Una monografia che ripercorre il cammino biografico e artistico dell’autore, con evidenziate le parole, i titoli, i luoghi, le date chiave; un dizionario che sviluppa in tante voci di approfondimento questi termini-chiave e altri non compresi nella monografia; una bibliografia ragionata.
Marco Manotta
Luigi Pirandello
Mondadori Bruno Editore – 1998
Collana Biblioteca degli scrittori
pp. 320 – Prezzo copertina Euro 22,50
Una monografia che ripercorre il cammino biografico e artistico dell’autore, con evidenziate le parole, i titoli, i luoghi, le date chiave; un dizionario che sviluppa in tante voci di approfondimento questi termini-chiave e altri non compresi nella monografia; una bibliografia ragionata.
Questa sorta di “ipertesto cartaceo” permette al lettore di accedere a vari livelli alla figura e all’opera dello scrittore, approfondendo le questioni che piĂą lo interessano.
Segnalato da Luciano Miraglia tramite il Gruppo Facebook Pirandelloweb
Il volumetto è un “dizionario” organizzato per voci (opere, temi, problemi, argomenti, curiositĂ , riferimenti critici) e contiene anche una bibliografia ragionata per orientarsi nella ricerca e negli approfondimenti. L’organizzazione del volumetto e la sua forma grafica (nomi in neretto, rinvii, citazioni) ne fanno un “ipertesto di carta” in cui muoversi in modo libero.
Luciano Miraglia
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Luigi Pirandello, secondo di sei figli, nasce la sera del 28 giugno 1867 ad Agrigento (l’antica colonia greca di Akragas che si chiamerĂ Girgenti fino al 1927) da Stefano Pirandello e da Caterina Ricci-Gramitto, sposata nel 1863, in una casa colonica non ancora ben rifinita che si trovava nella tenuta paterna denominata “Caos”, qualche chilometro fuori dalla cittĂ , sulla strada che conduce verso Porto Empedocle, in una contrada suggestiva che dall’alto di un costone da un lato guarda verso il mare e dall’altro è delimitata da una ripido e piccolo valloncello che porta direttamente alla spiaggia..Â
… Io dunque son figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà , perché son nato in una nostra campagna, che trovasi presso ad un intricato bosco, denominato, in forma dialettale, Cà vusu dagli abitanti di Girgenti. Colà la mia famiglia si era rifugiata dal terribile colera del 1867, che infierì fortemente nella Sicilia. Quella campagna, però, porta scritto l’appellativo di Lina, messo da mio padre in ricordo della prima figlia appena nata e che è maggiore di me di un anno; ma nessuno si è adattato al nuovo nome, e quella campagna continua, per i piú, a chiamarsi Cà vusu, corruzione dialettale del genuino e antico vocabolo greco Xà os.
Luigi Pirandello di Marco Manotta
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