16-17. 1938 – Raccolta “Appendice” e “Novelle estravaganti”

Comprende novelle non incluse dall’Autore – tra il 1922 e il 1936 – nei primi quattordici volumi di “Novelle per un anno”; né, subito dopo la sua morte, entrate a far parte di “Una giornata”, Mondadori, Milano, 1937. Includiamo anche sei Novelle “estravaganti” ovvero non incluse in nessuna raccolta.

Raccolta Appendice

L’ordinamento definitivo delle ventisei novelle dell’Appendice (Mondadori, «I Meridiani») è il seguente: «Capannetta», «La ricca», «L’onda», «La signorina», «L’amica delle mogli», «I galletti del bottajo», «Il “no” di Anna», «Il nido», «Dialoghi tra il Gran me e il piccolo me», «Chi fu?», «Natale sul Reno», «Sogno di Natale», «Le dodici lettere», «Creditor galante», «La paura», «La scelta», «Alberi cittadini», «Prudenza», «La signora Speranza», «La Messa di quest’anno», «Stefano dogli uno e due», «Maestro Amore», «Colloquii coi personaggi», «I due giganti», «Frammento di cronaca di Marco Leccio e della sua guerra sulla carta nel tempo della grande guerra europea», «Sgombero».

1938 – Raccolta “Appendice”
  • 212. Capannetta (Bozzetto siciliano) – Novella
    212. Capannetta (Bozzetto siciliano) – Novella

    «Era uno spettacolo strano la collera pazza di quell’uomo. Un riso frenetico scattò dalle sue labbra e si perde in un rantolo strozzato. – Non sapea più quel che si faceva… E fuori di sé appiccò il fuoco alla capannetta come per di­struggere ogni cosa…

  • 213. La ricca – Novella
    213. La ricca – Novella

    «Ella amava così, da undici anni, il suo mite adoratore. Era un amor misto d’orgoglio e di pietà, quasi: orgoglio di sé, pietà di lui. Certamente, neppur l’ombra della sentimentalità, in lei, delle solite scipite storie d’amore.» Prime pubblicazioni: La tavola rotonda, anno II, n.…

  • 214. L’onda – Novella
    214. L’onda – Novella

    «L’avrebbe vinta colla sua sommissione, senza mai urtare i sentimenti di lei, né tentar mai apertamente di penetrarle nel cuore; così, con l’alito soltanto della sua passione, il cui ardore man mano avrebbe ridato, ne aveva fiducia, il roseo colorito e la prima gajezza a…

  • 215. La signorina – Novella
    215. La signorina – Novella

    «E le parlò, seguitando, di tutti i suoi sogni andati a vuoto, dei disinganni, della lotta assidua contro tanti bisogni, che l’avvilivano, lo strappavano ai suoi ideali; e degli stenti e delle fatiche durate per mantenersi fedele a quell’ombra di sogno, ch’era pur l’unica realtà…

  • 216. L’amica delle mogli – Novella
    216. L’amica delle mogli – Novella

    «Egli vedeva quasi in ogni oggetto il consiglio, il gusto, la previ­denza di lei. Ella aveva consigliato quella disposizione alla mobilia del salotto; ella aveva suggerito la compera di questo e di quell’oggetto, utilissimi ed ele­ganti. S’era messa al posto della sposa lontana e aveva…

  • 217. I galletti del bottajo – Novella
    217. I galletti del bottajo – Novella

    «”Me l’ha fatta! Me l’ha fatta!”, si diceva intanto la donna tra i denti, strin­gendo i pugni e rodendosi dentro dalla rabbia. “Oh, ma l’hai da far con me, adesso! Vedrai.” – Come sta, come sta, signor curato? Quanto onore… quanto piacere…» Prime pubblicazioni: Cenerentola,…

  • 218. Il «no» di Anna – Novella
    218. Il «no» di Anna – Novella

    «Come legata dalla tremenda commozione della natura, Anna stavasi alla fi­nestra, sferzata in faccia dalla pioggia, con le vesti inzuppate, sussultando a ogni palpito della sinistra luce tra le tenebre sul mare in tempesta. Bruciava dalla febbre e piangeva, stimando in quel momento la propria…

