Tematiche – Narrativa
Di Anna Bordoni Di Trapani. La novella fu sicuramente il genere di scrittura prediletto da Pirandello. Le scriveva su riviste e giornali, e poi, di tanto in tanto, le pubblicava in singole raccolte, presso diversi editori. A partire dal 1922 però concepì il disegno di… Di Linda Garosi. I taccuini di Luigi Pirandello, al pari delle lettere, documentano il contesto della configurazione delle opere, in cui non di rado la nascita di un mondo finzionale si intreccia a quella di un altro, all’interno di determinate coordinate poetiche, se non filosofiche.… Di Giovanni Teresi. Le caratteristiche più evidenti delle novelle di Pirandello sono la brevità della narrazione, il piglio incalzante, l’essenzialità. I suoi racconti, del resto, nascevano per essere pubblicati su giornali e riviste, una destinazione che esigeva forte concisione espressiva. Ecco perché Pirandello prediligeva in… Di Alessandro Marini. «Mi affretto ad avvertire che le novelle di questi ventiquattro volumi non vogliono essere singolarmente né delle stagioni, né dei mesi, né di ciascun giorno dell’anno. Una novella al giorno per tutto un anno, senza che dai giorni, dai mesi o dalle… Di Vittorio Spinazzola. Nato dal ricordo di vicende in cui il padre, lo zio, il nonno di Pirandello erano stati implicati, I vecchi e i giovani offre un resoconto acuto del gioco delle forze politiche ed economiche a Girgenti nell’ultimo decennio dell’Ottocento; inserisce la situazione… Di Marziano Guglielminetti. Il terzo romanzo di Pirandello si caratterizza formalmente come il lungo e insistito soliloquio messo in bocca a Mattia-Adriano, per informare chi legge circa la sua presunta morte e il recupero dell’identità provvisoriamente abbandonata. La narrazione, condotta in prima persona, è intercalata… Di Anna Maria Romanello. Dopo averci dato la sua visione dell’uomo, Pirandello delinea la figura dell’umorista, contrapponendolo all’artista epico o drammatico: quest’ultimo ci presenta gli eroi, ne compone i caratteri, mettendo insieme tutti gli elementi opposti e repellenti che sono in lotta tra loro, per… di Vanessa Vaia. Lo “strappo” è l’incidente casuale e banale che ci riempie di dubbi, l’avvenimento imprevisto che ci paralizza. Capace di mostrarci la realtà per quel che è e mettere in crisi i consueti punti di riferimento e contesti, che si mantengono in vita… Di Giovanni Teresi. La novella di Pirandello, ambientata in Sicilia nei primi anni del 1900, affronta il tema delle dure condizioni del post-guerra e si carica di significati simbolici. Zi’ Scarda rappresenta il disagio di tutti i minatori e le sue rughe ricordano i cunicoli… Di Giovanni Fighera. In maniera espressionistica e paradigmatica Mattia Pascal rappresenta la condizione esistenziale tragicomica ovvero umoristica di ogni uomo. Nel 1908 Pirandello dedicherà il saggio «L’umorismo» proprio alla buona anima di Mattia Pascal. La condizione umana, a detta dello scrittore, è sempre fuori chiave,… Di Alessia Lorenzi. Il titolo dell’opera già dice molto sul contenuto. “Uno” rappresenta l’immagine che ognuno ha di se stesso, “nessuno” è quello che il protagonista sceglie di essere alla fine del romanzo, “centomila” indica le immagini che gli altri hanno di noi. L’immagine di… Di Cristian Muscelli. Già solo da un’osservazione della sequenza dei capitoli in Uno, nessuno e centomila, anche solo dalla lettura dei titoli dei capitoli, risulta chiarissimo e perfettamente conseguente il disegno del processo di individuazione, di liberazione dell’individualità, di raggiungimento dell’autenticità. Il dissolvimento della maschera… Di Giuseppe Bonghi. Pirandello divide il romanzo in due parti, contraddistinte non soltanto dalle connotazioni esteriori della vicenda di Marta, ma anche dallo “spazio” fisico in cui la vicenda si svolge, fermo restando che il “tempo” conserva in entrambe un suo flusso lento che dà… Di Dante Della Terza. Nel capitolo tredicesimo de «Il fu Mattia Pascal», Anselmo rende edotto il suo ospite convalescente, al buio per quaranta giorni, di una sua concezione «filosofica» della vita che egli con audace neologismo chiamerà «lanterninosofia». Il «sentimento della vita», assume la foggia… La prima volta che vidi Pirandello fu in un villino intorno alla via Nomentana (non quello dove terminò la sua vita e che aveva già prima abitato passandovi anni di grande lavoro, e dove era tornato nel 1932). Pirandello tornava dai successi d’America e aveva… Al tempo in cui uscì il racconto, le reazioni negative non mancarono: critici abituati al metodo della narrativa ottocentesca non esitarono a giudicare assurde le innovazioni di Pirandello. La caratteristica fondamentale dello stile narrativo di Pirandello sta nella sua straordinaria capacità di inventare situazioni, vicende… Di Claudia Pecoraro. La costruzione di questa novella non ci rivela subito il suo significato, proprio per la sua complessità, ma ci rimanda al ricordo del protagonista, come se tutta la vicenda fosse sepolta nell’oscurità aspettando di