12. 1928 – Raccolta “Il viaggio”

Questo dodicesimo gruppo di “Novelle per un anno” era giĂ  presente con lo stesso titolo nell’edizione Bemporad, 1928. Comprende le seguenti quindici novelle: «Il viaggio», «Il libretto rosso», «La mano del malato povero», «Pubertà», «Gioventù», «Ignare», «l’ombrello», «Zafferanetta», «Felicità», «Spunta un giorno», «Vexilla Regis…», «l’uccello impagliato», «Leonora, addio!», «Il lume dell’altra casa», «Leviamoci questo pensiero».

Raccolta "Il viaggio"

1928 – Raccolta “Il viaggio”
  • 159. Il viaggio – Novella
    159. Il viaggio – Novella

    «Ecco lì le umili case di un villaggio: tetti e finestre e porte e scale e strade: la gente che vi dimorava era, come per tanti anni era stata lei nella sua cittaduzza, chiusa lì in quel punto di terra, con le sue abitudini e…

  • 160. Il libretto rosso – Novella
    160. Il libretto rosso – Novella

    «Le galline sono tanto stupide, che covano anche le uova fetale da altre, e quando da queste uova non loro nascono i pulcini, non sanno distinguerli da quelli nati dalle uova loro, e li amano e li allevano con la stessa cura.» Prime pubblicazioni: Corriere…

  • 161. La mano del malato povero – Novella
    161. La mano del malato povero – Novella

    «Ma non fate codesta faccia afflitta, da imbecilli, perchĂ© non vi narro una storia triste. Tra me e l’ospedale – benchĂ© non possa soffrire i medici e la loro scienza – ho saputo sempre stabilire dolci e delicatissime relazioni.» Prime pubblicazioni: E domani, lunedì, Treves,…

  • 162. PubertĂ  – Novella
    162. PubertĂ  – Novella

    «Non capiva ancora in che potesse consistere il pensiero che un uomo può fare su una donna. Turbata con gli occhi bassi, provava un irritante ribrezzo, raffigurandosi nell’incertezza, senza volerlo, qualche intimo segreto del suo corpo, come se lo conosceva.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera,…

  • 163. GioventĂą – Novella
    163. GioventĂą – Novella

    «Ah che incanto! che pace! Pareva che la Luna inondasse di luminoso silenzio quei prati: d’un silenzio attonito e pur tutto pieno di fremiti. Erano sottili, acuti fritinnĂ­i di grilli, risi di rivoli giĂą per le zane.» Prime pubblicazioni: I Mattaccini, 5 gennaio 1902, poi…

  • 164. Ignare – Novella
    164. Ignare – Novella

    «S’era d’ottobre e pareva ancora piena estate, sebbene di tratto in tratto, entro quel tepore denso di odori inebrianti, sorvolasse dal mare che s’intravedeva prossimo di tra il fitto turbinio di tutti quei fusti d’alberi, qualche primo brivido di frescura autunnale.» Prime pubblicazioni: GiĂ  composta…

  • 165. L’ombrello – Novella
    165. L’ombrello – Novella

    «Ah, quell’ombrello era suo, ormai, tutto suo, suo unicamente, e mai lo avrebbe ceduto, neppure alla mamma! Che pena, intanto, che tutta quella pioggia andasse sprecata…» Prime pubblicazioni: Novissima, anno IX, 1909, poi in Terzetti, Treves, Milano 1912. Novella dalla Raccolta “Il viaggio” (1928) »»»…

  • 166. Zafferanetta – Novella
    166. Zafferanetta – Novella

    «No, non era gelosia. Un altro sentimento era, duro rodente indefinibile, quello che Norina provava e da cui si sentiva svoltare il cuore in petto: rabbia fredda, invidia, dispetto, schifo e pietĂ  insieme, nel vederlo giĂ  padre, lì, sotto gli occhi suoi, di quella scimmietta.»…

  • 167. FelicitĂ  – Novella
    167. FelicitĂ  – Novella

    «PerchĂ© non avrebbe potuto averlo, lei, un figlio suo, veramente suo? Sarebbe impazzita dalla felicitĂ ! Avrebbe sofferto qualunque umiliazione, qualunque vergogna, anche il martirio, per la gioja d’un figlio suo!» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 26 aprile 1911, poi in Terzetti, Treves, Milano 1912. Novella…