  • 219. Il nido – Novella
    219. Il nido – Novella

    «L’arte! l’arte!… che ne intendeva Livia? Le cure, i pensieri che essa dava eran così forti, dunque, da vincere e far completamente dimenticare ogni altra cura, ogni altro pensiero, ogni altro affetto? Aveva essa dunque potere di tra­sformar così, d’un subito, radicalmente un uomo?» Prima…

  • 220. Dialoghi tra il Gran Me e il piccolo me – Novella
    220. Dialoghi tra il Gran Me e il piccolo me – Novella

    «Fortuna intanto, dico, che non siamo costretti a far pane del nostro tempo. Quantunque, d’altro canto, chi sa che non saremmo stati meno infelici, se la sorte ti avesse costretto a far del tuo tavolino da stu­dio, piuttosto che un bancone d’alchimista su cui giornalmente…

  • 221. Chi fu? – Novella
    221. Chi fu? – Novella

    «La via Flaminia s’allungava diritta, fangosa, rischiarata qua e là dai fanali, il cui lume a tratti balzava e s’oscurava sotto i colpi del vento, che a le mie spalle agitava gli alberi foschi di villa Borghese battuti dalla pioggia.» Prima pubblicazione:Roma di Roma, quotidiano…

  • 222. Natale sul Reno – Novella
    222. Natale sul Reno – Novella

    «Quel guardar fuori attraverso il tratto lucido nell’appannatura mi ridestò d’improvviso un ricordo degli anni miei primi, quand’io, credulo fanciullo, la notte della vigilia, non pago del grande presepe illuminato entro la stanza, spiavo così, se in quel cielo pieno di mistero apparisse veramente la…

  • 223. Sogno di Natale – Novella
    223. Sogno di Natale – Novella

    «Quel guardar fuori attraverso il tratto lucido nell’appannatura mi ridestò d’improvviso un ricordo degli anni miei primi, quand’io, credulo fanciullo, la notte della vigilia, non pago del grande presepe illuminato entro la stanza, spiavo così, se in quel cielo pieno di mistero apparisse veramente la…

  • 224. Le dodici lettere – Novella
    224. Le dodici lettere – Novella

    «– Che dite? Dunque è stabilito? Vi batterete? Ah Rossani, no! Per una inde­gna? Sì, sì, lasciatemelo dire… È venuta qui, da me, l’altro jeri… qui, e ha po­tuto baciarmi, capite? con quel sorriso stereotipato su le labbra dipinte… Serpe!» Prime pubblicazioni: La domenica italiana,…

  • 225. Creditor galante – Novella
    225. Creditor galante – Novella

    «– Se non fu un capriccio, lo pagaste troppo caro… Poco dopo, il timore o il rimorso (diciamo il rimorso), uccise in voi… quel che sentivate per me. Oh, vedete! da quel tempo – è un bel pezzo ormai! – io ho chiuso veramente il…

  • 226. La paura – Novella
    226. La paura – Novella

    «Ella restò in mezzo alla stanza, con gli occhi appuntati biecamente, come in un pensiero truce, che assumesse forma d’immagine reale innanzi a lei. Poi scosse il capo ed esalò l’interna ambascia in un sospiro di stanchezza desolata.» Prima pubblicazione: La domenica italiana, 1 agosto…

  • 227. La scelta – Novella
    227. La scelta – Novella

    «Perché dovete sapere ch’io vado ancora alla fiera. Non è più quella dei gio­cattoli (quantunque pur ve ne siano parecchi, né manchino le marionette): è una fiera molto più grande; e ci vado per scegliervi gli eroi e le eroine de’ miei romanzi e delle…