riemergere, come del resto la sua vita, che… Di Marta Toti. Il personaggio pirandelliano vive, quasi sempre, una crisi d’identità, conseguenza della logica del doppio. La consapevolezza dell’inconsistenza dell’Io e la scoperta delle maschere, lo conducono a vivere tale condizione. Il personaggio vive uno sdoppiamento di personalità drammatico, destinato a sfociare nell’estraneità alla… Di Maria Amici. Nella novella, pseudovalori atavici quali il predominio dell’interesse economico – che per di più vincola le unioni matrimoniali -, la soggezione e reificazione della donna, la virilità dell’uomo quale sua sola identità e qualità, pesano in maniera determinante sui comportamenti, sui giudizi,… Di Davide Morelli . L’originalità e la genialità dell’opera di Pirandello è aver posto l’accento su questo fatto: l’io (il conoscitore) non riuscirà mai a sapere tutto del Sé perché questo avrà sempre zone inesplorate ed inesplorabili, che non potranno mai far parte dei vari Me… Di Maria Amici. La signorina allora, altresì sentendosi merce di scambio per la pretesa sistemazione economica della famiglia, proprio a quella freddezza reagisce, tra l’offeso e il capriccioso, decidendo d’impeto, e con un riso sarcastico tutto rivolto al mancato sposo, di accettare di sposare l’ultimo… Di Biagio Carruba. IL FU MATTIA PASCAL fu pubblicato tra aprile e giugno in 3 puntate sulla rivista NUOVA ANTOLOGIA nel 1904 e fu ripubblicato nel 1910 con lievi modifiche. Nel 1921 Pirandello pubblicò la terza edizione definitiva in cui aggiunse una importante prefazione con… Di Antonio Schiavulli. Il problema della maschera che così insistentemente si pone nell’opera complessiva di Pirandello, e di conseguenza nella critica che ha affrontato gli intrecci psicologici più tortuosi dei suoi personaggi, va riproposto allora secondo un’altra prospettiva teorica che tenga conto che la nozione… Di Ilde Rampino. La solitudine di una donna che vive in un ambiente tradizionale, in cui ruoli sono stati già assegnati e non possono essere cambiati. Marta Ajala assume il ruolo di donna perduta o come la definisce l’autore “donna caduta in bassa fortuna” per… Di Riccardo Mainetti. Essa, una mattina scopre che il proprio bambino, bello e biondo come Gesù Bambino, così come lo si può ammirare nei dipinti ritraenti la natività, in braccio alla Vergine Maria, è scomparso, preso, appunto, dalle “Donne”, le quali, in cambio, un cambio… Di Roberto Bernardini. «Mi domando se veramente tutto questo fragoroso e vertiginoso meccanismo della vita, che di giorno in giorno sempre più si complica e si accelera, non abbia ridotto l’umanità in tale stato di follia, che presto proromperà frenetica a corrompere e a distruggere… Di Riccardo Mainetti. Capite ora che, vivendo come vive Belluca, da recluso in casa e da “bestia da soma” all’ufficio di computisteria, il Mondo tende a diventare se non proprio una fantasia quantomeno una cosa ben lontana e remota; una cosa per le altre persone.… Di Mario Minarda. Nel saggio “Arte e coscienza d’oggi”, pubblicato nel settembre 1893 sulla rivista «La Nazione letteraria», Pirandello ha modo di manifestare tutta la propria perplessità in merito alle teorie culturali e alle metodiche di rappresentazione letteraria che circolavano alla fine del secolo XIX.… Di Ilaria de Seta. Il presente della narrazione de «I vecchi e i giovani» è occupato da un brevissimo lasso di tempo, i primi anni Novanta dell’Ottocento, (con i fasci siciliani e lo scandalo della banca romana), ma gli eventi storici sullo sfondo – e… Di Karl Chircop. Pirandello rappresenta personaggi immersi in paesaggi lugubri caratterizzati dallo squallore, dalla povertà e dalla miseria spirituale. La soluzione finale per il personaggio artista che desidera l’autonomia totale nella sua arte non può che essere una risposta affermativa alla chiamata dell’esilio dalla propria… Di Simone Germini. «L’esclusa» concede molto al romanzo d’appendice, eppure già in questa prima prova narrativa di Pirandello troviamo diversi elementi fondamentali della sua scrittura, come la caricatura espressionista, che deforma mostruosamente o ridicolmente numerosi personaggi; come la rappresentazione e la critica della gretta e… Di Ilaria Paluzzi. Le pagine pirandelliane sono costellate dall’apparire estemporaneo dei personaggi minori. Essi appaiono e scompaiono nel breve arco di una scena, sia essa narrativa o teatrale, lasciando sulla pagina l’effetto sfumato di una stella che cade e che, con il suo passaggio, si… Di Daniela Brogi. Riassumere la trama di «Suo marito», che si svolge a partire dall’aprile 1908, è un’operazione semplice (se ci limitiamo ai nudi materiali ripresi) e complicata (se guardiamo alla loro rielaborazione creativa), perché il libro costruisce una storia intenzionalmente ambigua, come già fa… Di Carlo Di Lieto. La novella, pubblicata sulle colonne del “Corriere della Sera”, nel febbraio del 1914, è una tra le novelle più significative per alcune tecniche narrative e per alcune tematiche della visione complessiva