«Era una vecchia borsetta, evidentemente lasciata lì da qualche avventore. Forse era vuota. Se non vuota, che poteva mai contenere? pochi soldi, qualche lira d’argento. E il Noccia rimase un pezzo perplesso, se prenderla o farla prendere dal caffettiere….» Prima pubblicazione: Corriere della Sera, 22 […]
@insilenzio
«Nonno Bauer era rimasto in uno stato di vergine ignoranza per quasi tutte le cose della vita, e bisognava vedere con quale e quanta meraviglia la sua mente si aprisse man mano alle cognizioni più ovvie, ora che la vita per lui era quasi finita.» […]
«Il primo cespuglietto d’erba su la proda. Ne conti i fili per me. Quanti fili saranno, tanti giorni ancora io vivrò. Ma lo scelga bello grosso, mi raccomando. Buona notte, caro signore.» Prime pubblicazioni: La Rassegna italiana, 15 agosto 1918 col titolo Caffè notturno, poi […]
«Nonno Bauer era rimasto in uno stato di vergine ignoranza per quasi tutte le cose della vita, e bisognava vedere con quale e quanta meraviglia la sua mente si aprisse man mano alle cognizioni più ovvie, ora che la vita per lui era quasi finita.» […]
«Né un male, né un bene. Tutto è per lei ormai come lontano. Anche le cose più vicine. Basta che per un istante le senta vive in sé, e subito le diventano come lontane. Questa curiosità d’ora…» Prima pubblicazione: Il nuovo romanzo mensile, 15 dicembre […]
«Giaceva sul letto disfatto, nella camera in disordine e appena rischiarata, una donna. Livida, col viso già orribilmente stirato ai due lati del naso, teneva gli occhi chiusi, e i capelli, d’un bellissimo color rosso, sciolti e sparsi sul guanciale.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 2 […]
«Raccolse le sue robe, e il giorno prima che egli lasciasse la casa di salute, se ne partì ignorata, per rimanere almeno nella memoria di lui una voce, ch’egli forse, uscito ora dal suo bujo, avrebbe cercata su molte labbra, invano.» Prime pubblicazioni: I Regina, […]
«Il professor Corvara Amidei non ci ha fatto mai caso; ma ripete frequentissimamente (quando qualche cosa gli va proprio male) quel suo: E va bene! E ormai tutti quegli scrivani, fra loro, non lo chiamano altrimenti che “il professor Va bene”.» Prime pubblicazioni: Nuova Antologia, […]
«Mobili più che decenti, tutte le comodità, guardaroba ben fornito, dispensa abbondantemente provvista, eh sì, sfido! con tutto questo gran lavoro della mammina infaticabile; ma che tristezza anche, e che silenzio in quella casa!» Prime pubblicazioni: Novissima, Albo d’arte e lettere, 1905, poi in Erma […]
«Giù! Aspetta. Lì c’è una zappa. E ti faccio grazia, perché neanche di questo saresti più degno. Zappano i tuoi fratelli e tu non puoi stare accanto a loro. Anche la tua fatica sarà maledetta da Dio!» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 7 settembre 1902, poi […]
«Bruna e colorita, dagli occhi neri, sfavillanti, dalle labbra accese, da tutto il corpo solido e svelto, spirava un’allegra fierezza. Aveva sul petto colmo un gran fazzoletto di cotone rosso, a lune gialle, e grossi cerchi d’oro agli orecchi.» Prime pubblicazioni: La lettura, febbraio 1905, […]
«Il corvo di Mìzzaro, nero nell’azzurro della bella mattinata, sonava di nuovo pei cieli la sua campanella, libero e beato.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, 26 ottobre 1902 col titolo Corvo, 77 – Asino, 23 – Caduta, 80; col nuovo titolo nella raccolta Il carnevale dei […]
«Sentendo sonare quel giorno il campanello della porta, e parendole dalla scampanellata che fosse il postino, s’era recata ad aprire tutta contenta, al solito; ma a un tratto, senza aver avuto neanche il tempo d’accorgersi a chi avesse aperto, s’era trovata per terra, intronata da […]