  • 228. Alberi cittadini – Novella
    228. Alberi cittadini – Novella

    «In tutte le stagioni, all’ora del tramonto, quell’albero si popolava d’una mi­riade di passeri, che pareva dessero convegno da tutti i tetti della città. Più d’ali che di foglie palpitavano allora quei rami; pareva che ogni foglia avesse voce, che tutto l’albero cantasse fremebondo.» Prima…

  • 229. Prudenza – Novella
    229. Prudenza – Novella

    «Fin dall’infanzia (potete bene immaginarlo) non ebbi mai amicizia coi bar­bieri. Credo anzi che questi mi dovessero tutti, e con ragione, odiare. Per la qual cosa, uscendo la mattina di quel memorabile 12 aprile, già deliberato al sacrifizio, mi parve di andarmi a rendere a…

  • 230. La signora Speranza – Novella
    230. La signora Speranza – Novella

    «Biagio Speranza era molto nervoso; il pensiero di battersi con quel pazzo, da cui s’era preso uno schiaffo, lo avviliva. Ma voleva tuttavia mostrarsi ilare, per non dare importanza a quel duello: grottesco epilogo d’una buffonata.» Prima pubblicazione: Beffe della morte e della vita, «Seconda…

  • 231. La Messa di quest’anno – Novella
    231. La Messa di quest’anno – Novella

    «Ah, chi sa quante povere vecchie, intanto, in quelle case, piangevano come zia Velia e pensavano che la casa del Signore, almeno quella, se la loro è così squallida e nuda, la casa del Signore dev’essere bella e ricca e luminosa» Prima pubblicazione: Il Ventesimo,…

  • 232. Stefano Giogli, uno e due – Novella
    232. Stefano Giogli, uno e due – Novella

    «Di solito, la gelosia nasce dalla poca stima che uno fa di se medesimo, non in sé, ma nel cuore e nella mente di colei che ama; dal timore di non bastare a riempir di sé quel cuore e quella mente, e che una parte…

  • 233. Maestro Amore – Novella
    233. Maestro Amore – Novella

    «Scherzi, avere una donna innamorata per maestra? Tu lo sai meglio di me, caro: perché si abbia la conoscenza reale e non astratta di una cosa, perché questa cosa divenga veramente nostra, bisogna che la cono­scenza divenga sentimento.» Prime pubblicazioni: Noi e il mondo, agosto…

  • 234. Colloquii coi personaggi – Novella
    234. Colloquii coi personaggi – Novella

    «Qualcosa brulicava in quell’ombra, in un angolo della mia stanza. Ombre nell’ombra, che seguivano commiseranti la mia ansia, le mie smanie, i miei abbattimenti, i miei scatti, tutta la mia passione, da cui forse eran nate o cominciavano ora a nascere. Mi guardavano, mi spiavano.…

  • 235. I due giganti – Novella
    235. I due giganti – Novella

    «Neri, enormi, in quella fiamma prodigiosa, scrollavano a ogni minimo gesto tutta la notte, come se dalla tenebra volessero ricreare il mondo, ridargli forze, abolendo il tempo, una sempiterna giovinezza e davvero la falce della luna e le selve dei misteriosi sogni da falciare.» Prima…

  • 236. Frammento di cronaca di Marco Leccio e della sua guerra sulla carta nel tempo della grande guerra europea – Novella
    236. Frammento di cronaca di Marco Leccio e della sua guerra sulla carta nel tempo della grande guerra europea – Novella

    «Ma fuori, nelle relazioni con gli altri, è ben triste l’impressione dei figli nel vedere il padre staccarsi dalla loro realtà per entrare in quella che gli altri gli daranno. Avvertono subito qual’è, que­st’altra realtà, e ne soffrono.» Prima pubblicazione: Berecche e la guerra, Milano,…

  • 237. Sgombero – Novella
    237. Sgombero – Novella

    «Viene una guardia: «Proibito dormire sulla strada». E allora dove? «Sgombrate!» Tu non sgombri. Niente paura. Qualcuno, se proprio non vuoi, ci penserà a farti sgombrare. Avrà pur diritto, chi non ha più casa, a un posto dove stare, sulla terra.» Prima pubblicazione: Inedita, inclusa…

