Di Anna Bordoni Di Trapani. La novella fu sicuramente il genere di scrittura prediletto da Pirandello. Le scriveva su riviste e giornali, e poi, di tanto in tanto, le pubblicava in singole raccolte, presso diversi editori. A partire dal 1922 però concepì il disegno di […]
Tematiche – Narrativa
Di Linda Garosi. I taccuini di Luigi Pirandello, al pari delle lettere, documentano il contesto della configurazione delle opere, in cui non di rado la nascita di un mondo finzionale si intreccia a quella di un altro, all’interno di determinate coordinate poetiche, se non filosofiche. […]
Di Giovanni Teresi. Le caratteristiche piĂą evidenti delle novelle di Pirandello sono la brevitĂ della narrazione, il piglio incalzante, l’essenzialitĂ . I suoi racconti, del resto, nascevano per essere pubblicati su giornali e riviste, una destinazione che esigeva forte concisione espressiva. Ecco perchĂ© Pirandello prediligeva in […]
Di Alessandro Marini. «Mi affretto ad avvertire che le novelle di questi ventiquattro volumi non vogliono essere singolarmente nĂ© delle stagioni, nĂ© dei mesi, nĂ© di ciascun giorno dell’anno. Una novella al giorno per tutto un anno, senza che dai giorni, dai mesi o dalle […]
Di Vittorio Spinazzola. Nato dal ricordo di vicende in cui il padre, lo zio, il nonno di Pirandello erano stati implicati, I vecchi e i giovani offre un resoconto acuto del gioco delle forze politiche ed economiche a Girgenti nell’ultimo decennio dell’Ottocento; inserisce la situazione […]
Di Marziano Guglielminetti. Il terzo romanzo di Pirandello si caratterizza formalmente come il lungo e insistito soliloquio messo in bocca a Mattia-Adriano, per informare chi legge circa la sua presunta morte e il recupero dell’identitĂ provvisoriamente abbandonata. La narrazione, condotta in prima persona, è intercalata […]
Di Anna Maria Romanello. Dopo averci dato la sua visione dell’uomo, Pirandello delinea la figura dell’umorista, contrapponendolo all’artista epico o drammatico: quest’ultimo ci presenta gli eroi, ne compone i caratteri, mettendo insieme tutti gli elementi opposti e repellenti che sono in lotta tra loro, per […]
di Vanessa Vaia. Lo “strappo” è l’incidente casuale e banale che ci riempie di dubbi, l’avvenimento imprevisto che ci paralizza. Capace di mostrarci la realtĂ per quel che è e mettere in crisi i consueti punti di riferimento e contesti, che si mantengono in vita […]
Di Giovanni Teresi. La novella di Pirandello, ambientata in Sicilia nei primi anni del 1900, affronta il tema delle dure condizioni del post-guerra e si carica di significati simbolici. Zi’ Scarda rappresenta il disagio di tutti i minatori e le sue rughe ricordano i cunicoli […]
Di Giovanni Fighera. In maniera espressionistica e paradigmatica Mattia Pascal rappresenta la condizione esistenziale tragicomica ovvero umoristica di ogni uomo. Nel 1908 Pirandello dedicherĂ il saggio «L’umorismo» proprio alla buona anima di Mattia Pascal. La condizione umana, a detta dello scrittore, è sempre fuori chiave, […]
Di Alessia Lorenzi. Il titolo dell’opera giĂ dice molto sul contenuto. “Uno” rappresenta l’immagine che ognuno ha di se stesso, “nessuno” è quello che il protagonista sceglie di essere alla fine del romanzo, “centomila” indica le immagini che gli altri hanno di noi. L’immagine di […]
Di Cristian Muscelli. GiĂ solo da un’osservazione della sequenza dei capitoli in Uno, nessuno e centomila, anche solo dalla lettura dei titoli dei capitoli, risulta chiarissimo e perfettamente conseguente il disegno del processo di individuazione, di liberazione dell’individualitĂ , di raggiungimento dell’autenticitĂ . Il dissolvimento della maschera […]
Di Giuseppe Bonghi. Pirandello divide il romanzo in due parti, contraddistinte non soltanto dalle connotazioni esteriori della vicenda di Marta, ma anche dallo “spazio” fisico in cui la vicenda si svolge, fermo restando che il “tempo” conserva in entrambe un suo flusso lento che dĂ […]
Di Dante Della Terza. Nel capitolo tredicesimo de «Il fu Mattia Pascal», Anselmo rende edotto il suo ospite convalescente, al buio per quaranta giorni, di una sua concezione «filosofica» della vita che egli con audace neologismo chiamerà «lanterninosofia». Il «sentimento della vita», assume la foggia […]
La prima volta che vidi Pirandello fu in un villino intorno alla via Nomentana (non quello dove terminò la sua vita e che aveva giĂ prima abitato passandovi anni di grande lavoro, e dove era tornato nel 1932). Pirandello tornava dai successi d’America e aveva […]
Al tempo in cui uscì il racconto, le reazioni negative non mancarono: critici abituati al metodo della narrativa ottocentesca non esitarono a giudicare assurde le innovazioni di Pirandello. La caratteristica fondamentale dello stile narrativo di Pirandello sta nella sua straordinaria capacitĂ di inventare situazioni, vicende […]
Di Claudia Pecoraro. La costruzione di questa novella non ci rivela subito il suo significato, proprio per la sua complessitĂ , ma ci rimanda al ricordo del protagonista, come se tutta la vicenda fosse sepolta nell’oscuritĂ aspettando di riemergere, come del resto la sua vita, che […]
Di Marta Toti. Il personaggio pirandelliano vive, quasi sempre, una crisi d’identitĂ , conseguenza della logica del doppio. La consapevolezza dell’inconsistenza dell’Io e la scoperta delle maschere, lo conducono a vivere tale condizione. Il personaggio vive uno sdoppiamento di personalitĂ drammatico, destinato a sfociare nell’estraneitĂ alla […]