del mondo pirandelliano. La narrazione procede a ritroso, secondo un… Di Carlangelo Mauro. L’ultimo romanzo “testamentario” di Pirandello potrebbe essere anche letto come un «esperimento di autoanalisi nonché di autoterapia» affidato all’arte, lunghissimo, nella sua elaborazione, come ogni percorso che si rispetti. Ciò che rimane del personaggio, proiezione fantasmatica dell’autore, della sua dispersione nel flusso… Di Ebru Sarikaya. Nonostante sia difficile riassumere l’insieme delle caratteristiche letterarie non soltanto delle novelle ma di tutte le opere pirandelliane, il punto fermo a cui va riportata la sua poetica è l’uomo in tutti i suoi atti: quelli morali, intellettuali, psicologici, fisici. Nel rappresentare… Di Giovanni Fighera. La novella mostra come si sia smarrita la via per raggiungere la verità nell’epoca contemporanea. La ricerca della verità ha, quindi, a che fare, innanzitutto, con un problema metodologico. Nel dramma teatrale “Così è (se vi pare)”, rispetto al racconto da cui… Di Samanta Gamboni. Secondo Pirandello, ciò che distingue l’uomo dagli altri esseri è la coscienza della propria esistenza, il sentirsi vivere, così che noi riteniamo come realtà il nostro sentimento della vita “…come un lanternino che ciascuno di noi porta in sé acceso; un lanternino… Di Fulvia Mezi. Il titolo originario era «Marta Ajala», il nome della protagonista, alla maniera dei naturalisti. Divenne poi «L’esclusa» per l’intenzione dell’autore di sottolineare “il fondo umoristico” (come lo definì Pirandello stesso in una lettera prefatoria a Luigi Capuana) della vicenda di Marta, esclusa… Di Carlo Serafini. Pirandello è pienamente su una linea che potremmo definire tradizionale, classica; il suo interesse per le bestie è evidente, non solo nelle Novelle per un anno, ma anche nel resto della narrativa, nelle prime poesie e nelle opere teatrali. Non mancano accostamenti… Di Maria Amici. Nelle opere del Girgentino, quasi mai amore e suo culmine e concretizzazione nel matrimonio – unica scelta ritenuta possibile ma ugualmente esiziale – si rivelano dinamiche strettamente collegate e compatibili. Se persiste l’uno, l’altro è per una rete di reciproci ‘veti’ impossibilitato… Di Liliana Plier-Magitteri. Basteranno alcuni esempi per illustrare la novità e l’efficacia linguistica di Pirandello nell’ambito della lingua italiana. Tale novità si riflette soprattutto negli aggettivi e nei verbi, più che nei sostantivi; non soltanto perché è più facile coniare i primi che i secondi,… Di Mariangela Lando. Come Berecche, anche Pirandello si chiede quale possa essere il futuro dell’umanità dopo la guerra: tutti devono fare i conti con ciò che porta inevitabilmente un conflitto così devastante. Una guerra che entra nella «grande storia degli uomini» in cui però non… Di Donatella Nisi. Nella copiosità dell’opera pirandelliana, a causa di interruzioni, forzate o meno, messa in crisi e addii ai generi maggiori, il corpus delle novelle si scopre il più adatto a riprodurre, con un meccanismo quasi perfetto, la vita secondo la poetica dell’autore: una per ciascuno… Di Grazia Maria Griffini. «Giustino Roncella nato Boggiòlo» possiede in nuce vari motivi che Pirandello svilupperà più ampiamente in seguito, soprattutto nella sua opera teatrale, e rivela le geniali intuizioni dell’autore sulla posizione incerta e confusa della donna-genio, e pone l’accento sul rapporto uomo-donna, che… Di Sara Lorenzetti. Nelle “Novelle per un anno” di Pirandello la Prima Guerra Mondiale compare in modo ambiguo e sfuggente e costituisce una presenza dal volto ancipite: da un lato figura solo in un numero davvero esiguo di racconti, dall’altro è l’unico evento appartenente alla… Di Sergio Raffaelli. Pirandello introduce il cinema nel romanzo e vi rende letterariamente efficace la sua presenza innestando nel tessuto narrativo, dove occorra, soprattutto termini specialistici, che preleva senza modificazioni dal linguaggio usuale dei “cinematografisti”. In «Si gira…» ricorrono quasi cento unità lessicali d’uso cinematografico… Di Zita Tillona. La morte nelle «Novelle per un anno» è qualcosa di più che soggetto, per quanto frequente e originale, delle singole novelle. In un certo senso, l’idea della morte è essenziale alla visione della vita che viene esposta in tutta l’opera di Luigi… Di Maria Amici. Nelle pieghe della narrazione della novella di Luigi Pirandello del 1914, trapela la critica alla disagiata condizione femminile reificata e manipolata per sottintesi interessi sessuali, così come la reazione della donna, che ad un livello morale mediocre e alle convenzioni non sfugge.