  • 238. Lillina e Mita – Novella
    238. Lillina e Mita – Novella

    «Come legata dalla tremenda commozione della natura, Mita se ne stava alla finestra, sferzata in faccia dalla pioggia, con le vesti inzuppate, sussultando a ogni palpito della sinistra luce tra le tenebre sul mare in tempesta.» Prime pubblicazioni: Rivista di Roma, 10 aprile 1906. Ripubblicazione,…


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“Novelle estravaganti”
  • 239. Pianto segreto – Novella
    239. Pianto segreto – Novella

    «Com’era fredda! Ma bisognava farla tacere… Quel pianto era insopportabile… Non voleva latte? Era fasciata forse troppo stretta? Volle sfasciarla lei, con le sue mani. Oh che gambette misere, paonazze… e come tremavano, contratte dallo spasimo.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 12 luglio 1903, poi incorporata…

  • 240. I muricciuoli, un fico, un uccellino – Novella
    240. I muricciuoli, un fico, un uccellino – Novella

    «Dentro quella rabbia del sole che incupiva l’aria, fra quella polvere greve, ah come avrei voluto sbriciolarmi anch’io. Che facevano i muricciuoli essi che avrebbero potuto davvero? Arroventati, inariditi, crettati, erano forse già tutti in polvere, e si mantenevano per illusione.» Prima pubblicazione: Corriere della…

  • 241. Personaggi – Novella
    241. Personaggi – Novella

    «L’arte, signori miei, ha l’ufficio di rendere immobili le anime, di fissar la vita in un momento o in varii momenti determinati: la statua in un gesto, il paesaggio in un aspetto temporaneo immutabile.» Prima pubblicazione: Il Ventesimo, anno V, numero 30, 10 giugno 1906.…

  • 242. Incontro – Novella
    242. Incontro – Novella

    «Sgorgarono dagli occhi di lei due grosse lagrime che non poterono scorrerle per le guance, e le invetrarono lo sguardo smarrito. Poco dopo le palpebre si richiusero. Ella non diede più altro segno di vita.» Prima pubblicazione: Ariel, anno I, numero 5, 15 gennaio 1898.…

  • 243. Disdetta – Novella
    243. Disdetta – Novella

    «La seguii; ella si sentì inseguita: tanto che, più volte, inquieta, volse rapidamente il capo indietro a guardare e alla fine, non potendone più, salì in una vettura e via.» Prima pubblicazione: Ariel, anno I, numero 12, 6 marzo 1898. Firmato con lo pseudonimo Fernando. Da…

  • 244. Disdetta (continuazione e fine) – Novella
    244. Disdetta (continuazione e fine) – Novella

    «La mia disdetta vuole che di quello che sento io nessuno mai debba o voglia tener conto: l’impressione provata da me alla vista del povero Tito era dolorosa, è vero?» Prima pubblicazione: Ariel, anno I, numero 13, 14 marzo 1898. Firmato con lo pseudonimo Fernando.…