  • 168. Spunta un giorno – Novella
    168. Spunta un giorno – Novella

    «Curiosa quella mosca che vola, curioso quel canarino che saltella tornato nella gabbia, e quella gabbia che ne traballa, in questa cameretta che si rischiara sempre piĂą accogliendo la luce d’un giorno che qua, per il corpo di questa donna rovesciato sul tavolino, non è…

  • 169. «Vexilla regis…» – Novella
    169. «Vexilla regis…» – Novella

    «– Ora sono sola, – disse come a se stessa. – Tutto questo tempo sono stata… così: per aria! un’estranea curiosa e leggera in mezzo alla vita… di qua, di lĂ . Di vero, di concreto intorno a me, nulla: mia madre, che mi teneva posto…

  • 170. L’uccello impagliato – Novella
    170. L’uccello impagliato – Novella

    «No, egli no, non doveva morire! Egli solo, della sua famiglia, l’avrebbe vinta! Aveva giĂ  quarantacinque anni. Gli bastava arrivare fino ai sessanta. Poi la morte – ma un’altra, non quella! non quella di tutti i suoi! – poteva pure prendersi la soddisfazione di portarselo…

  • 171. «Leonora, addio!» – Novella
    171. «Leonora, addio!» – Novella

    «Fu imprigionata nella piĂą alta casa del paese, sul colle isolato e ventoso, in faccia al mare africano. Tutte le finestre ermeticamente chiuse, vetrate e persiane; una sola, piccola, aperta alla vista della lontana campagna, del mare lontano.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 6 novembre…

  • 172. Il lume dell’altra casa – Novella
    172. Il lume dell’altra casa – Novella

    «Che stesse a farci così nella vita, non si sapeva. Forse non lo sapeva neppur lui. Ci stava… Non sospettava forse nemmeno, che ci si potesse stare diversamente, o che, a starci diversamente, si potesse sentir meno il peso della noja e della tristezza.» Prime…

  • 173. Leviamoci questo pensiero – Novella
    173. Leviamoci questo pensiero – Novella

    «Lo credevano senza cuore, perchĂ© egli non piangeva. Ma dimostrava forse il pianto la intensitĂ  del dolore? Dimostrava la debolezza di chi soffre. Chi piange vuol far conoscere che soffre, o vuole intenerire, o chiede conforto e commiserazione.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 19 luglio…


««« Introduzione alle novelle
««« Elenchi di tutte le novelle
««« Elenco delle raccolte

Erano state pubblicate in precedenti edizioni: «Il viaggio», «Il libretto rosso», «Ignare», «l’ombrello», «Zafferanetta», «Felicità», «l’uccello impagliato», «Leonora, addio!», «Il lume dell’altra casa», «Leviamoci questo pensiero», nella raccolta Terzetti, Treves, Milano, 1912; «La mano del malato povero» nella raccolta E domani, lunedì, Treves, Milano, 1917.
Erano giĂ  apparse in riviste e giornali: «Vexilla regis… », in l’Italia, agosto 1897; «Gioventù», in I Mattaccini, 5 gennaio 1902; «l’ombrello», in Novissima, 1909; «Il lume dell’altra casa», in Corriere della Sera, 12 dicembre 1909; «l’uccello impagliato», in Corriere della Sera, 16 gennaio 1910; «Leviamoci questo pensiero», in Corriere della Sera, 19 luglio 1910; «Il viaggio», in La lettura, ottobre 1910; «Leonora addio!», in Corriere della Sera, 6 novembre 1910; «Felicità», in Corriere della Sera, 26 aprile 1911; «Zafferanetta», in Corriere della Sera, 27 maggio 1911; «Il libretto rosso», in Corriere della Sera, 2 ottobre 1911; «Pubertà», in Corriere della Sera, 11 aprile 1926.

«Vexilla regis…», insieme con la novella La veglia della raccolta In silenzio, ha fornito il soggetto alla commedia in tre atti Come prima meglio di prima, rappresentata nel 1920.
«Leonora, addio!» ha fornito spunti alla commedia in tre atti Questa sera si recita a soggetto, rappresentata la prima volta in Italia il 14 aprile 1930 a Torino, Teatro di Torino, Compagnia appositamente costituita diretta da Guido Salvini.
Dalla novella «Il viaggio» Gennaro Righelli trasse il film dello stesso titolo nel 1921.

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