… Di Roberto Deidier. Il sentimento della vita genera uno spazio almeno duplice, reale e virtuale al contempo come la materia dei sogni. In questo affermarsi di «luce» e «ombra», Pirandello agisce una nuova e moderna mitografia, dove le due polarità non si identificano in una… Di Angela Diana Di Francesca. Pirandello coglie del cinema il perturbante, la dimensione voyeuristica, la zona oscura. Se il palcoscenico è il luogo del “gioco d’arte” dove finzione e realtà si completano e possono nella loro ambigua epifania svelare l’uomo, l’immagine che, mediata dalla macchina,… Di Michela Mastrodonato. Nell’articolo l’Autrice illustra la sua ricerca durata tre anni (in corso di pubblicazione sull’accademica “Rivista di Letteratura Italiana” diretta dal Prof. Baroni della Cattolica di Milano), secondo la quale il romanzo «Uno, nessuno e centomila» è una riscrittura pedissequa della «Commedia» di Dante.… Di Martina Poláková. «I Vecchi e i Giovani» sicuramente non appartengono all’insieme dei testi più letti, editi, discussi e sconvolgenti dell’officina pirandelliana, ma il loro apporto particolare allo sviluppo non solo di una poetica autonoma e complessa, ma anche di un concreto genere letterario in… Di Marcello Sabbatino. Il Pirandello de L’esclusa è abbagliato dall’inebriante potere espressivo e drammatizzante della scena. Ripone ancora la sua piena fiducia sulla convinzione che la scrittura delle scene conferisca «ai fatti descritti un carattere unico, rappresentativo, dunque definitivo», corrispondente «a un momento accentuato della… Di Vieri Peroncini. Pirandello introduce la cultura italiana del Novecento in una dimensione europea che dai tempi del Manzoni le era mancata: rappresentando quella parte in ombra dello spirito, quel ‘rovescio del visibile’, i residui rimossi ‘appiattati sotto la coscienza’, quei démoni della psiche che… Di Simone Germini. Con l’illusione dell’unità individuale, del possesso della propria persona e della propria vita in «Uno, nessuno e centomila» crollano anche tutte le sovrastrutture filosofiche, ideologiche, sociali e civili che l’uomo si è sforzato di ergere nel corso dei secoli nel goffo e ridicolo… Di Riccardo Mainetti. Il Caruso e la luna. Protagonista della novella è Ciàula, un caruso identificato tramite il soprannome, che in italiano significa cornacchia e che gli derivava dalla sua abitudine di imitare, di quel particolare uccello, il verso. Quella dei carusi ha costituito una… Percorso didattico a cura di Carmelo Tramontana. Percorso didattico di approfondimento sul romanzo pirandelliano “Quaderni di Serafino Gubbio operatore” e sull’interesse di Pirandello verso il cinema. L’obiettivo è dare, a studenti e docenti interessati a sviluppare il tema nell’attività in classe, informazioni e spunti sul tema… Di Loredana Palma. Nel ritrarre la vicenda di Marta Ajala, Pirandello già mette a fuoco alcuni temi che caratterizzeranno la sua intera produzione: la lotta dell’individuo contro la società, quel sentirsi ‘forestiere della vita’, il contrasto tra essere e apparire che presenta forti ripercussioni nella… Di Maurizio Marchese. Ciàula è un personaggio sfruttato e maltrattato, lui vittima di un ambiente sociale primitivo e ingiusto, dove chi è povero deve sottostare a un padrone che ha il «diritto» di trattarlo come una bestia. Se poi è anche «diverso» dagli altri come Ciàula,… Di Maria Amici. Persino quella donna bellissima e lontana, rifratta in una fotografia gualcita, che gli dà sì il senso di appartenenza del perfetto incastro, del ‘suo’ posto, ma inconoscibile e lontana al risveglio dal sonno nel gelo sepolcrale del letto dove forse era solo… Di Fabio Danelon. «Suo marito» è forse il romanzo più apertamente autobiografico di Pirandello. Autobiografico nel senso che oggetti cruciali della narrazione s’individuano tanto il Pirandello uomo quanto il Pirandello scrittore, quanto il difficile rapporto tra le due identità, percepite da Luigi come distinte e… Di Ubaldo Riccobono. Appena due giorni prima di ricevere la conferma dell’assegnazione del Nobel, consumò la sua vendetta personale, pubblicando la novella satirica contro il regime “C’è qualcuno che ride”: racconto di sottile e sfumata parodia della dittatura, della sua censura, del conformismo, del lavaggio… Di Michele Sità. Lo spazio in cui vivono i personaggi di Pirandello è spesso lo spazio racchiuso in un sentimento, in un dolore, in un sogno, in un ricordo, tutto ciò diventa reale e, a seconda di come la si vive, questa realtà acquista una… Di Marco Cappadonia Mastrolorenzi. Attraverso il personaggio-narratore Pirandello afferma la relatività di tutti i valori dell’esistenza in rapporto alle varie età che il protagonista (eroe in negativo) ha vissuto; momenti della vita che non ci sono più e che sono nati, si sono sviluppati in… Di Mattia Ciaburro. Ne «Il fu Mattia Pascal» il viaggio, o meglio, i viaggi del protagonista rappresentano dei momenti centrali per lo svolgimento del “romanzo nel romanzo”. Vedremo poi come l’autore, in alcuni momenti, compia uno sdoppiamento anche nelle parti riflessive, alternando i ragionamenti di… Di Domenico Papaccio. Luigi Pirandello con “Il fu Mattia Pascal” adotta l’apporto scientifico come chiave epistemologica per investigare e rappresentare l’interiorità, l’animo e la coscienza dell’uomo innestato in contenuti morali, civili e culturali in cui non si riconosce, quella conflittualità drammatica tra “forma e vita”.