ansia, le mie smanie, i miei abbattimenti, i miei scatti, tutta la mia passione, da cui forse eran nate o cominciavano ora a nascere. Mi guardavano, mi spiavano.…

  • 235. I due giganti – Novella
    235. I due giganti – Novella

    «Neri, enormi, in quella fiamma prodigiosa, scrollavano a ogni minimo gesto tutta la notte, come se dalla tenebra volessero ricreare il mondo, ridargli forze, abolendo il tempo, una sempiterna giovinezza e davvero la falce della luna e le selve dei misteriosi sogni da falciare.» Prima…

  • 236. Frammento di cronaca di Marco Leccio e della sua guerra sulla carta nel tempo della grande guerra europea – Novella
    236. Frammento di cronaca di Marco Leccio e della sua guerra sulla carta nel tempo della grande guerra europea – Novella

    «Ma fuori, nelle relazioni con gli altri, è ben triste l’impressione dei figli nel vedere il padre staccarsi dalla loro realtà per entrare in quella che gli altri gli daranno. Avvertono subito qual’è, que­st’altra realtà, e ne soffrono.» Prima pubblicazione: Berecche e la guerra, Milano,…

  • 237. Sgombero – Novella
    237. Sgombero – Novella

    «Viene una guardia: «Proibito dormire sulla strada». E allora dove? «Sgombrate!» Tu non sgombri. Niente paura. Qualcuno, se proprio non vuoi, ci penserà a farti sgombrare. Avrà pur diritto, chi non ha più casa, a un posto dove stare, sulla terra.» Prima pubblicazione: Inedita, inclusa…

  • 238. Lillina e Mita – Novella
    238. Lillina e Mita – Novella

    «Come legata dalla tremenda commozione della natura, Mita se ne stava alla finestra, sferzata in faccia dalla pioggia, con le vesti inzuppate, sussultando a ogni palpito della sinistra luce tra le tenebre sul mare in tempesta.» Prime pubblicazioni: Rivista di Roma, 10 aprile 1906. Ripubblicazione,…

  • 239. Pianto segreto – Novella
    239. Pianto segreto – Novella

    «Com’era fredda! Ma bisognava farla tacere… Quel pianto era insopportabile… Non voleva latte? Era fasciata forse troppo stretta? Volle sfasciarla lei, con le sue mani. Oh che gambette misere, paonazze… e come tremavano, contratte dallo spasimo.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 12 luglio 1903, poi incorporata…

  • 240. I muricciuoli, un fico, un uccellino – Novella
    240. I muricciuoli, un fico, un uccellino – Novella

    «Dentro quella rabbia del sole che incupiva l’aria, fra quella polvere greve, ah come avrei voluto sbriciolarmi anch’io. Che facevano i muricciuoli essi che avrebbero potuto davvero? Arroventati, inariditi, crettati, erano forse già tutti in polvere, e si mantenevano per illusione.» Prima pubblicazione: Corriere della…

  • 241. Personaggi – Novella
    241. Personaggi – Novella

    «L’arte, signori miei, ha l’ufficio di rendere immobili le anime, di fissar la vita in un momento o in varii momenti determinati: la statua in un gesto, il paesaggio in un aspetto temporaneo immutabile.» Prima pubblicazione: Il Ventesimo, anno V, numero 30, 10 giugno 1906.…

  • 242. Incontro – Novella
    242. Incontro – Novella

    «Sgorgarono dagli occhi di lei due grosse lagrime che non poterono scorrerle per le guance, e le invetrarono lo sguardo smarrito. Poco dopo le palpebre si richiusero. Ella non diede più altro segno di vita.» Prima pubblicazione: Ariel, anno I, numero 5, 15 gennaio 1898.…

  • 243. Disdetta – Novella
    243. Disdetta – Novella

    «La seguii; ella si sentì inseguita: tanto che, più volte, inquieta, volse rapidamente il capo indietro a guardare e alla fine, non potendone più, salì in una vettura e via.» Prima pubblicazione: Ariel, anno I, numero 12, 6 marzo 1898. Firmato con lo pseudonimo Fernando. Da…

  • 244. Disdetta (continuazione e fine) – Novella
    244. Disdetta (continuazione e fine) – Novella

