Di Giovanni Teresi. Le caratteristiche più evidenti delle novelle di Pirandello sono la brevità della narrazione, il piglio incalzante, l’essenzialità. I suoi racconti, del resto, nascevano per essere pubblicati su giornali e riviste, una destinazione che esigeva forte concisione espressiva. Ecco perché Pirandello prediligeva in […]
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Di Biagio Lauritano. In Pirandello attraverso il tempo che passa l’uomo riesce a migliorarsi interiormente passando da una condizione di miseria esistenziale ad una di libertà interiore e questo attraverso l’analisi che egli fa della realtà da vari punti di vista ovvero attraverso i vari […]
Di Silvia Montanari. In questa casa che lo scrittore abitò negli ultimi anni della sua vita, egli tornò stanco e disperatamente solo; Marta Abba, il suo tormentato amore è lontana. È andata a conquistare i palcoscenici d’America. Si tratta di un grande salone-studio con i […]
Di Marta Toti. Il personaggio pirandelliano vive, quasi sempre, una crisi d’identità, conseguenza della logica del doppio. La consapevolezza dell’inconsistenza dell’Io e la scoperta delle maschere, lo conducono a vivere tale condizione. Il personaggio vive uno sdoppiamento di personalità drammatico, destinato a sfociare nell’estraneità alla […]
Di Maria Amici. Nella novella, pseudovalori atavici quali il predominio dell’interesse economico – che per di più vincola le unioni matrimoniali -, la soggezione e reificazione della donna, la virilità dell’uomo quale sua sola identità e qualità, pesano in maniera determinante sui comportamenti, sui giudizi, […]
Di Davide Morelli . L’originalità e la genialità dell’opera di Pirandello è aver posto l’accento su questo fatto: l’io (il conoscitore) non riuscirà mai a sapere tutto del Sé perché questo avrà sempre zone inesplorate ed inesplorabili, che non potranno mai far parte dei vari Me […]
Di Maria Amici. La signorina allora, altresì sentendosi merce di scambio per la pretesa sistemazione economica della famiglia, proprio a quella freddezza reagisce, tra l’offeso e il capriccioso, decidendo d’impeto, e con un riso sarcastico tutto rivolto al mancato sposo, di accettare di sposare l’ultimo […]
Di Sara Maria Collura. Le opere di Pirandello non possono essere inserite in nessun movimento letterario a lui contemporaneo, le sue idee politiche vengono influenzate da Bergson e dal suo saggio sul riso in cui, il filosofo sostiene che l’ironia è un distacco rispetto alla […]
Di Riccardo Mainetti. Essa, una mattina scopre che il proprio bambino, bello e biondo come Gesù Bambino, così come lo si può ammirare nei dipinti ritraenti la natività, in braccio alla Vergine Maria, è scomparso, preso, appunto, dalle “Donne”, le quali, in cambio, un cambio […]
Di Michela Mastrodonato. Pubblichiamo il saggio con cui l’autrice dà il suo contributo all’identificazione dei «Sei personaggi e del loro autore», e alla geniale operazione stilistica che Pirandello lì propone. Si tratta di un articolo pubblicato sulla Rivista accademica “Italian Quarterly” della Rutgers University di […]
Di Riccardo Mainetti. Capite ora che, vivendo come vive Belluca, da recluso in casa e da “bestia da soma” all’ufficio di computisteria, il Mondo tende a diventare se non proprio una fantasia quantomeno una cosa ben lontana e remota; una cosa per le altre persone. […]
Di Ilaria de Seta. Il presente della narrazione de «I vecchi e i giovani» è occupato da un brevissimo lasso di tempo, i primi anni Novanta dell’Ottocento, (con i fasci siciliani e lo scandalo della banca romana), ma gli eventi storici sullo sfondo – e […]
Di Marialaura Simeone. Fondamentale per comprendere la relazione tra cinema e teatro nell’immaginario pirandelliano è il passaggio dalla scena teatrale alla “scena mentale” che avviene dalla metà degli anni Venti. La scena, intorno al 1925, si appresta, infatti, a diventare l’officina delle apparizioni, il surrogato […]
Di Maria Amici. Nelle opere del Girgentino, quasi mai amore e suo culmine e concretizzazione nel matrimonio – unica scelta ritenuta possibile ma ugualmente esiziale – si rivelano dinamiche strettamente collegate e compatibili. Se persiste l’uno, l’altro è per una rete di reciproci ‘veti’ impossibilitato […]
Di Maria Amici. Nelle pieghe della narrazione della novella di Luigi Pirandello del 1914, trapela la critica alla disagiata condizione femminile reificata e manipolata per sottintesi interessi sessuali, così come la reazione della donna, che ad un livello morale mediocre e alle convenzioni non sfugge. […]
Di Angela Diana Di Francesca. Pirandello coglie del cinema il perturbante, la dimensione voyeuristica, la zona oscura. Se il palcoscenico è il luogo del “gioco d’arte” dove finzione e realtà si completano e possono nella loro ambigua epifania svelare l’uomo, l’immagine che, mediata dalla macchina, […]
Di Michela Mastrodonato. Nell’articolo l’Autrice illustra la sua ricerca durata tre anni (in corso di pubblicazione sull’accademica “Rivista di Letteratura Italiana” diretta dal Prof. Baroni della Cattolica di Milano), secondo la quale il romanzo «Uno, nessuno e centomila» è una riscrittura pedissequa della «Commedia» di Dante. […]
Di Charlotte Gandi. Nella Prefazione all’opera, Pirandello afferma di aver scritto la sua commedia per liberarsi da un incubo: questa ossessione gli è stata causata da una famiglia composta da sei disgraziati, condotti presso il suo studio dalla solita servetta Fantasia che, dopo avergli spiegato […]