… Di Maria Amici. E’ proprio il matrimonio, nella poetica pirandelliana, il ‘segno’ dell’elemento di spaccatura che spesso complica le situazioni e le persone frammentandone l’identità e rendendole irriconoscibili nel loro parossistico giuoco delle parti. E se così frequentemente una delle metafore della malattia del vivere… Di Luigia Forgione. Il treno delle novelle pirandelliane si configura come luogo letterario, ove le fragili e dolenti vite dei protagonisti s’incontrano e si scontrano, in un processo dialettico culminante spesso nell’autocoscienza. Sullo sfondo di sale d’aspetto anonime e grigie, di stazioni desolate e desolanti,… Di Carlo Z. da Venezia. E’ innegabile che la nostra interiorità sia piena di istantanee risalenti a un tempo passato, con figure che, proprio come nella vecchia stampa del racconto, rimarranno in eterna attesa di uno sviluppo e una conclusione organici e, conseguentemente, di un… Di Giancarlo Mazzacurati. La ribellione dell’autentico, congelata in prodotto, può divenire per la natura occlusiva e onnivora degli apparati industriali, un fortunato oggetto di consumo. Il mondo pirandelliano delle macchine e delle riproduzioni estetiche meccanizzate, più che trasformare, sostituisce ogni elemento di vita in «cosa».… Di Biagio Lauritano. Uno, nessuno e centomila: chi sono io? Una brevissima riflessione sul romanzo di Luigi Pirandello. Per gentile concessione dell’Autore. Uno, nessuno e centomila è una vera e propria confessione con la quale il protagonista moltiplica le proprie aspettative di vita all’infinito finendo… Di Riccardo Mainetti. Uno degli esempi più lampanti e fulgidi di questo meccanismo pirandelliano di trasformare una novella in un dramma, una tragedia o una commedia teatrale è, senza alcun dubbio, quello di “La tragedia d’un personaggio”, novella facente parte delle “Novelle per un anno”.… Di Pietro Gibellini. Tra i romanzi più noti di Pirandello, pubblicato per la prima volta a puntate su “Nuova antologia”, nel 1904. Con questo romanzo Pirandello supera i confini regionali e sociologici del suo mondo per concentrarsi sempre più sul caso umano, sulla crisi segreta… Di Gaetanina Sicari Ruffo. L’autore siciliano non scriverà più in modo così impegnativo della guerra come in questa novella, ma farà intendere ai suoi lettori gli effetti che essa ha prodotto, penetrando la solitudine profonda dell’uomo del primo Novecento, la sua alienazione, la menzogna in… Di Maria Amici. Nell’esordio della novella di Luigi Pirandello «Nené e Ninì» (1912) è delineata in pochi tratti la situazione di partenza: una bella, giovane vedova senza famiglia d’origine e con due bambini, un maschietto e una femminuccia, si sente scoraggiata dalla propria (prevedibile) inesperienza.… Di Gaetano Trombatore. La nota più viva e più originale di questo romanzo consiste appunto nel legame che vi si pone tra l’insurrezione dei fasci e quella che sarebbe dovuta essere la funzione del Risorgimento in Sicilia. Ma se in virtù di tale consapevolezza lo… Di Antonio Tedesco. Molte delle novelle di Pirandello muovono da movimenti minimi dell’animo umano. Sfumature a volte impercettibili che solo la sensibilità dello scrittore sa cogliere. Dettagli, riflessi che si incrociano, interagiscono, che costituiscono la struttura portante, pur se il più delle volte invisibile, dell’esistenza… Di Panayiotis Vyras. In questo racconto la narrazione segue la fabula, come successione cronologica degli eventi. In effetti la trama del testo narrativo (e la disposizione di quanto succede) scelta dall’autore proseguono di pari passo. Per cui l’intreccio, come ordine delle varie vicende della storia,… Di Lidia Fera. Ecco un mondo che crolla un insieme di tante cose, sicurezza, beni materiali e troppo senso di superiorità; anche qui una maschera che cade, l’arroganza con i lavoranti e con un artigiano di comprovata capacità all’improvviso tutto decade e rimane lui, don… Di Bart Van den Bossche. L’alto numero di personaggi identificati con una loro battuta o frase fatta (identificazione spesso suggellata dal titolo della novella) segnala che si è di fronte a un fenomeno talmente diffuso che esula dall’argomento di questo intervento e riguarda una serie… Di Nicolò Vitturi. L’ambientazione interna è una tra le numerose tematiche del fantastico e spesso s’intreccia con altri elementi rilevati dagli studiosi. Nel caso delle novelle di Pirandello che verranno analizzate, l’interno è collegato all’incontro con la morte; a sua volta intimamente connessa con l’erotismo.