    «La mia disdetta vuole che di quello che sento io nessuno mai debba o voglia tener conto: l’impressione provata da me alla vista del povero Tito era dolorosa, è vero?» Prima pubblicazione: Ariel, anno I, numero 13, 14 marzo 1898. Firmato con lo pseudonimo Fernando.…


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»»» Elenco delle raccolte

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Raccolte “Novelle per un anno”
  • 01. 1922 – Raccolta “Scialle Nero”
    01. 1922 – Raccolta “Scialle Nero”

    Il racconto lungo «Scialle Nero», composto intorno al 1900, dà il titolo al primo gruppo di “Novelle per un anno”, già sin dall’edizione Bemporad, Firenze 1922. La raccolta comprende quindici novelle, nell’ordine: «Scialle Nero», «Prima notte», «Il “fumo”», «Il tabernacolo», «Difesa del Mèola», «I fortunati»,…

  • 02. 1922 – Raccolta “La vita nuda”
    02. 1922 – Raccolta “La vita nuda”

    Anche il secondo gruppo di quindici novelle con il titolo «La vita nuda» era presente nell’edizione Bemporad del 1922. Ma tutte e quindici erano già state pubblicate sotto lo stesso titolo, più altre due novelle: «Di guardia» e «La cassa riposta», da Treves, Milano, 1911.…

  • 03. 1922 – Raccolta “La rallegrata”
    03. 1922 – Raccolta “La rallegrata”

    Il terzo gruppo di “Novelle per un anno”, che sotto il titolo «La rallegrata» era già presente nell’edizione Bemporad, 1922, comprende le seguenti quindici novelle: «La rallegrata», «Canta l’Epistola», «Sole e ombra», «L’avemaria di Bobbio», «L’imbecille», «Sua Maestà», «I tre pensieri della sbiobbina», «Sopra e…

  • 04. 1922 – Raccolta “L’uomo solo”
    04. 1922 – Raccolta “L’uomo solo”

    Il quarto gruppo di “Novelle per un anno” appare con lo stesso titolo già nella raccolta pubblicata da Bemporad nel 1922. Comprende le seguenti quindici novelle: «L’uomo solo», «La cassa riposta», «Il treno ha fischiato…», «Zia Michelina», «Il professor Terremoto», «La veste lunga», «I nostri…

  • 05. 1923 – Raccolta “La mosca”
    05. 1923 – Raccolta “La mosca”

    Il quinto gruppo di “Novelle per un anno” comprende le seguenti quindici novelle, già pubblicate, sotto lo stesso titolo nell’edizione Bemporad del 1923: «La mosca», «L’eresia catara», «Le sorprese della scienza», «Le medaglie», «La madonnina», «La berretta di Padova», «Lo scaldino», «Lontano», «La fede», «Con…

  • 06. 1923 – Raccolta “In silenzio”
    06. 1923 – Raccolta “In silenzio”

    Il sesto gruppo di “Novelle per un anno” era già stato pubblicato con lo stesso titolo da Bemporad, Firenze, 1923. Comprende le seguenti tredici novelle: «In silenzio», «L’altro figlio», «La morte addosso», «Va bene», «Il giardinetto lassù», «La maschera dimenticata», «La balia», «Il corvo di…

  • 07. 1924 – Raccolta “Tutt’e tre”
    07. 1924 – Raccolta “Tutt’e tre”

    È il settimo gruppo di “Novelle per un anno”, già presente con lo stesso titolo nell’edizione Bemporad, Firenze, 1924. Comprende le seguenti quindici novelle: «Tutt’e tre», «L’ombra del rimorso», «Il bottone della palandrana», «Marsina stretta», «Il marito di mia moglie», «La maestrina Boccarmè», «Acqua e…

  • 08. 1925 – Raccolta “Dal naso al cielo”
    08. 1925 – Raccolta “Dal naso al cielo”

    L’ottavo gruppo di “Novelle per un anno” era già stato pubblicato con lo stesso titolo nell’edizione Bemporad del 1925. Comprende le seguenti quindici novelle: «Dal naso al cielo», «Fuga», «Certi obblighi», «Ciàula scopre la luna», «Chi la paga», «Benedizione», «Male di luna», «Il figlio cambiato»,…

