Dalla raccolta “Fuori di chiave” (1912)
»»» Elenco delle raccolte ed introduzione alle poesie
01.04. La mèta
Nella Riviera Ligure, aprile 1909.
1.
Una mèta! una mèta! Ma sul ramo
forse da sé la pània in che s’invesca
s’apparecchia l’uccello? o il pesce all’amo
l’esca?
E deve l’uom da sé piantarsi il palo,
sospendervi una fune a un qualche chiodo,
creder quel palo
gloria
donna
fortuna
o non so ch’altro scialo,
perché – conscio – s’impicchi in qualche modo?
2.
Mettiti a camminare,
va’ dove il piè ti porta,
piglia la via piú corta
e piú non dimandare.
Andar dove che sia,
nel dubbio della sorte,
andar verso la morte
per un’ignota via:
ecco il destino. E dunque
fa’ quel che far si deve.
Procura che sia breve.
Noto soprattutto per le numerose e caratteristiche novelle, le singolari opere teatrali e gli altrettanto peculiari romanzi, Pirandello, agli albori della sua carriera, fu anche poeta. Un poeta che, nonostante fosse solo agli inizi, lasciava già intravedere chiare tracce non solo del suo inconfondibile stile, ma soprattutto della sua particolare visione del mondo e della natura umana.
Raccolta “Fuori di chiave”
1912
Introduzione
01.01. Preludii: orchestrale e di partenza
01.02. Richiesta d’un tendone
01.03. Ingresso
01.04. La mèta
02. Il pianeta
03.01. Credo
03.02. Lo stajo
03.03. Il tesoro
03.04. Bolla e palla
04.01. Vecchio avviso
04.02. Melbthal
04.03. Ritorno
05.01. Primavera dei terrazzi
05.02. L’occhio per la morte
05.03. Onorio
05.04. Dal fanale
06.01. Stormo
06.02. Pian della Britta
06.03. A un olivo
07.01. Sempre bestia
07.02. Chiù
07.03. Meriggio
07.04. Ultimo vate
08.01. Guardando il mare
08.02. Nuvole
09. Convegno
10.01. Leggendo la storia
10.02. La caccia di Domiziano
10.03. Tormenti
10.04. Comiato
»»» Elenco delle raccolte ed introduzione alle poesie
Se vuoi contribuire, invia il tuo materiale, specificando se e come vuoi essere citato a
collabora@pirandelloweb.com