… Di Davide Zazzini. Pirandello ritocca sempre a partire dall’ultimissima versione disponibile e direttamente sulle edizioni a stampa, per cui pochissimi interventi colpiscono i manoscritti autografi, peraltro quasi tutti scomparsi. Sicuramente la perdita delle carte originali ad oggi riamane un ostacolo spesso insormontabile per ricostruire con… Di Annachiara Monaco. A essere mostrata è una donna che scrive, raramente colta nell’atto, andando a sancire con il silenzio il legame che tiene in equilibrio squilibrante la propria penna. Il suo lato in ombra è quel cono ritagliato dalla mano ripiegata sul foglio, nel… Di Alberto Bertino. In questa strana storia di non amore, domina invece la gelosia. Tutti gli uomini sono gelosi degli altri uomini e considerano le donne una loro proprietà da custodire, meglio, da tenere sotto chiave. Un Pirandello minore rispetto alle sue prove più alte… Di Marzia Samini. Questo romanzo è, prima di tutto, un romanzo di denuncia, dove autore e personaggio riuniti in una sola goccia, svelano l’inquietante non coincidenza tra tempo storico e tempo soggettivo; il passato, non potendo più attingere ad ideali e valori fissi, diventa incubo,… Di Maria Serena Masciullo. La raccolta, insomma, contiene inevitabilmente tracce persistenti e riflessi della tradizione letteraria italiana, soprattutto nelle prime liriche, ma presenta anche cenni di modernità, per quanto concerne i temi trattati e per i toni prosastici che pian piano si avvicinano alle modalità… Di Riccardo Mainetti. Egli infatti vuole, una volta ottenuta “La patente” di iettatore, recarsi fuori dalle fabbriche, dalle case da giuoco e così via, e restar lì fino a che i proprietari o i gestori non escano e lo paghino per andarsene, riconoscendo così a… Di Maria Vittoria Giardinelli. Pirandello ha seminato tanti di quei messaggi provocatori, fraintesi e ben simulati, ma senza ombra di dubbio ciò che più stuzzica l’azione è la rabbia, la frustrazione e la solitudine in cui riversano e galleggiano i suoi personaggi i quali nonostante… Di Vittorio Ducoli (viducoli). Un primo elemento da notare, anche se secondario, è il fatto che originariamente il titolo del romanzo avrebbe dovuto essere Marta Ajala. L’abbandono del nome della protagonista nel titolo e la scelta di un appellativo che ne sottolinea la condizione interiore è… Di Riccardo Mainetti. La novella inoltre è uscita nello stesso anno e pressappoco nello stesso periodo de “Il fu Mattia Pascal”, uscito a puntate tra il 16 aprile e il 16 giugno 1904 sulla rivista “Nuova Antologia” e sembra riecheggiare in sé, specie nel protagonista… Di Emiliana Cristiano. L’amore, quindi, appare agli occhi di Pirandello come qualcosa di totalmente irrazionale, guidato da forze oscure, ma troppo spesso egoistiche; anche quando i personaggi riescono a liberarsi dalla maschera che soffoca la spontaneità del proprio Io, vanno incontro ad un turbinio di… Di Lucia Cambria. La cosa che rende questo scritto pirandelliano particolarmente interessante è la presenza di particolari che hanno dell’irreale e donano al racconto un’impalcatura dai tratti goticheggianti e inquietanti. L’ambientazione si presta ad accogliere qualcosa di arcano e di occulto, nascosto alla normale sensibilità… Di Biagio Lauritano. Una brevissima riflessione sulla novella di Luigi Pirandello. Ne “Il treno ha fischiato” la realtà descritta non è più unidimensionale nel senso che esistono tante realtà quante sono le pulsioni istintive che il protagonista della novella riesce a portare alla luce della… Di Riccardo Mainetti. Questa novella di Luigi Pirandello affronta i temi dello spiritismo, dell’Aldilà e dell’anima immortale, andando a rappresentare, inoltre, un’aspra critica alla società ottusamente materialistica che accettava come vere solo le cose percepibili con i sensi e bollando come folle qualunque altra cosa.… Di Claudia Corfiati. È un mondo di naufraghi senza terra, di uomini travolti da una vita incapace di sostenerli e spinti a fare appiglio a qualsiasi cosa che possa, anche provvisoriamente, salvarli. Nel caso di Nino Mo si tratta della fede: «Aveva navigato tutta la… Di Riccardo Mainetti. Il vecchio Zi’ Marabito, poco prima di lasciare il proprio podere, al quale aveva dedicato lunghi anni di lavoro, amore e fatiche, si raccomanda con i nuovi proprietari che “il fondo non abbia a patire”. In cambio del proprio terreno Zi’ Marabito… Di Hanna Serkowska. Il motivo dell’emigrazione oltreoceano appare in alcune novelle (L’altro figlio, Nell’albergo è morto un tale, Lontano) apparentemente posto sullo sfondo della vicenda quotidiana del personaggio, tuttavia non è ridotto a intelaiatura, ma reso problematico e determinante per le peripezie di primo piano.… Di Biagio Lauritano. Una brevissima riflessione sulla novella di Luigi Pirandello. Con l’entrata in scena di Chiarchiaro, lo iettatore, la realtà acquista una connotazione umoristica a un punto tale che essa sfugge sia alle aspettative del lettore sia alla volontà del giudice D’Andrea di volerla… Di Rita Coltellese. Non è vero che i personaggi sono non profondi e solo abbozzati, come non è vero che l’analisi storica è frammentata perché vista attraverso vari personaggi, quindi in terza persona. Perché mai dovrebbe essere un “io” narrante a commentare noiosamente gli avvenimenti… Di Riccardo Mainetti. Tornano, in questa novella, pubblicata inizialmente il 6 maggio 1934 sul Corriere della Sera e successivamente, sempre nel 1934, inserita nella raccolta di novelle dal titolo “Berecche e la guerra”, alcuni dei temi più cari a Luigi Pirandello. Temi quali il modo… Volentieri pubblichiamo, dalla novella di Luigi Pirandello, il lavoro del disegnatore Francesco Ardu, sviluppato in otto tavole inviateci dall’Autore. Questi i suoi profili social entrambi dedicati esclusivamente alla sua passione. Instagram – @fr_ardu. Facebook – FRAR. Di seguito le otto tavole, Disponibile anche in file… Di Annalisa Grasso. La biblioteca configura uno spazio separato dalla vita; essa trova il suo riflesso speculare non solo nel cimitero dove il protagonista si reca a rendere omaggio alla propria salma fittizia, ma anche nel letto dove è morta la madre e dove egli… Di Ombretta Frau. Ora, per me, non commette plagio chi, appropriandosi un’invenzione altrui, con la propria fantasia la ricrei e riesca a darle miglior forma e maggior vita. L’Ariosto, per esempio, non commise plagi, prendendo a piene mani la materia pel suo poema dalla letteratura… Di Jana Bartošová. Pirandello era avverso all’avveniente meccanizzazione, alla nuova età della tecnica. La sua visione negativa si fa chiara appunto nei “Quaderni”, in cui possiamo osservare la polemica dello scrittore contro “la macchina che meccanizza la vita, fa dell’uomo schiavo e lo sottomette. Con… Di Lucienne Kroha. Narrato in prima persona, Il Fu Mattia Pascal è quindi la testimonianza autobiografica di un uomo che, per il fatto stesso di essere uomo, o piuttosto “umano”, non si conosce, e non può conoscersi. Il suo racconto ha valore, perciò, non come… Di Marcella Strazzuso. Molti sono i nuclei tematici presenti nel romanzo e imposti dallo scontro con la modernità: la rappresentazione di un mondo parcellizzato e convulso; la presenza di soggetti scorporati dalla realtà; la vita caotica delle città; il dualismo realtà-finzione; la volgarità e stupidità… Di Andrea Camilleri. Inevitabile è un raffronto tra due principi siciliani, don Ippolito Laurentano de “I vecchi e i giovani” e il principe di Salina de “Il Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa. Mentre quest’ultimo sembra sostanzialmente convenire con le ragioni del principe di Salina, e… Di Riccardo Mainetti. La vita. La vita che sfugge. Che ci sfugge di sotto il naso come un treno che non siamo riusciti a prendere per un soffio. La vita è al centro de “La morte addosso” da cui è stata tratta l’opera teatrale “L’uomo… Di Annalina Grasso. Trascinati dal fiume della vita, i personaggi pirandelliani sanno che possono conoscere solo ciò a cui riescono a dare forma, ma sanno anche che una forma, appena è, cessa di essere vera e diventa subito una maschera, una smorfia, una statua inerte,… Di Simone Germini. La terra non è che «un’invisibile trottolina», «un granellino di sabbia impazzito che gira e gira e gira», gli uomini non sono altro che «vermucci». Sono queste le fondamenta filosofiche negative sulle quali Pirandello erge il romanzo, accogliendo la lezione leopardiana delle “Operette morali” … Di Pietro Seddio. A partire dalle superstizioni popolari ascoltate nell’infanzia in Sicilia, nel 1902 Luigi Pirandello componeva la novella «Il figlio cambiato». Una storia profonda e amara, tanto difficile che il suo autore nel farne un’opera teatrale ne cambiò il finale. «Il figlio cambiato» in… Di Annalisa Grasso. La narrazione de «L’esclusa» è caratterizzata da ampie descrizioni, prediligendo soprattutto l’aspetto psicologico, sociale e culturale. Si alternano quindi sequenze descrittive e riflessive, lasciando poco spazio a quelle narrative. Il linguaggio utilizzato è caratterizzato dal dialetto e frequente è l’uso di metafore,… Di Silvia Savini. Presupponendo che debba tutto essere sagacemente contestualizzato, è incontrovertibile il fatto che Pirandello sia stato il capostipite di quella “nostra letteratura che ha dato voce alla crisi umana” quale conseguenza dell’industrializzazione di fine Ottocento, sviluppando la teoria della frantumazione dell’io, attraverso i suoi… Di Biagio Lauritano. Una brevissima riflessione sulla novella di Luigi Pirandello. Il romanzo contempla vari punti di vista, ma facendo ciò fa perdere al lettore il desiderio di arrivare a comprendere le ragioni della sconfitta dei personaggi di fronte alla storia: siamo di fronte a… Di Biagio Lauritano. Una brevissima riflessione sulla novella di Luigi Pirandello. In questo romanzo si può parlare anche di “simbolismo traslato” nel senso che il destino del protagonista è il simbolo della sconfitta di un’intera generazione costretta a fare i conti con una crisi dell’intelletto… Di Laura G.. «Quaderni di Serafino Gubbio Operatore» può senza dubbio essere considerato uno dei romanzi più originali dell’intera produzione pirandelliana e, forse anche per questo, protagonista di una stesura assai travagliata. A dominare le pagine di Pirandello sarà “il contrasto fra l’uomo e la realtà… Di Lanfranco Caminiti. Pirandello intuisce la frattura temporale che si condensa nei fatti di Sicilia, nell’esperienza dei Fasci, che non è più fra “l’allora” e “l’adesso”, fra