Antonio Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937) fu critico teatrale dell’Avanti! da Torino per quattro anni, dal 1916 al 1920. In questa pagina tutte le sue recensioni teatrali delle pièce di Pirandello, sicuramente un po’ invecchiate, ma splendidi esempi di giornalismo […]
Teatro-Articoli
Di Erika Righi. Al centro di molti drammi teatrali di Pirandello si ritrovano alcuni concetti già espressi nelle novelle e nei romanzi, che necessariamente delineano dei collegamenti tra il settore del teatro e quello della narrativa. Una di queste connessioni, nonché uno degli aspetti più […]
E tutta l’arte di questo grande scrittore ci sembra presa in un magnifico movimento ascensionale. Ci sembra che egli vada man mano liberandosi da quello che nei primi lavori teatrali ci sembrava il suo difetto maggiore: lo «squilibrio tra la contingente particolarità e picciolezza dei […]
Di Roberta Campagna. L’arte dunque può fallire. Anzi, per lo più fallisce. Quasi per sua natura è un fallimento, è inutile. Ma questa inutilità rischia di essere il suo pregio più grande, soprattutto per chi ostinatamente e scioccamente non è in grado di farne a […]
Di Daniele Lisi. È l’arte – e quindi la finzione – che incide sulla realtà, è l’arte che arriva prima della vita […] Opposta alle provocazioni dei futuristi e all’impegno del teatro politico, è tutta qui l’elegante rivoluzione teatrale pirandelliana: vita e palcoscenico coincidono. Anche […]
di Francesco Saverio Minervini. Il teatro di Pirandello può declinarsi come il “teatro della vita”. I personaggi che vi agiscono appaiono continuamente angosciati da problemi interiori, da instabilità non solo psichiche; questa inesplorabile e sotterranea afflizione ha bisogno di una soluzione, e tale soluzione si […]
Di Riccardo Mainetti. Uno degli esempi più lampanti e fulgidi di questo meccanismo pirandelliano di trasformare una novella in un dramma, una tragedia o una commedia teatrale è, senza alcun dubbio, quello di “La tragedia d’un personaggio”, novella facente parte delle “Novelle per un anno”. […]
In versione integrale, tutte le opere teatrali di Pirandello. Con rimandi ad articoli nel sito. Lo scrittore strappa la maschera che copre il volto, la sua è un’operazione sistematica di denudamento. Il suo teatro si organizza come una galleria di Maschere Nude. Nessuno forse si […]
Di Maria Vittoria Giardinelli. Pirandello ha seminato tanti di quei messaggi provocatori, fraintesi e ben simulati, ma senza ombra di dubbio ciò che più stuzzica l’azione è la rabbia, la frustrazione e la solitudine in cui riversano e galleggiano i suoi personaggi i quali nonostante […]
Di Monica Canu. Dalla necessità di rappresentare sulla scena ciò che il testo esprime, dalla consapevolezza che gli attori non coincidono con i personaggi, dalla dicotomia tra ricostruzione scenica e immaginazione, nasce in Pirandello l’esigenza di concentrare il ruolo di direttore di scena allo scrittore […]
Di Maria Cristina Boschini. E’ dal bisogno di esprimere in scena ciò che il testo suscita, dalla consapevolezza che gli attori non coincidono con i suoi personaggi, è dalla dicotomia tra atmosfere e paesaggi ricostruiti dallo scenografo e immaginati che nasce in Pirandello l’esigenza di […]
Di Anna Frabetti. La ricezione del teatro di Pirandello in Francia, dal 1923 al 1936, attiva una nuova rete di rapporti e collaborazioni culturali, in duplice direzione, tra l’Italia e la Francia, oltre che in quel gruppo di scrittori, tra cui Bontempelli, Marinetti, Savinio ed […]
Come ho notato altrove, il Pirandello è criticamente un «paesano» siciliano che ha acquisito certi caratteri nazionali e certi caratteri europei, ma che sente in se stesso questi tre elementi di civiltà come giustapposti e contradditori. Da «I quaderni del carcere». Quaderno 14 (1932-1935). Capitoli 15 e 21. […]
Il personaggio pirandelliano è il risultato della scomposizione della persona romantica e borghese, del frantumarsi di quella unità psicologica e morale in un mosaico di apparenze ingannevoli e il suo dramma è nell’aver perduto per sempre la coerenza e l’organicità di quella protezione etica e […]
La prima fase del teatro pirandelliano è, per ambientazione e linguaggio, prettamente siciliana: la commedia “Liolà” lo testimonia ampiamente. Nel 1916 Angelo Musco aveva recitato con successo questa pièce “campestre” in tre atti scritta in dialetto agrigentino, definita dallo stesso Pirandello “l’opera mia più fresca […]
L’umorismo pirandelliano, nel superamento del comico attraverso il tragico, che pur continua a racchiudere il primo, disvela, attraverso il riso, la sofferenza della vita, permettendone, non certo la giustificazione, ma, quanto meno, una sorta di decifrazione. Tragedia e commedia si scambiano i ruoli in una rappresentazione […]
La drammaturgia di Pirandello si fonda sulla spontaneità del rapporto tra situazione e condizione, persona e personaggio, realtà e finzione scenica. Il che rese necessario un lungo periodo di osservazione, compiuto dal drammaturgo, sugli esseri umani e il loro comportamento. Dall’analisi della realtà deriva l’utilizzo […]
Di Lucienne Kroha. Narrato in prima persona, Il Fu Mattia Pascal è quindi la testimonianza autobiografica di un uomo che, per il fatto stesso di essere uomo, o piuttosto “umano”, non si conosce, e non può conoscersi. Il suo racconto ha valore, perciò, non come […]