Dalla raccolta “Fuori di chiave” (1912)
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10.01. Leggendo la storia
In Nuova Antologia, 1° maggio 1902.
SĂş, allegra, allegra, cara mia! Mi pare
che tu la prenda un po’ troppo sul serio.
Delitti, infamie, sĂ, senza criterio,
impudicizie da strasecolare;
ma gajo papa era Alessandro Borgia,
tranquillo e ingenuo nelle sue nequizie;
tranne quel della donna, senza vizi, e
sobrio, anzi frugale in mezzo all’orgia.
Ebbe per l’oro, è vero, anima lurca,
ma lo spendeva poi, tutto, tal quale.
NĂ© per un papa infin la vedo male
che andasse a caccia vestito alla turca.
Di piú d’un figlio con Vannozza reo,
diede a Vannozza sua piú d’un marito;
ma l’ultimo, il Canal, bravo erudito:
il Polizian gli dedicò l’Orfeo,
Quanti vitelli con moderna clava
accoppa l’uomo e se li mangia? Orbene,
papa Alessandro, accoppator dabbene,
i suoi nemici, non se li mangiava.
Dunque, non mi seccar! Parole amare,
serio comento a questa fantocciata
della vita? Va’ là . Carta sprecata.
Ridi meglio, narrando, e lascia fare.
Noto soprattutto per le numerose e caratteristiche novelle, le singolari opere teatrali e gli altrettanto peculiari romanzi, Pirandello, agli albori della sua carriera, fu anche poeta.
Raccolta “Fuori di chiave”
1912
Introduzione
01.01. Preludii: orchestrale e di partenza
01.02. Richiesta d’un tendone
01.03. Ingresso
01.04. La mèta
02. Il pianeta
03.01. Credo
03.02. Lo stajo
03.03. Il tesoro
03.04. Bolla e palla
04.01. Vecchio avviso
04.02. Melbthal
04.03. Ritorno
05.01. Primavera dei terrazzi
05.02. L’occhio per la morte
05.03. Onorio
05.04. Dal fanale
06.01. Stormo
06.02. Pian della Britta
06.03. A un olivo
07.01. Sempre bestia
07.02. ChiĂą
07.03. Meriggio
07.04. Ultimo vate
08.01. Guardando il mare
08.02. Nuvole
09. Convegno
10.01. Leggendo la storia
10.02. La caccia di Domiziano
10.03. Tormenti
10.04. Comiato
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