il Risorgimento e l’Italia che s’è venuta a formare, ma è tra “l’ora” e il “dopo”, il tempo… Di Gisella Padovani. A prescindere dalle suggestioni che Pirandello può aver tratto dal dibattito teorico sulla civiltà matriarcale, la tendenza a imprimere una forte connotazione simbolica alla figura materna e ad accentuarne le valenze archetipiche rappresenta nell’ambito della produzione letteraria isolana una costante del popolo… Di Biagio Lauritano. Una brevissima riflessione sulla novella di Luigi Pirandello. La novella è il riflesso del susseguirsi delle sensazioni del professore Gori, tutto giocato sul contrasto tra la scomodità dell’abito indossato, perché troppo stretto, e la crescente tensione che il professore accumula man mano… Di Giovanni Teresi. Nel romanzo un complesso mosaico di personaggi assiste al crollo totale dei valori patriottici e morali del Risorgimento italiano, al tradimento del governo verso la Sicilia tramite atti di sfruttamento e infine alla frode e alla repressione violenta delle classi lavoratrici e… Di Federica Roncati. Nella novella, in rapporto all’iniziale situazione negativa gli eventi si svolgono seguendo la catena di cause ed effetti scatenati dall’adulterio. Nell’atto, invece, proprio attraverso il titolo “Il dovere del medico”, la vicenda assume tutt’altro significato. Mettendo infatti l’accento sul ruolo del medico… Di Domenico Papaccio. Il pirandelliano procedimento di sovversione del bozzettismo verista mediante il medium del riso umoristico, in verità parte ben al di là della mera sfida lanciata dal protagonista Rosario Chiarchiaro alla comunità che l’appella come portatore di sventure e nefasti eventi. »»» Indice… Di Luigia Forgione. La descrizione di Ciàula che emerge all’aperto dai cunicoli della miniera rimanda simbolicamente al trauma della nascita ( “ Egli veniva su su,…”), ma, forse, più che di nascita si dovrebbe parlare di rinascita, una sorta di resurrezione a nuova vita; una… Di Riccardo Mainetti. La novella di “L’altro figlio” di Luigi Pirandello ci mostra quanto sia vero che (spesso) sulla vita e il destino di un uomo pesano più le colpe altrui che non le proprie. Protagonista principale della novella è Maragrazia, una donna incanutita che… Di Nicola Longo. “Quando fu al Ponte Margherita, si fermò […] Ora, passando Ponte Margherita si ritrovava di nuovo quasi di fronte a Villa Borghese. No, via: avrebbe seguito da quest’altra parte il Lungotevere fino al nuovo ponte Flaminio […] Oltre il ponte Flaminio finiva… Di Biagio Lauritano. Nella narrativa pirandelliana emergono sempre i concetti di spazio e tempo che sono strettamente correlati senza che si possa stabilire perciò un netto confine tra loro. È come se lo spazio confluisse nel tempo alimentando il non senso e la sorpresa del… Di Biagio Lauritano. Nel corso del romanzo le sensazioni diventano sempre più “dense” ovvero finiscono per costituire il contesto degli avvenimenti. Una volta tornato ad essere Mattia, il protagonista si scontra con quella che potrebbe solo essere, ma in effetti non è, la cruda realtà. …
Luigi Pirandello, secondo di sei figli, nasce la sera del 28 giugno 1867 ad Agrigento (l’antica colonia greca di Akragas che si chiamerà Girgenti fino al 1927) da Stefano Pirandello e da Caterina Ricci-Gramitto, sposata nel 1863, in una casa colonica non ancora ben rifinita che si trovava nella tenuta paterna denominata “Caos”, qualche chilometro fuori dalla città, sulla strada che conduce verso Porto Empedocle, in una contrada suggestiva che dall’alto di un costone da un lato guarda verso il mare e dall’altro è delimitata da una ripido e piccolo valloncello che porta direttamente alla spiaggia. Al “Caos” la madre si era trasferita per sfuggire all’imperversare di una terribile epidemia di colera che a fasi alterne affliggerà la Sicilia per alcuni anni fino al 1868, angosciata dalla malattia che il marito aveva contratto dovendo rimanere in città per lavoro.
La famiglia di Stefano affondava le sue lontane origini nella Liguria e godeva di un tenore di vita elevato grazie al ricco commercio di zolfo e al possesso di alcune solfatare della zona. Nel 1860, sull’orma degli ideali antiborbonici, aveva seguito Garibaldi, e aveva partecipato alla battaglia di Aspromonte.
La famiglia di Caterina era tradizionalmente antiborbonica; era figlia di Anna Bartoli e di Giovanni Ricci-Gramitto, avvocato del foro di Agrigento, che all’indomani della rivoluzione antiborbonica del 1848 era stato condannato all’esilio e aveva trovato asilo politico a Malta, dove lo avevano raggiunto la moglie e i figli (Caterina aveva allora 13 anni). Ma dopo pochi mesi Giovanni muore e la moglie Anna riporta i figli ad Agrigento, dove vive praticamente in povertà, perchè il governo aveva confiscato le rendite fondiarie sue e del marito, e vive col solo aiuto di un cognato canonico, “lealista”, che il giorno della restaurazione si era precipitato in Chiesa a cantare un solenne Te Deum di ringraziamento.
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