Legge Giuseppe Tizza. «L’aria, satura di tutte le fragranze delle ville vicine, pareva grillasse d’un baglior d’oro, e tutti i visi delle donne, sotto i cappelloni spavaldi, sorridevano accesi da riflessi purpurei.» Prime pubblicazioni: Corriere della Sera, 9 luglio 1911, poi in La trappola, Treves, […]
Archivi Giornalieri: 9 Dicembre 2022
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Legge Giuseppe Tizza. «Il pranzo non finiva mai. Don Diego avrebbe voluto piangere, rotolarsi per terra, dalla disperazione, graffiarsi la faccia, sgangherarsi la bocca, dalla rabbia. Che crudeltĂ era quella?» Prime pubblicazioni: Quand’ero matto, Streglio, Torino 1902/1903, poi in Il vecchio Dio, Bemporad, Firenze 1926. […]
Legge Giuseppe Tizza. «Lo sfavillio delle stelle, che trapungeva e allargava il cielo, non arrivava ad esser lume in terra; ma al lucido tremore di lassĂą pareva rispondesse lontano lontano, dalla terra tutta, un tremor sonoro, continuo, il fritinnio dei grilli.» Prime pubblicazioni: Il Marzocco, […]