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Erano state pubblicate in giornali e riviste: «Capannetta», ne La Gazzetta del popolo della domenica, 1 giugno 1884; «La ricca», in La tavola rotonda, 13 novembre 1892; «I galletti del bottajo», in Cenerentola, 23 settembre 1894; «La signorina», in La domenica fiorentina, a puntate, dal febbraio all’aprile 1895; «Il “no” di Anna», in Gazzetta letteraria, 7, 14, 21, 28 settembre e 5 ottobre 1895; col titolo «Lillina e Mita» e con diversa redazione la novella fu ripubblicata in Rivista di Roma, 10 aprile 1906; «Il nido», in La tribuna illustrata, novembre 1895, «Dialoghi tra il Gran me e il piccolo me» si compone di quattro capitoli che furono pubblicati con i rispettivi titoli: «No­stra moglie» ne La tavola rotonda, 2 novembre 1895, «L’accordo», in Il Mar­zocco, 13 giugno 1897, «La vigilia», in Ariel, 25 dicembre 1897, «In società», in II ventesimo, 4 febbraio 1906. «Chi fu?», apparve in Roma di Roma, 27-28 giugno 1896; «Natale sul Reno», in Roma letteraria, 24-25 dicembre 1896; «Sogno di Natale», in Rassegna settimanale universale, 27 dicembre 1896; «Le dodici lettere», ne La domenica italiana, 21 febbraio 1897; «Creditor Ga­lante», ne La tribuna, 21 aprile 1897; «La paura», in La domenica italiana, 1° agosto 1897; «La scelta», in Ariel, 10 aprile 1898; «Alberi cittadini», in II Marzocco, 4 marzo 1900; «Prudenza», in II Marzocco, 17 marzo 1901; «La Messa di quest’anno», in II ventesimo, 5 marzo 1905; «Stefano Giogli uno e due», in II Marzocco, 18 aprile 1909; «Maestro amore», in Noi e il mondo, agosto, 1912; «Colloquii coi personaggi»: la prima parte in Giornale di Sici­lia, 17-18 agosto 1915, la seconda parte nello stesso giornale, 11-12 settembre 1915; «I due giganti» ne L’illustrazione italiana, 4 giugno 1916.
Erano state pubblicate in raccolte precedenti a Novelle per un anno; «L’Onda», «La signorina», «L’amica delle mogli» nella raccolta Amori senza amore, Roma, Stabilimento Bontempelli editore, 1894; «Le dodici lettere» e «Prudenza» in Quand’ero matto, Torino, Streglio 1902; «La signora Speranza» in Beffe della morte e della vita, Firenze, Lumachì, 1902; «Maestro Amore» in Le due maschere, Firenze, Quattrini 1914 e successivamente nella raccolta Tu ridi, Milano, Treves, 1920; «Colloquii coi personaggi» in Berecche e la guerra, Milano, Facchi, 1919; in quest’ultima raccolta è apparsa anche «Frammento di cronaca di Marco Leccio e della sua guerra sulla carta nel tempo della grande guerra europea».

Dalla novella «L’amica delle mogli» è derivata la commedia in tre atti dello stesso titolo, pubblicata da Bemporad, Firenze, 1927 e rappresentata in quello stesso anno.
Dalla novella «Il nido» è derivata la commedia La ragione degli altri, scritta nel 1889 e rappresentata col titolo Non così nel 1915: è la prima commedia in tre atti e in lingua italiana dell’Autore. Pirandello aveva dapprima pensato a un dramma dal titolo II nibbio (vedi II Marzocco, 23 aprile 1889) e ne deli­neò la trama nel romanzo Suo marito, Firenze, Quattrini, 1911, di cui avviò una parziale revisione col titolo Giustino Roncella nato Boggiolo.
Dalla novella «La paura» è stato tratto un dramma pubblicato col titolo «L’epilogo» in Ariel il 20 marzo 1898 e poi col titolo La morsa, «epilogo in un atto», in Noi e il Mondo, 1° marzo 1914. Fu rappresentato nel 1910.
La novella «La signora Speranza», insieme con l’altra intitolata «Non è una cosa seria» (che da essa deriva), ha fornito il soggetto alla commedia in tre atti Ma non è una cosa seria, rappresentata nel 1918.
«Colloquii coi personaggi», insieme con «Personaggi» e «La tragedia d’un personaggio», ha fornito lo spunto alla commedia Sei personaggi in cerca d’autore, rappresentata nel 1921.
La novella «Stefano Dogli, uno e due» rappresenta la prima idea del ro­manzo Uno, nessuno e centomila, al quale ha fornito uno spunto anche la no­vella «Alberi cittadini». Inoltre, insieme con la novella «La morta e la viva» ha ispirato la commedia in tre atti La signora Morii uno e due, pubblicato nel 1920 e rappresentata nello stesso anno.
Per il personaggio di nome Pinzone della novella «La scelta» cfr. Il fu Mattia Pascal.

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