«Tanti vivi, tutti questi che la vita senza requie aduna qui per un giorno, mossi dalle piĂą opposte vicende, sospinti dai piĂą diversi bisogni, fanno ressa innanzi a una celletta d’alveare, ove una vita d’improvviso s’è arrestata. La nuova s’è sparsa in tutto l’albergo.» Prime […]
@candelora
«Non è mica vero che gli uomini si mettono insieme per darsi conforto e ajuto a vicenda. Insieme si mettono per farsi la guerra. Quando una casa sorge in un punto, l’altra casa non le si mette mica accanto come una compagna o una buona […]
«Avrebbe forse dovuto pentirsene, come d’un peccato, perchĂ© costava necessariamente lagrime agli altri questo suo inutile riso. Ma che poteva farci se non moriva? E del resto, che pentimento, se l’uno e l’altra, stanchi d’aspettare invano la sua morte, s’erano di lĂ accomodati tra loro?» […]
«Corro a lei, alla cagnetta che dorme sul tappeto; piano, con garbo, le prendo le due zampine di dietro e le faccio fare la carriola: le faccio muovere cioè otto o dieci passi, non piĂą, con le sole zampette davanti, reggendola per quelle di dietro.» […]
«Ritornata questa mattina dai bagni di mare, scabra e arrostita dal sole e dalla salsedine, ha negli occhi chiari bruciati, nel mento un po’ rientrato, nei capelli gialli irruviditi, un’aria di capra addormentata nella voluttĂ .» Prime pubblicazioni: Noi e il mondo, gennaio 1916, poi in […]
«Ritornata questa mattina dai bagni di mare, scabra e arrostita dal sole e dalla salsedine, ha negli occhi chiari bruciati, nel mento un po’ rientrato, nei capelli gialli irruviditi, un’aria di capra addormentata nella voluttĂ .» Prime pubblicazioni: E domani, lunedì, Treves, Milano 1917, composta probabilmente […]
«Io sono per esperienza con coloro che stimano cattivo consiglio lasciare i fanciulli nell’ignoranza di tante cose che, scoperte alla fine improvvisamente per caso, sconvolgono l’animo e lo guastano talvolta irreparabilmente. Sono convinto che non c’è altra realtĂ fuori delle illusioni che il sentimento ci […]
«In quel portafiori, quasi all’improvviso, fuor di stagione, era sbocciata una magnifica rosa rossa. La signora Lucietta restò dapprima a mirarla, stupita, tra lo smortume della tappezzeria grigiastra, di quella sudicia saletta. Poi, dalla gioja di quella rosa rossa ebbe come un tuffo nel sangue.» […]
«Le viveva invece lì sul petto, stretta sotto il braccio, quella bambola meravigliosa; d’una vita incomprensibile però, quale le sbarbagliava ancora nella mente attraverso il chiacchierio fitto e volubile della padroncina malata.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 30 luglio 1914, poi in E domani, lunedì, […]
«Mi sorse allora come in un lampo di follia la tentazione di mettermi a battere fragorosamente le mani, per rompere, per fracassare quel silenzio, per far balzare in piedi atterriti quei pochi, taciturni, oppressi avventori, aspiranti morti. Mi avrebbero preso per pazzo?» Prime pubblicazioni: La […]
«E un sapore nuovo ha l’aria, che gli entra nei polmoni, una soavitĂ di refrigerio su le labbra, nelle narici… L’aria… ah, l’aria… Che delizia! La respira… ah, la beve ora, come non l’ha mai bevuta di lĂ , nella vita; come nessuno che stia nella […]
«Non s’accorgeva nemmeno che ora amici e conoscenti, per non farsi aggredire avvistandola da lontano, scantonavano, si nascondevano e, quand’erano acchiappati, le porgevano la mano voltando la faccia, e scappavano via…» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 17 dicembre 1911, poi in E domani, lunedì, Treves, […]
«Voi lo sapete bene, ora, che la realtĂ non dipende dall’esserci o dal non esserci d’un corpo. Può esserci il corpo, ed esser morto per la realtĂ che voi gli davate. Quel che fa la vita, dunque, è la realtĂ che voi le date.» Prime […]
«Ecco: ella lo aveva tradito in sogno; tradito, e non ne aveva rimorso, no, ma rabbia per sĂ©, d’essere stata vinta, e rancore, rancore contro di lui, anche perchĂ© in sei anni di matrimonio non aveva saputo mai, mai farle provare quel che aveva or […]
«Gli occhi potevano guardare e non vedere. Se appena appena vedevano, eran subito distratti dalla cosa veduta e condannati a volgersi altrove senza attenzione. Ma essi, con la coda, senza parere, seguivano il giuoco delle gambe o delle mani.» Prime pubblicazioni: E domani, lunedì, Treves, […]