  • 09. 1925 – Raccolta “Donna Mimma”
    09. 1925 – Raccolta “Donna Mimma”

    Questo nono gruppo di “Novelle per un anno” era già stato pubblicato con lo stesso titolo dall’editore Bemporad di Firenze nel 1925. Comprende tredici novelle: «Donna Mimma», «L’abito nuovo», «Il capretto nero», «Sedile sotto un vecchio cipresso», «Il gatto, un cardellino e le stelle», «La…

  • 10. 1926 – Raccolta “Il vecchio Dio”
    10. 1926 – Raccolta “Il vecchio Dio”

    Il decimo gruppo di “Novelle per un anno” era già stato pubblicato con lo stesso titolo nell’edizione Bemporad del 1926. Comprende le seguenti dodici novelle: «Il vecchio Dio», «Tanino e Tanotto», «Al valor civile», «La disdetta di Pitagora», «Quand’ero matto…», «Concorso per referendario al Consiglio…

  • 11. 1928 – Raccolta “La giara”
    11. 1928 – Raccolta “La giara”

    Questo undicesimo gruppo di “Novelle per un anno” era già stato pubblicato con lo stesso titolo nell’edizione Bemporad del 1928. Comprende le seguenti quindici novelle: «La giara», «La cattura», «Guardando una stampa», «La paura del sonno», «La Lega disciolta», «La morta e la viva», «Un’altra…

  • 12. 1928 – Raccolta “Il viaggio”
    12. 1928 – Raccolta “Il viaggio”

    Questo dodicesimo gruppo di “Novelle per un anno” era già presente con lo stesso titolo nell’edizione Bemporad, 1928. Comprende le seguenti quindici novelle: «Il viaggio», «Il libretto rosso», «La mano del malato povero», «Pubertà», «Gioventù», «Ignare», «l’ombrello», «Zafferanetta», «Felicità», «Spunta un giorno», «Vexilla Regis…», «l’uccello…

  • 13. 1928 – Raccolta “Candelora”
    13. 1928 – Raccolta “Candelora”

    Questo tredicesimo gruppo di “Novelle per un anno” è apparso con lo stesso titolo nell’edizione Bemporad del 1928. Comprende le seguenti quindici novelle: «Candelora», «Il Signore della Nave», «La camera in attesa», «Romolo», «La rosa», «Da sé», «La realtà del sogno», «Piuma», «Un ritratto», «Zuccarello…

  • 14. 1934 – Raccolta “Berecche e la guerra”
    14. 1934 – Raccolta “Berecche e la guerra”

    Questo quattordicesimo gruppo di “Novelle per un anno” era già stato pubblicato, con lo stesso titolo, da Mondadori nel 1934. Comprende le seguenti otto novelle: «Berecche e la guerra», «Uno di più», «Soffio», «Un’idea», «Lucilla», «I piedi sull’erba», «Cinci», «Di sera, un geranio». ««« Introduzione…

  • 15. 1937 – Raccolta “Una giornata”
    15. 1937 – Raccolta “Una giornata”

    Quest’ultimo gruppo di “Novelle per un anno” era già stato pubblicato dall’editore Mondadori subito dopo la morte di Pirandello, nel 1937. La raccolta, a differenza delle altre quattordici, non prende il titolo dalla prima novella, bensì dall’ultima, «Una giornata»: è il segno distintivo di questa…

  • 16-17. 1938 – Raccolta “Appendice” e “Novelle estravaganti”
    16-17. 1938 – Raccolta “Appendice” e “Novelle estravaganti”

    Comprende novelle non incluse dall’Autore – tra il 1922 e il 1936 – nei primi quattordici volumi di “Novelle per un anno”; né, subito dopo la sua morte, entrate a far parte di “Una giornata”, Mondadori, Milano, 1937. Includiamo anche sei Novelle “estravaganti” ovvero non…

  • Elenco Novelle per un anno
    Elenco Novelle per un anno

    Nel progetto originale le novelle dovevano essere 365, quanti sono i giorni di un anno (da cui il titolo della raccolta). Il lavoro tuttavia si interruppe a causa della morte di Pirandello. Molti dei temi e dei personaggi qui raccontati verranno poi ripresi dall’autore nei…


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